Ultime notizie

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Congedo di paternità obbligatorio

Contribuzione figurativa per i lavoratori in aspettativa: chiarimenti

Contributi editoria alle scuole con possibilità di rimborso fino al 90% per l'acquisto di riviste

Pubblicati i quadri di riferimento per la prova orale Concorso Docenti PNRR3 Infanzia e Primaria

Esame di maturità per l'anno scolastico 2025/2026. Candidati interni ed esterni: termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione

La Leadership per l’Inclusione. La gestione efficace e partecipata del Collegio dei Docenti

Assegnate le risorse per  il contrasto alla dispersione scolastica nel corso dell’anno scolastico 2025/2026

Tutor e orientatore: indicazioni operative per l'anno scolastico 2025/26

Una panoramica completa e operativa sul processo di inclusione scolastica

Questo incontro rappresenta il primo appuntamento di un ciclo di formazione: nei webinar saranno approfonditi ulteriori strumenti, casi concreti, pratiche inclusive e modelli organizzativi per offrire ai docenti, dirigenti e operatori scolastici un percorso progressivo e strutturato di crescita professionale sul processo di inclusione scolastica, dal PEI alla progettazione didattica quotidiana.

Attraverso un percorso che unisce quadro normativo, modelli pedagogici e strumenti di lavoro, si approfondiranno le diverse tipologie di programmazione (ordinaria, personalizzata e differenziata), il modello bio-psico-sociale, la strutturazione del PEI, le dinamiche del GLO e l’organizzazione degli ambienti di apprendimento.

Ampio spazio sarà dedicato alle metodologie inclusive – cooperative learning, peer tutoring, flipped classroom, circle time, mastery learning – e al ruolo della co-docenza come leva per migliorare la qualità dell’insegnamento. 

Verrà inoltre valorizzata la ricerca-azione come metodo professionale per innovare pratiche, progettazioni e relazioni educative.

Un incontro pensato per docenti, dirigenti e operatori che desiderano rafforzare competenze, strumenti e consapevolezze per costruire scuole realmente accoglienti, competenti e inclusive.

Relatori: Dott. Tullio Faia e Avv. Stefano Callà

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Come ogni anno, le istituzioni scolastiche  statali e paritarie hanno a disposizione un’importante opportunità per sostenere l’aggiornamento e la formazione del personale: il rimborso per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore (anche in formato digitale).

Il contributo è stato reso stabile, e non più temporaneo, conformemente all’art. 1, comma 389 della legge 160/2019, come modificato dall’art. 1, comma 320 della legge 213/2023.

La grande novità: il contributo è collegato all’anno scolastico (non più all’anno solare) e vale per tutte le scuole, senza distinzione di ordine o grado.

Periodo per presentare la domanda: dal 10 dicembre 2025 al 16 marzo 2026

Le domande devono essere firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) comunicherà le modalità operative per la trasmissione informatica delle domande.

Un nuovo corso che fornisce a Dirigenti Scolastici, DSGA, docenti accompagnatori e referenti di plesso un quadro completo, operativo e aggiornato sulla corretta gestione dei Viaggi di Istruzione, dalla progettazione alla fase esecutiva. A partire dalle premesse normative e giuridiche sulla vigilanza scolastica, vengono illustrate le responsabilità di scuola e personale, le regole di condotta, gli adempimenti amministrativi e le procedure necessarie per garantire sicurezza, trasparenza e conformità alla normativa vigente.

La formazione guida i partecipanti nella redazione e nell’utilizzo del Regolamento Viaggi, nella valutazione dei rischi legati agli studenti (DVA, allergie, intolleranze), nelle comunicazioni obbligatorie alle famiglie, nella gestione dei pagamenti tramite PagoPA e nelle clausole contrattuali da inserire con gli operatori economici. Ampio spazio è dedicato agli aspetti pratici della vigilanza durante il viaggio, con focus su check-in e check-out, vigilanza notturna, gestione del tempo libero, prevenzione delle intossicazioni alimentari e corretta relazione con gli studenti nel rispetto del Patto di corresponsabilità.

Il comportamento del dirigente e del direttore sga nella fase pre-contrattuale

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

Dedichiamo questo editoriale ad una riflessione specifica sul comportamento che dirigenti, ma anche direttori sga, devono tenere nel corso dello svolgimento preliminare dell’attività negoziale.

Nell’universo delle attività pre-contrattuali sono scontate le azioni esplorative, la raccolta di informazioni, i contatti informali con gli operatori del mercato. In questa fase si sollecitano, ovviamente, gli operatori economici che cercano di farsi spazio accaparrandosi potenzialmente il servizio oggetto dell’indagine informale. Ne consegue, come in ogni ambiente organizzativo, anche pubblico, che possano nascere pressioni sulla scelta del contraente. Bisogna pensare che la scuola è solo uno, tra i più piccoli, soggetti pubblici che maneggiano denaro e, in quanto tale, soggiace a tutte le regole che il legislatore ha fissato per evitare derive inquinate da rapporti privilegiati con questo o quel soggetto.

È anche vero che la complessità tecnica relativa a certi servizi o prodotti non consente al dirigente di porsi alla pari con i soggetti del mercato. È oramai da decenni che il sistema amministrativo pubblico, proprio per questi motivi, fa ricorso alla figura del broker. Alla base della relazione tra il broker e le pubbliche amministrazioni c’è l’esigenza da parte dei soggetti pubblici di avvalersi della consulenza e dell’assistenza del broker, innanzitutto per ottenere l’esame e la pianificazione dei rischi trasferibili sulle compagnie di assicurazioni, attività sempre più complessa. Ma, indipendentemente dalla struttura organizzativa, è sentita la necessità di affrontare la complessità delle funzioni amministrative di propria competenza in condizioni di sicurezza giuridica, liberandosi dai rischi professionali derivanti dalla complessificazione del quadro normativo. Tali compiti, nella PA e in particolare nella scuola, non possono certo essere svolti dai propri dipendenti per mancanza delle specifiche competenze necessarie sia nella fase precontrattuale che in quella di gestione contrattuale.

Il comportamento del dirigente e del direttore sga nella fase pre-contrattuale
Editoriale: di Anna Armone

Dedichiamo questo editoriale ad una riflessione specifica sul comportamento che dirigenti, ma anche direttori sga, devono tenere nel corso dello svolgimento preliminare dell’attività negoziale.
Nell’universo delle attività pre-contrattuali sono scontate le azioni esplorative, la raccolta di informazioni, i contatti informali con gli operatori del mercato. In questa fase si sollecitano, ovviamente, gli operatori economici che cercano di farsi spazio accaparrandosi potenzialmente il servizio oggetto dell’indagine informale.

Teorie e esperienze di comunità educante per affrontare le sfide della scuola di Federico Bizzeti - Patrizia Giorgi

Le Scuole alle prese con la transizione digitale: quale formazione? di Ivana Summa

Dopo il Consiglio superiore della pubblica istruzione anche il Consiglio di Stato si pronuncia sulle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e primo ciclo dell’istruzione: ma è proprio vero che è una bocciatura? di Francesco G. Nuzzaci

Il sistema scolastico nei paesi Baltici attraverso la Storia di Maurizia Maiano

Un incontro dedicato a Dirigenti scolastici, DSGA, personale di segreteria e docenti referenti per l’innovazione.

Un’occasione per scoprire come l’IA può rendere la scuola più efficiente, sicura e consapevole.

Questo corso guida le scuole nella gestione corretta dell’intelligenza artificiale alla luce delle nuove norme europee e nazionali. L’IA, nel settore educativo, è classificata come “alto rischio” e richiede alle istituzioni scolastiche precisi obblighi: valutazioni d’impatto (DPIA e FRIA), trasparenza, supervisione umana qualificata e sicurezza dei dati.

Il percorso illustra come integrare GDPR, AI Act e Legge 132/2025 nella pratica quotidiana, aggiornando informativa, registro trattamenti e procedure interne.

Relatori: Dott.ssa Anna Armone e Avv. Stefano Callà

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Davvero ininfluente sull’apprendimento il numero di alunni per classe?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Tra le ultime novità che si sono intrecciate intorno agli interventi legislativi che hanno impegnato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (le nuove Indicazioni Nazionali per infanzia e primaria, modifica dell’esame di maturità a partire da quelli del 2026, l’Educazione all’affettività e alla sessualità), si è posta, in buona evidenza la questione del numero di alunni per classe dal quale dipenderebbero anche l’apprendimento degli studenti e, persino, il rischio di burn out per i docenti.

In merito al rapporto alunni per classe e qualità dell’apprendimento, lo stesso ministro Valditara ha acceso la miccia con una sua esternazione durante il Forum Welfare Italia organizzato da The European House Ambrosetti. Riferendosi, in particolare, ad un recente studio dell’Invalsi sulle classi numerose, sembrerebbe che queste non causerebbero necessariamente risultati di apprendimento peggiori; peraltro, in alcune circostanze le classi più piccole potrebbero fare riscontrare un rendimento inferiore rispetto a quelle più grandi. Da ciò, sembra lecito affermare che “Il numero degli alunni per classe non fa la differenza” sugli apprendimenti degli stessi allievi.  Sinteticamente, a detta del ministro “studi dell’Invalsi ci confermano che quando il rapporto docenti-studenti è troppo basso il rendimento non migliora, anzi peggiora.

Argomenti

Davvero ininfluente sull’apprendimento il numero di alunni per classe?
Tra le ultime novità che si sono intrecciate intorno agli interventi legislativi che hanno impegnato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (le nuove Indicazioni Nazionali per infanzia e primaria, modifica dell’esame di maturità a partire da quelli del 2026, l’Educazione all’affettività e alla sessualità), si è posta, in buona evidenza la questione del numero di alunni per classe dal quale dipenderebbero anche l’apprendimento degli studenti e, persino, il rischio di burn out per i docenti.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Come si organizza una scuola travolta dai cambiamenti
Una professione in trasformazione: come la complessità del sistema scolastico contemporaneo ridisegna ruolo, funzioni e organizzazione della dirigenza.
Stefano Stefanel 

Storie d’infortunio: raccontare per prevenire
Uno strumento molto potente nell’informazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, all’interno dei processi di comunicazione.
Antonietta Di Martino

Argomenti

Le novità recate dal nuovo ccnl 2022/24 per il personale della scuola
Il rinnovo del CCNL è stato limitato al trattamento economico e alle relazioni sindacali.
Maria Rosaria Tosiani

Il ruolo del Direttore SGA nella contrattazione integrativa d’istituto
Gli adempimenti posti a suo carico del direttore SGA.
Raffaella Scibinico

Le regole sulla corretta gestione del conto terzi
La Corte dei conti conferma la legittimità della gestione amministrativo-contabile.
Adriano Bernini

Come si convalida la dichiarazione dei servizi resa su istanze on line
L’applicazione è finalizzata alla valutazione delle Dichiarazioni dei Servizi in carico alle segreterie scolastiche.
Luciana Petrucci Ciaschini

  • L'INFORMAZIONE IN BREVE

Le date delle prove scritte concorso docenti 2025 PNRR3

Utilizzo delle palestre scolastiche da parte di associazioni e società sportive

Come introdurre l’IA nelle scuole: indicazioni ed esempi nella piattaforma UNICA

Posizioni economiche ATA

Pensionati: dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo

Intelligenza Artificiale: la Commissione lancia l'AI Act Service Desk e la piattaforma informativa unica per supportare l'AI Act

Suggerimenti del Garante ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

L'educazione sessuale in aula e il consenso informato. L'intervento

Concorso nazionale “Salute e sicurezza... insieme!”

Come rispettare in modo puntuale gli obblighi di pubblicazione previsti entro il 30 novembre?

Chiarire i punti critici della pubblicazione degli atti nell’area Amministrazione trasparente  

La Casa Editrice Euroedizioni Torino propone un corso di formazione online dal taglio pratico ed operativo sugli obblighi di pubblicazione su amministrazione trasparente. ll corso si articola in un webinar per complessive 3 ore di formazione.  

Il webinar accompagna DSGA, Dirigenti scolastici e Assistenti amministrativi nella gestione corretta e trasparente delle informazioni istituzionali, attraverso esempi applicativi e un inquadramento normativo aggiornato.

EDITORIALE Ivana Summa

Scuole che pensano, tra cambiamenti, riforme ed innovazioni
Questo numero della rivista contiene molti contributi che riguardano le Indicazioni Nazionali del 2025, sulle quali chi lavora dentro le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione continua a riflettere evidenziando i punti di criticità e le possibili integrazioni con le proprie scelte educative, didattiche e curriculari.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Il coraggio e la responsabilità della scelta Eva Raffaella Maria Nicolò

Il perimetro della curricolarità Stefano Stefanel

Indicazioni Nazionali 2025: frasi e parole per riflettere sulla Scuola dell’Infanzia Nicoletta Calzolari 

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Scuole che pensano, tra cambiamenti, riforme ed innovazioni

Editoriale di Ivana Summa

Questo numero della rivista contiene molti contributi che riguardano le Indicazioni Nazionali del 2025, sulle quali chi lavora dentro le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione continua a riflettere evidenziando i punti di criticità e le possibili integrazioni con le proprie scelte educative, didattiche e curriculari. Gli autori dei saggi, poiché sono tutte persone di scuola, ci dicono essenzialmente una cosa: come fare ad innestare il nuovo proposto nelle I.N., dal momento che non nasce come miglioramento dell’esistente? L’esistente, infatti, nei casi riportati in questo numero della rivista, ci dice che ci sono scuole ed insegnanti che già da molti anni hanno elaborato visioni strategiche, didattiche innovative, approcci metodologici coerenti con una conoscenza interdisciplinare, semplicemente avvalendosi degli spazi concessi, per un verso, dall’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art. 6 del DPR n. 275/1999) e, per un altro, dall’art. 8 del decreto citato che prevede la progettazione curriculare di Indicazioni Nazionali e Linee Guida, emanate dal Ministro. Purtroppo, questo stato di cose non può essere generalizzato, perché poche sono le scuole e limitato il numero di insegnanti che, avendo contezza della propria discrezionalità professionale e delle potenzialità dell’autonomia scolastica, fino ad oggi hanno saputo tracciare i sentieri dell’innovazione, inevitabile di fronte ai molteplici e tumultuosi cambiamenti sociali.

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO, organizza un corso di preparazione  finalizzato al superamento delle prove scritte concorso dirigenti tecnici con possibilità di correzione degli elaborati

In considerazione che il Ministero ha fissato la prova preselettiva suppletiva al 16 dicembre 2025 si comunica che il corso di preparazione avrà inizio il 25 novembre 2025 alle ore 17,00 con la prima lezione del Dott. Mario Maviglia  Dirigente Tecnico

Costo del corso 200,00 euro

Per iscriversi al corso  inviare i propri dati a direttore@euroedizioni.it  

A coloro che effettueranno l’iscrizione sarà inviato il link di collegamento ai webinar

Obiettivi del corso

L’obiettivo del corso  è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta aperta. I sette quesiti dovranno essere risposti in 180 minuti (mediamente 25 minuti a quesito)  e in poco spazio, (mediamente 25 righe).

La seconda prova scritta ha carattere teorico-pratico si sostanzia nella risoluzione di un caso pratico da svolgere  in 120 minuti attinente all’ambito di esercizio delle funzioni dei dirigenti tecnici come disciplinate dalla normativa vigente.

Di conseguenza si dovranno acquisire i concetti chiave degli argomenti e soprattutto l’abilità di saperli articolare in pochi periodi.

I quesiti potranno essere circoscritti ad una sola area del Bando ovvero potranno avere carattere multidisciplinare, in ogni caso, saranno incentrati sull’attività professionale del dirigente tecnico ed  orientati a far comprendere alla Commissione in che modo gli aspiranti dirigenti sapranno utilizzare le loro conoscenze.

Il corso sarà realizzato dagli  esperti che collaborano con Euroedizioni e con la partecipazione del Dott. Mario Maviglia Dirigente Tecnico.

EUROEDIZIONI 2025 - Pagine  592 - Costo 36,00 euro

Questa guida  vuole essere un supporto pratico per i candidati che si apprestano ad affrontare le due prove scritte del concorso a posti di dirigente tecnico dell'amministrazione scolastica.

Essa propone lo sviluppo in forma sintetica ma esauriente di casi pratici sulla funzione ispettiva  per la seconda prova scritta e  quesiti a risposta aperta per la prima prova scritta su tutti gli argomenti delle materie di esame.

La guida è stata redatta con il contributi di diversi autori che collaborano  con la Casa Editrice di euroedizioni.

 

MODALITA' DI ACQUISTO

· Con la Carta del docente

· Bonifico: CODICE IBAN   IT 85 D 07601 01000 000035368109 - Intestato a EUROEDIZIONI SRL Via Osasco 62- 10141 Torino

· Carta di Credito collegandosi al sito www.euroedizioni.it “acquista on line”

 

 

Dove e quando: 12 novembre 2025 dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Presso Auditorium Zanella, via Trento, 21 -- Arzignano (VI)

Destinatari: Dirigenti scolastici, DSGA, personale di segreteria, docenti referenti innovazione. Ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.

Programma:

1) L'intelligenza artificiale e l’integrazione documentale della Privacy

Relatore: dott.ssa Anna Armone, Direttore responsabile della rivista trimestrale Scienza dell’Amministrazione Scolastica.

2) Linee guida per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle Istituzioni scolastiche

Relatore: Avv. Stefano Callà.

3) Intelligenza artificiale a scuola: innovare in sicurezza, con trasparenza e responsabilità. Un viaggio tra le tecnologie più attuali e le migliori pratiche di implementazione nel contesto scolastico

Relatore: Stefano Parcaroli, CEO Rekordata srl e VP R-Store Spa

 

Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 257 del 5/11/2025, è stata pubblicata la Legge 30 ottobre 2025, n. 164, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 settembre 2025, n. 127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.

ALLEGATO IL TESTO COORDINATO

 

Dopo mesi di attesa, il nuovo contratto del comparto Istruzione e Ricerca è finalmente realtà. A partire dal 1° gennaio 2024, insegnanti e personale ATA vedranno riconosciuti aumenti retributivi che, pur variando a seconda del ruolo e dell’anzianità di servizio, rappresentano un segnale concreto di attenzione verso il mondo della scuola, spesso rimasto ai margini dei rinnovi più consistenti del pubblico impiego.

Per i docenti, l’aumento mensile lordo oscilla tra i 110 e i 185 euro, con valori che crescono in base agli anni di servizio e al grado di scuola. Si parte dai 110,12 euro per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria nella fascia iniziale (0-8 anni), fino ad arrivare ai 185,31 euro per i docenti laureati della scuola secondaria di secondo grado con oltre 35 anni di servizio. Nel mezzo, diverse sfumature: per esempio, i docenti delle scuole medie con pochi anni di anzianità avranno un incremento di circa 119 euro mensili, mentre chi insegna da oltre vent’anni potrà superare i 160 euro.

COME FARE I PROVVEDIMENTI DI RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA  DEL PERSONALE DOCENTE, DOCENTI DI RELIGIONE  E DEL PERSONALE ATA

Costo del Corso 50,00 euro per scuola. Potete iscrivere tutti gli impiegati della segreteria interessati al corso - E' sufficiente che ci vengano comunicati i nominativi e la mail delle persone interessate per abilitare la fruizione del corso.

ACQUISTO CORSO SU MEPA.  CODICE: CARRIERADOCENTIATA

Acquisto corso fuori MEPA inviare l'ordine con l'indicazione del Codice CIG e CODICE UNIVOCO per l'emissione della fattura a euroed@euroedizioni.it

Autorevolezza impossibile… o quasi

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

La scuola è in crisi da un bel po’ di tempo, gran parte degli insegnanti è scoraggiata, con livelli di ansia in crescita. Uno studio condotto su circa 2.000 insegnanti italiani denuncia che l’85% riferisce livelli di stress pari o superiori a 7 su 10, con punte di 8 per la metà degli intervistati. Si può quindi parlare di uno stress cronico e diffuso, incistato nel sistema, le cui cause appaiono essere:

La burocrazia scolastica, definita come “opprimente” (punteggio 7,4/10), che sottrae tempo ed energie alla didattica e distrae gli insegnanti dal loro compito specifico che è l’insegnamento.

Le relazioni professionali che si sono fatte sempre più complesse con dirigenti, colleghi e famiglie (tra 4.4 e 5.6/10). A patirne di più sono i docenti della scuola primaria, sradicata da un discutibile processo di “secondarizzazione”.

Il mancato riconoscimento della figura docente, che lamenta scarsa considerazione anche dalla politica ministeriale, un trattamento economico ai limiti dell’indigenza (3.8/10), una disattesa crescita professionale (2.98/10).

Argomenti

Autorevolezza impossibile… o quasiù
La scuola è in crisi da un bel po’ di tempo, gran parte degli insegnanti è scoraggiata, con livelli di ansia in crescita. Uno studio condotto su circa 2.000 insegnanti italiani denuncia che l’85% riferisce livelli di stress pari o superiori a 7 su 10, con punte di 8 per la metà degli intervistati. Si può quindi parlare di uno stress cronico e diffuso, incistato nel sistema...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Il programma annuale E.F. 2026
La programmazione delle risorse finanziarie.
Maria Rosaria Tosiani

Interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro
L’utilizzo di un utile strumento per l’applicazione corretta del D.Lgs. n. 81/08 e la risposta all’interpello n. 1/2025, sui percorsi formativi in materia di sicu­rezza per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università.  
Antonietta Di Martino

Deroghe al principio di rotazione nelle procedure di affidamento diretto
Evoluzione normativa e applicazione del principio di rotazione negli affidamenti diretti ai sensi del D.Lgs. 36/2023.

Argomenti

Il programma annuale e.f. 2026
Le annuali indicazioni del Ministero con la specificazione dei finanziamenti.
Maria Rosaria Tosiani

La redazione del programma annuale 2026
Le fasi in cui si articola il procedimento di costruzione del programma annuale: gli aspetti pratici e operativi.
Maria Rosaria Tosiani

Carte di credito e prepagate nella scuola autonoma: una gestione evoluta tra normativa, strumenti e controllo
Carmelo Febbe, Angelo Orsingher

La ricostruzione della carriera del personale della scuola: la dichiarazione dei servizi e la domanda di ricostruzione della carriera in istanze on line
Per ottenere la valutazione dei servizi pre-ruolo il personale deve presentare apposita istanza entro il 31 dicembre di ciascun anno.
Luciana Petrucci Ciaschini

Le risorse finanziarie messe a disposizione delle istituzioni scolastiche per la determinazione dei compensi accessori al personale anno  2025/2026 
Raffaella Scibinico

E' stato pubblicato il bando di concorso relativo al reclutamento dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia, i posti messi a bando sono 27.376; si può partecipare in una sola regione. L’istanza è unica, specificando le tipologie di posto o i gradi d’istruzione per cui si possiede il titolo di accesso e si intende concorrere.

La domanda si può presentare dalle ore 10:00 del 10 ottobre alle ore 23:59 del 29 ottobre 2025.

REQUISITI DI ACCESSO PER SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA

1) abilitazione ottenuta con la laurea in scienze della formazione primaria;

2) diploma magistrale abilitante o diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002 e, per la scuola dell’infanzia, dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale.

E' stato pubblicato il bando di concorso relativo alla scuola secondaria, i posti messi a bando sono 30.759; si può partecipare in una sola regione e per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonché per le distinte e relative procedure su sostegno.

La domanda si può presentare dalle ore 10:00 del 10 ottobre alle ore 23:59 del 29 ottobre 2025.

REQUISITI DI ACCESSO

Per la scuola secondaria sono requisiti di accesso:

La Casa Editrice Euroedizioni  vi propone un Corso completo  on line  in modalità webinar  di preparazione  al CONCORSO PNRR3 per gli aspiranti docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, finalizzato al superamento delle  prova scritta e della prova orale.

Sono previsti 15 Webinar per complessive 30 ore di preparazione, con esercitazioni e simulazione delle prove  – Costo del corso 150,00 euro

Obiettivi del Corso

L’obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta multipla, nonché saper affrontare la prova orale attraverso la preparazione di una lezione simulata.

CORSO di preparazione alle prove scritte con possibilità di correzione degli elaborati

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO, organizza un corso di preparazione  finalizzato al superamento delle prove scritte concorso dirigenti tecnici. 

Il corso avrà inizio  il 28 Ottobre2025 alle ore 17 La partecipazione al primo webinar è GRATUITA ! Nel corso del webinar sarà spiegata la modalità organizzativa del corso e la metodologia per affrontare i quesiti a risposta aperta.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Aggiornamento dell'Anagrafe Nazionale degli Studenti per l'anno scolastico 2025/2026

Corsi sulla sicurezza per i docenti

La Consip ha avviato  la prima gara nazionale per i Viaggi d'istruzione

Firmata l’ipotesi del CCNI del FMOF anno scolastico 2025/2026

Gli incarichi legali nella PA sono appalti pubblici

Compensi agli ATA per la gestione delle pratiche pensionistiche

Corte di Giustizia europea: gli anni di insegnamento nelle scuole paritarie non valgono per la ricostruzione di carriera

Espero, nuovo comparto di investimento  denominato “Dinamico”

 

Con rilascio di Attestato  a norma di legge

La Casa Editrice Euroedizioni Torino organizza un corso in modalità webinar sulla sicurezza per i datori di lavoro del comparto scuola  in conformità all’obbligo previsto dal nuovo Accordo Stato/Regioni del 17 aprile 2025, con il rilascio di regolare attestato a norma di legge. Il corso avrà la durata di 16 ore.  Sono previste 2 lezioni di 2 ore e 4 lezioni di 3 ore.

Il corso avrà inizio  Giovedì 23 ottobre 2025, alle ore 17,00

 

Relatori:  Le lezioni saranno tenute dalla  D.ssa Antonietta Di Martino e Ing. Paolo Pieri autori del testo SALUTE e SICUREZZA NELLA SCUOLA  Edito da Euroedizioni

 

Costo di iscrizione:  La quota di partecipazione al corso è stabilita in 200,00 euro. 

Nel costo del corso è compreso il rilascio dell'Attestato  a norma di legge, una copia del manuale a cura di Di Martino e Pieri: SALUTE e SICUREZZA nella SCUOLA  - Guida tecnica e strumento per adempiere agli obblighi e organizzare la sicurezza  Euroedizioni Torino 2023

L'accesso alla modulistica  in formato digitale collegandosi al sito  www.euroedizioni.it/modulistica-sicurezza.

Come ogni anno, le istituzioni scolastiche — statali e paritarie — hanno a disposizione un’importante opportunità per sostenere l’aggiornamento e la formazione del personale: il rimborso per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore (anche in formato digitale).

Il contributo è stato reso stabile, e non più temporaneo, conformemente all’art. 1, comma 389 della legge 160/2019, come modificato dall’art. 1, comma 320 della legge 213/2023.

La grande novità: il contributo è collegato all’anno scolastico (non più all’anno solare) e vale per tutte le scuole, senza distinzione di ordine o grado.

Periodo per presentare la domanda: dal 10 dicembre 2025 al 16 marzo 2026

Le domande devono essere firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Il referendum per abrogare la Buona Scuola non raggiunge le 500 mila firme

La Corte di Cassazione ha annunciato che non sono state raggiunte le 500mila firme valide per chiedere il referendum abrogativo dei 4 punti più contestati della legge 107/2015. Ciò nonostante l’ampia e corale contestazione dell’intera riforma che, secondo un sondaggio della Gilda degli Insegnanti, la dava per bocciata dall’80% del campione rappresentativo di  docenti intervistati. Data per scontata la tiepida mobilitazione dei genitori, il mancato raggiungimento del quorum può essere attribuito esclusivamente alla tendenza alla rassegnazione degli insegnanti, ormai avvezzi al succedersi di riforme e inclini a pensare che, dato l’avvio, non ci sia più nulla da fare.

Mentre il Pd non cela il suo entusiasmo per lo scampato pericolo, Pippo Civati (fautore del referendum) non risparmia le sue critiche: “Invece di cercare fallimenti negli altri e invece di esultare per il fatto che non ci siano firme sufficienti per promuovere il referendum sulla buona scuola, Il Pd farebbe meglio a guardare ai propri fallimenti. Basta leggere i giornali o ascoltare i racconti di quanti ogni giorno, alunni e insegnanti, pagano sulla propria pelle il disastro della buona scuola. Da nord a sud: siamo a metà ottobre e gli istituti ancora non hanno cominciato l’anno scolastico in maniera regolare. Addirittura in uffici scolastici i dirigenti hanno dovuto richiamare in servizio i pensionati per fare ordine nel caos scientifico creato da questa riforma. Non era mai successo. Senza parlare dei disagi dovuti all’algoritmo che ha mandato migliaia di insegnanti vincitori di un concorso in regioni che non avevano nemmeno indicato nella scelta delle cattedre. Ma di cosa parla il Pd? Lo strumento referendario è complesso e il fatto che non si siano raggiunte le firme non certifica che le persone siano a favore di una riforma. D’altra parte non tutti possono schierare la Coldiretti per raccogliere le firme, come hanno fatto loro con il referendum costituzionale. Tra l’altro parliamo di una legge che non vedeva consensi unanimi nemmeno nel Pd, tanto da costringere il Governo a mettere la fiducia anche su questo provvedimento. Fiducia alla quale io ho votato no. Si chiama fallimento politico e sicuramente non è il mio”.

Resta ancora da vedere se, comunque, ci saranno ripercussioni sul prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre, per il quale non è previsto alcun quorum.

Concorsi. Il MIUR progetta l’assunzione di 80.000 precari

Le ultime notizie dal MIUR confermano il progetto del Governo di assumere circa 80 mila precari rimasti fuori dal piano di assunzioni della Buona Scuola e dal concorso a cattedre 2018.

I docenti saranno selezionati attraverso prove concorsuali ancora da stabilire e assunti dal primo settembre 2017. Si è ancora incerti se le prove avranno carattere nazionale o provinciale, ma di certo non dovrebbero ricalcare le dimensioni dell’ultimo concorso.

La Legge di Bilancio che conterrà il nuovo piano di assunzioni verrà presentata entro il 15 ottobre 2016 e dovrebbe essere approvata  prima del 4 dicembre, data in cui si svolgerà il referendum sulla riforma costituzionale.

Giornata Mondiale degli Insegnanti: In Italia i più vecchi d’Europa

La Giornata Mondiale degli insegnanti, istituita dall’Unesco e celebrata il 5 ottobre, quest’anno è stata dedicata in particolare alla “parità di genere”, in forza del fatto  quella dell’insegnante è una professione che si coniuga prevalentemente al femminile; una dimensione che, seppure riconosciuta a livello sociale, non trova adeguata considerazione e rispetto dagli studenti.

Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Unesco per la Statistica a livello mondiale, le donne rappresentano il 62% degli insegnanti della scuola primaria; la percentuale sale fin oltre il 98% nei Paesi dell’Europa e si azzera in alcune regioni dell’Africa Sub-Sahariana

Complessivamente, nella scuola italiana le insegnanti donne rappresentano l’82%, con un apice del 99% nella primaria. Seppure con percentuali più ridotte, il fenomeno si conferma anche per quanto riguarda i dirigenti e e gli insegnanti della scuola secondaria con una percentuale rispettivamente del 65%. E del 71,2%.

Un altro dato significativo è relativo all’età: gli insegnanti italiani sono i più vecchi d’Europa: sono oltre i 50 anni nella primaria e nella secondaria, ccon medie che sono rispettivamente del 53% e del 58%, contro cuna media Ue del 32,4% 3 d3l 38,1%.  Gli insegnanti più giovani si riscontrano a Malta, dove solo il 15% supera i 50 anni di età, in Gran Bretagna (25%), in Lussemburgo (26%), in Polonia (27%).

Molto significativo è anche il dato sulla retribuzione: lo stipendio degli insegnati italiani brilla per la sua scarsa consistenza rispetto ai colleghi europei: una media di 30mila euro l’anno contro medie anche di 54mila euro annui.

 

Incontro MIUR – Sindacati. Giannini: "Clima costruttivo, presto altri incontri"

Il Ministro Stefania Giannini, ha incontrato, come previsto, le Organizzazioni Sindacali della scuola per un confronto sui cambiamenti del sistema scolastico a seguito dell'approvazione della riforma "Buona Scuola".

Al termine dell’incontro, il Ministro ha dichiarato  che “si è svolto in un clima costruttivo. Ho particolarmente apprezzato la disponibilità dei rappresentanti sindacali. Abbiamo ascoltato le loro osservazioni e  richieste e individuato un metodo di lavoro per i prossimi mesi".

Altri incontri verranno immediatamente programmati su temi specifici fra cui organici e mobilità degli insegnanti, l'individuazione per competenze e le prospettive di rinnovo del contratto nazionale.

Critico il commento che Rino di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, ha fatto al termine dell’incontro con il il Ministro Giannini: "La legge 107/2015, come avevamo ampiamente previsto, ha sortito effetti deleteri su tutto il funzionamento della macchina scolastica, determinando uno dei peggiori inizi di anno scolastico che si ricordi".

"Al ministro Giannini, che continua a minimizzare l´evidenza dei fatti, - spiega Di Meglio - abbiamo dimostrato, illustrando dati e casi specifici raccolti in tutta Italia attraverso le nostre sedi provinciali, che l´entrata a regime della ´Buona Scuola´ sta provocando gravi disfunzioni nell´organizzazione delle attività didattiche. In moltissime scuole il numero di docenti in servizio non è sufficiente per garantire la copertura di tutte le ore di insegnamento, costringendo i dirigenti scolastici a ridurre l´orario di lezione e a posticipare l´ingresso o anticipare l´uscita degli alunni".

Di Meglio ha posto l’accento anche sulle disfunzioni legate al concorso: "Ad oggi quasi la metà delle graduatorie di merito deve ancora essere pubblicata e si registrano ovunque ingiustizie che coinvolgono docenti privati del ruolo e studenti privati degli insegnanti. Gli uffici periferici del Miur sono al collasso perché mancano funzionari e impiegati e da 30 anni non si bandiscono concorsi. Con il personale ridotto al lumicino e l´enorme mole di lavoro piombata su Usr e Usp, ritardi ed errori sono inevitabili.

Tutto questo caos sta alimentando un ampio contenzioso che crea ulteriore confusione e ingiustizia a causa delle diverse sentenze emesse dai giudici del lavoro. Per sanare queste inique disparità di trattamento, proponiamo al Miur di riaprire le graduatorie di istituire una quarta fascia in cui inserire tutti gli abilitati".

Le altre organizzazioni sindacali evidenziano che il Ministro ha manifestato “qualche apertura interessante” su organici e assunzioni del personale ATA, mentre restano vaghe le soluzioni siul problema dei trasferimenti sbagliati,

Sull’Incontro delle Organizzazioni sindacali con il Ministro Giannini, Domenico Pantaleo, segretario generale dei Flc Cgil, ha emesso il seguente comunicato:

“Nell’incontro con la ministra Giannini sono stati registrati alcuni punti interessanti, che tuttavia andranno definiti nella legge di stabilità. In particolare, la ministra si è assunta l’impegno ad allineare gli attuali 25mila posti in organico di fatto (costituiti dalle disponibilità temporanee fino al 30 giugno) all’organico di diritto (ovvero, ai posti vacanti e disponibili per l’intero anno scolastico). E di un piano straordinario di assunzione per il personale ATA, che vada oltre il turnover. Ovviamente andranno verificate le risorse all’interno della legge di stabilità. Si tratta di proposte che vanno nella giusta direzione di stabilizzare positivamente posti di lavoro e di migliorare la qualità della didattica e del servizio, come da tempo rivendica la FLC CGIL. Da sottolineare anche le aperture manifestate in materia di relazioni sindacali e la disponibilità ad indire il concorso per i direttori.

Tuttavia, sulle altre questioni poste dalle organizzazioni sindacali allo scopo di superare le ingiustizie della legge 107/15, le risposte sono state evasive. La FLC in particolare ha riproposto con determinazione la necessità di rifare le operazioni di mobilità, di riportare il bonusnell’ambito della contrattazione, di superare la chiamata diretta, di rivedere i criteri divalutazione dei dirigenti scolastici, e di definire contrattualmente la formazione.

La FLC ha inoltre chiesto alla ministra la disponibilità ad un confronto per cercare idonee soluzione alla questione del precariato. Purtroppo, su questo tema la ministra ha mostrato una netta chiusura. In particolare, la FLC ha fatto riferimento ad un piano di stabilizzazione per legraduatorie ad esaurimento; a una fase transitoria per la seconda fascia dei docenti con la previsione del doppio canale; il potenziamento dell’organico per le scuole dell’infanzia; le garanzie dei posti effettivi per i vincitori del concorso, derogando allo sforamento del 10% degli idonei; una soluzione politica del problema al contenzioso nato con i diplomati magistrali che fanno richiesta di inserimento nella GAE. Infine, la FLC ha riproposto alla ministra una operazione di qualità verso le scuole del Mezzogiorno: dalla generalizzazione delle scuole dell’infanzia all’aumento del tempo scuola, al fine di innalzare i livelli di apprendimento e combattere la dispersione scolastica.

 

Telecamere a scuola e test psico-attitudinale agli insegnanti

Sarà presto in discussione alla Camera la proposta di legge che prevede norme in materia di videosorveglianza per asili nido e scuole materne. Il testo contempla che le immagini siano criptate ed impossibili da vedere da nessuno, neanche da parte del personale della scuola; inoltre, la magistratura potrà visionare le immagini a fronte di una denuncia da parte dei genitori.

L’installazione del sistema di videosorveglianza potrà realizzarsi previo l’assenso dei sindacati. Adempimenti e prescrizioni dovranno essere emanati dal Garante della rivacy entro 60 giorni dall’adozione della legge.

Il testo prevede anche la formazione del personale della scuola e test psico-attitudinali per gli insegnanti, gli operatori sociosanitari, gli educatori e quanti svolgano mansioni di assistenza ai bambini, agli anziani e ai disabili.

Al momento la legge non prevede costi, che saranno chiesti in commissione a copertura dei primi tre anni.

Di seguito il testo della proposta:

 

Norme in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio e altre disposizioni per garantire la sicurezza presso le medesime strutture (C. 261 Fucci, C. 1037 Giammanco, C. 2647 De Girolamo, C. 2705 Vezzali, C. 3597 Minardo, C. 3629 De Girolamo, C. 3738 Sbrollini, C. 3818 Roccella, C. 3829 Invernizzi, C. 3872 Rampelli, C. 3912 Marti e C. 3933 Giammanco).

TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE ADOTTATO COME TESTO BASE

Misure per prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili

Art. 1.
(Finalità).

1. La presente legge ha la finalità di prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili, a carattere residenziale o semiresidenziale, nonché di favorire la raccolta di dati utilizzabili a fini probatori in sede di accertamento di tali reati.

Art. 2
(Delega al Governo in materia di formazione del personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e delle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili).

1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107, in materia di istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo in materia di valutazione attitudinale nell’accesso alla professioni educative e di cura, nonché di formazione iniziale e permanente del personale delle strutture di cui all’articolo 1, nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:
a) previsione che gli operatori socio-sanitari, gli infermieri e gli altri soggetti che operano con mansioni di assistenza diretta presso strutture sanitarie e socio-sanitarie, a carattere residenziale o semiresidenziale, nonché il personale docente e non docente degli asili nido e delle scuole dell’infanzia siano in possesso di adeguati requisiti di idoneità psico-attitudinale;
b) previsione che la sussistenza dei requisiti di idoneità di cui alla lettera a) sia verificata al momento dell’assunzione e, successivamente, con cadenza periodica, anche in relazione al progressivo logoramento psico-fisico derivante dall’espletamento di mansioni che richiedono la prestazione di assistenza continuativa a soggetti in condizioni di vulnerabilità;
c) previsione di percorsi di formazione professionale continua dei lavoratori di cui alla lettera a) che valorizzino le migliori pratiche sviluppate nelle diverse realtà operanti nel territorio nazionale, assicurando il coinvolgimento delle famiglie, degli operatori e degli enti territoriali.Pag. 13
2. Il decreto legislativo di cui al comma 1 è adottato su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Lo schema di decreto legislativo è successivamente trasmesso alle Camere per l’espressione dei pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano nel termine di trenta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale il decreto legislativo può essere comunque adottato. Se il termine previsto per il parere cade nei trenta giorni che precedono la scadenza del termine previsto al comma 1 o successivamente, la scadenza medesima è prorogata di novanta giorni. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente il testo alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. Le Commissioni competenti per materia possono esprimersi sulle osservazioni del Governo entro il termine di quindici giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine, il decreto può comunque essere adottato.

3. All’attuazione della delega di cui al comma 1 si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Art. 3
(Utilizzo di sistemi di videosorveglianza negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili).

1. Per assicurare le finalità di cui all’articolo 1, nelle strutture di cui al medesimo articolo possono essere installati sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, le cui immagini sono cifrate al momento dell’acquisizione all’interno delle telecamere, attraverso un sistema a doppia chiave asimmetrica.
2. L’accesso alle registrazioni dei sistemi di cui al comma 1 è consentito solo al pubblico ministero e, su sua delega, alla polizia giudiziaria, per lo svolgimento di indagini su reati in danno dei minori o delle persone ospitate nelle strutture di cui all’articolo 1, anche a seguito di denunce relative ai medesimi reati. Nei casi di urgenza la polizia giudiziaria può accedere alle registrazioni dandone immediata comunicazione al pubblico ministero.

3. I sistemi di cui al comma 1 possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali. In alternativa, nel caso di strutture con sedi ubicate in diverse province della stessa regione ovvero in più regioni, tale accordo può essere stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo, i sistemi di cui al comma 1 possono essere installati previa autorizzazione della sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro o, in alternativa, della sede centrale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. I provvedimenti di cui al terzo periodo sono definitivi.

4. La presenza dei sistemi di cui al comma 1 è adeguatamente segnalata a tutti i soggetti che accedono nella zona videosorvegliata.

5. Il Garante per la protezione dei dati personali, con proprio provvedimento, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce gli adempimenti e le prescrizioni da applicare in relazione all’installazione dei sistemi di cui al comma 1 e al trattamento dei dati personali effettuato mediante i medesimi sistemi.

6. In caso di violazione delle disposizioni di cui al presente articolo e del provvedimento adottato ai sensi del comma 5, si applicano le sanzioni di cui alPag. 14titolo III del codice in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Art. 4
(Monitoraggio e relazione al Parlamento).

1. Il Governo trasmette alle Camere, entro il 31 marzo di ogni anno, una relazione in ordine all’attuazione della presente legge, nella quale si dà conto anche dei dati rilevati dal Ministero della giustizia e dal Ministero dell’interno, nell’ambito delle rispettive competenze, in ordine all’andamento nell’anno di riferimento dei reati commessi in danno dei minori e delle persone ospitate nelle strutture di cui all’articolo 1, nonché dei relativi procedimenti giudiziari.

Art. 5
(Clausola di neutralità finanziaria).

1. Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all’attuazione della presente legge nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

 

Renzi sui trasferimenti: Una ciambella senza buco

Parlando il 28 settembre ai microfoni di Rtl 102.5, il premier Renzi è tornato sui trasferimenti dei docenti da una regione all’altra, attraverso ambiti territoriali e ha spiegato che si è preferito “trovare le soluzioni per i professori che avrebbero dovuto muoversi”, quindi “abbiamo permesso ad alcuni, soprattutto al Sud, di restare e abbiamo scoperto alcune cattedre al Nord: non tutte le ciambelle riescono con il buco. Se fossimo stati più bravi a gestire questa vicenda sarei stato più contento”, il che suona come una ammissione di inadeguatezza del sistema specie con riferimento ai docenti la cui domanda di conciliazione e di assegnazione provvisoria non è stata soddisfatta.

 

Furto PC nella scuola di Acquasanta. Giannini: "Vergognoso sciacallaggio”

"Il furto di computer avvenuto nella scuola di Acquasanta Terme è un atto di vergognoso sciacallaggio. Ho subito attivato la task force del Miur, impegnata nelle aree del terremoto, affinché i ragazzi possano avere al più presto nuovi pc grazie alle donazioni che stiamo ricevendo. In tanti si sono già offerti di collaborare. Metteremo a frutto questa generosità per poter ridare agli studenti di Acquasanta Terme quanto è stato loro tolto". Lo rende noto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

Concorso “Spazio al tuo futuro”: gli studenti a bordo della stazione spaziale

Al via il concorso “Scuola: Spazio al tuo futuro - Innovatio, Scientia, Sapientia” che porterà le scuole a bordo della Stazione spaziale internazionale (ISS). L’iniziativa, promossa dal Ministero della Difesa assieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), è rivolta agli alunni delle scuole secondarie di II grado. L’obiettivo del progetto lanciato nello scorso mese di dicembre è portare, in un’ottica di sinergia istituzionale tra MIUR, Difesa, ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e Forze Armate Italiane, lo Spazio nelle scuole italiane coinvolgendo gli alunni in un percorso didattico e formativo che li avvicinerà al mondo della tecnologia aerospaziale e dell’astronautica. Un settore che vede l’Italia protagonista nello spazio a partire dal primo lancio effettuato il 15 dicembre 1964, che fece del nostro Paese il terzo nella storia, dopo Unione Sovietica e Stati Uniti, a lanciare un satellite, grazie al Generale Luigi Broglio dell’Aeronautica Militare e al lavoro integrato di ricercatori universitari e di personale qualificato. Lo spazio e l’aerospazio come dimensione quotidiana fatta di ricerca e innovazione, ma anche di scelte di vita ed opportunità per costruire il futuro, soprattutto quello delle giovani generazioni.

Il concorso viene ora rilanciato con alcune modifiche e integrazioni al Regolamento e con le indicazioni tecniche per realizzare il progetto.

La stazione spaziale è il più grande laboratorio mai realizzato nello spazio. Un’avventura ed un impegno fatto di cooperazione internazionale, condivisione di conoscenza, tecnologia avanzata e passione umana. Gli alunni avranno l’occasione di vedere da vicino il funzionamento e l’organizzazione della ISS. I progetti più innovativi delle scuole verranno posti all’attenzione dell’ASI per una valutazione complessiva della loro fattibilità in orbita e per una eventuale successiva possibilità di volo su ISS e/o altre piattaforme spaziali.

Gli istituti saranno affiancati in un continuo sistema di tutoraggio da enti di ricerca, università, industria, per creare sinergicamente una combinazione vincente, che porterà gli studenti italiani ad essere protagonisti attivi in questo percorso, fatto di diverse tappe fino a giungere alla premiazione finale a maggio del 2017. L’iniziativa punta a coinvolgere direttamente molissimi studenti nelle varie presentazioni, che sono in corso di definizione in numerose città italiane, e costituirà per docenti e studenti occasione di confronto e approfondimento con vari conoscitori ed esperti nel campo delle conoscenze spaziali.

Nota prot. 10475 del 16 settembre 2016

Allegato 1

Allegato 2

Allegato 3

I numeri della scuola italiana per l’A.S. 2016/2017

Sul sito del Miur è disponibile una Anticipazione sui principali dati della scuola italiana” relativi all’A.S. 2016/2017.

Il numero di Istituzioni principali sedi di direttivo è pari a 8.406, comprese le sedi sottodimensionate, di queste 125 sono Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti e 8.281 Istituzioni scolastiche. Queste ultime sono distribuite fra 472 Circoli Didattici, 4.869 Istituti Comprensivi, 199 Istituti principali di I grado e 2.741 Istituzioni del II ciclo.

Gli alunni che quest’anno scolastico frequenteranno le scuole statali sono 7.816.408, per un totale di 370.597 classi.

Il totale degli studenti con cittadinanza non italiana nelle scuole statali è di 736.313. Il dato è previsionale ed è stato elaborato sulla base delle Rilevazioni sulle scuole degli anni scolastici precedenti.

Per quanto  riguarda i docenti, Il contingente relativo all’a.s. 2016/2017, rispecchia le previsioni della legge n. 107/2015 e le nuove modalità di definizione triennale degli organici del personale docente in essa definite. La novità di maggior rilievo riguarda la nuova configurazione dell’ ”organico dell’autonomia”, complessivamente composto dai posti comuni e posti di sostegno. L’organico dell’autonomia è più ampio di quello degli anni che precedono la legge 107/2015, perché comprende i nuovi 55.000 posti previsti dalla legge, che le scuole utilizzano per le attività di potenziamento dell’offerta formativa.

i posti istituiti per l’a.s. 2016/2017 sono complessivamente circa 805 mila, di cui 680 mila circa, sono posti comuni, 124.500 sono posti di sostegno. I posti comprendono sia l’organico dell’autonomia (cfr. articolo 1 comma 64 della legge 107/2015) che l’adeguamento di detto organico alle situazioni di fatto oppure, per il sostegno, le deroghe (cfr. articolo 1 comma 69 della stessa legge). L’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto è in via di consolidamento e pertanto i dati sono da ritenere provvisori.

Degli oltre 680 mila posti comuni, circa 30 mila sono “posti di adeguamento”.

Le scuole paritarie nell’a.s. 2015/2016 erano 13.267 e gli studenti pari a 939.372. La scuola dell’infanzia si conferma il settore educativo che assorbe maggiormente gli studenti delle scuole paritarie: 586.442 bambini distribuiti in 9.508 scuole.

L’Educazione Geografica favorisce l’inclusione. Convegno a Roma

Con il titolo “L’educazione geografica per l’inclusione, dal 29 settembre al 3 ottobre 2016 si svolgerà a Roma il 59° Convegno nazionale dell’AIIG (Associazione Italiana Insegnanti di Geografia) in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia in piazzale Aldo Moro 5.

Fondata a Padova nel 1954, l’AIIG è presieduta da Gino de Vecchis, docente ordinario di Geografia presso il Dipartimento di Geografia umana dell’Università di Roma “La Sapienza” ed  ha Sezioni in tutte le Regioni e in quasi tutte le Province italiane. È una Società di cultura del territorio, Ente qualificato per la formazione del personale della scuola accreditato presso il MIUR (D. M. 27.02.2003),  Membro dell’European Standing Conference of Geography Teachers.

Parte integrante del Convegno è il 20° Corso nazionale di Formazione e sperimentazione didattica, dall’1 al 3 ottobre.

 

 

Anief: Preside condiviso in una scuola su tre

Dall’Anief una statistica che conferma l’instabilità della dirigenza nelle scuole italiane: ben 1.233 dirigenti scolastici sono costretti alla reggenza, il che significa che oltre alla propria scuola hanno da gestirne almeno una seconda. Attualmente si contano meno di settemila presidia fronte di un bisogno di8.200. Per effetto della riforma Gelmini, dal 2008-2009, al Nord  sono stati accorpati centinaia di istituti, sacrificando 2.676 le scuole. La situazione non è migliore al Sud:  di fronte alle 173 sedi di dirigenza cassate in Lombardia, alle 116 del Piemonte, o alle 145 del Veneto, in Campania ne sono state tagliate 410, in Sicilia  354  e 288 in Puglia.

“Per i presidi reggenti - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - le responsabilità e gli impegni sono triplicati, in cambio di compensi che costituiscono la metà di quelli di altri dirigenti pubblici”. I dirigenti scolastici sono i meno pagati tra tutti i dirigenti della PA, percepiscono in media 62.890 euro annui, che sono oltre 42 mila euro l’anno in meno rispetto ad un dirigente di altra amministrazione. Peraltro, il loro compenso, fermo da anni e soggetto al taglio del Fondo unico nazionale, è neanche la metà rispetto a quello dei colleghi che operano presso gli enti pubblici non economici (127.606 euro l'anno).

Critico anche il commento di Mario Rusconi, vice presidente dell’ANP: “Una nave senza nocchiero non va da nessuna parte. Ho amici professori che vedono il preside nel loro plesso, quando va bene, una volta al mese.

Due i motivi che hanno portato a questa situazione: da 4/5 anni il ministero dell’Economia non autorizza il concorso per i dirigenti scolastici (nonostante i ripetuti annunci del MIUR); d’altra parte, le Regioni, per non infastidire le lobby corporative locali, non hanno applicato sino in fondo il dimensionamento che prevedeva l’eliminazione con accorpamento delle scuole con meno di 600 alunni.

In aggiunta, si rileva che l’Italia ha un’enorme polverizzazione dei plessi, fra 30 e 40 mila.

Supplenze 36 mesi. Confermata decorrenza dal 1° settembre 2016

Nel corso dell’audizione in parlamento del 21 settembre 2016 il Ministro Giannini ha confermato che il limite di 36 mesi per le supplenze su posto vacante e disponibile, introdotto dalla legge 107/15 (comma 131decorre dal 1 settembre 2016, nel senso che da tale data inizia il conteggio dei periodi di supplenza svolti su tale tipologia di posti. In proposito, il Ministro si è anche impegnato a fornire un chiarimento ufficiale attraverso gli uffici dell’amministrazione.

La precisazione del Ministro  sgombra il campo da interpretazioni diverse che avevano visto nei giorni scorsi porre talvolta in discussione il conferimento di supplenze a personale precario in servizio da oltre 36 mesi, conteggiando anche i periodi pregressi rispetto alla decorrenza fissata dalla legge. 

 

Il ministro Giannini convoca i sindacati per il 4 ottobre

Il ministro Giannini riavvia i rapporti con i sindacati e li convoca per il pomeriggio di martedì 4 ottobre. Temi dell’incontro saranno:apertura dell’anno scolastico 2016/2017 ed evoluzione del sistema di istruzione successivamente all’entrata in vigore della legge 107/2015.

Si tratta di un incontro atteso, commenta Flc Cgil, che avviene dopo la richiesta avanzata unitariamente dai sindacati oltre 20 giorni fa proprio sulle problematiche legate all’avvio dell’anno scolastico, stante le gravi disfunzioni che hanno segnato la ripresa delle lezioni a causa dei cambiamenti introdotti dalla legge 107/15.

INCREDIBILE MA VERO: PRESIDE DIRIGE 21 SCUOLE E 3.000 ALUNNI!

Paola Bellini è una dirigente scolastica certamente guidata da una passione travolgente per il proprio lavoro e, specialmente, per gli studenti. Titolare presso l’Istituto Comprensivo di Pontevico (BS), che conta otto plessi, è anche reggente dell’Istituto Comprensivo di Vescovato, in provincia di Cremona, distribuito su ben 13 plessi, sparpagliati  su sei Comuni diversi. Un vero e proprio record! Che, al di là dei meriti – che sappiamo notevoli – della dirigente, porta ai limiti dell’assurdo e dell’inconcepibile gli esiti di una politica che sta definitivamente sfiancando la scuola.

La Bellini, intervistata in proposito dal Corriere della sera, è dirigente scolastica da tre anni ed è stata sollecitata ad accettare l’aggravio conoscendo benissimo l’istituto di Vescovato, dove ha lavorato per anni come docente: “Passo ore e ore in macchina — racconta —. Vado da una scuola all’altra per incontrare docenti, assolvere compiti burocratici, mandare avanti progetti, farmi conoscere anche dai miei 3 mila alunni. E quello che non riesco a fare dal vivo, cerco di risolverlo al telefono: ho una scheda illimitata, così posso chiamare chi ha bisogno di me. Rimborsi spese? Non ce ne sono: credo che quei 700 euro lordi che dovrei avere in più in busta paga a fine mese serviranno a coprire le spese. Un po’. Le mie giornate iniziano poco prima delle 9, quando accompagno mio figlio di 10 anni a scuola, e finiscono in un orario variabile tra le 18 e le 23, in base alle riunioni e al lavoro che mi porto a casa: quando c’è l’autovalutazione o il piano dell’offerta formativa lavoro anche nel weekend”.

Così descrive la sua giornata tipo: “Prima di tutto ci sono gli appuntamenti con sindaci, genitori, insegnanti, poi l’organizzazione scolastica, poi il vaglio della progettazione e poi... poi devo andare a casa e provare a mettere su qualcosa per cena”.

“Ci chiamano presidi sceriffo – continua - e invece io e tanti altri colleghi lavoriamo senza sosta per fare tutto. Ci troviamo ogni giorno a dover risolvere emergenze, siamo responsabili legalmente dell’istituto, garanti della formazione, datori di lavoro, ma non siamo equiparati come contratto agli altri dirigenti statali. La riforma ha buone intenzioni ma i ritardi ci hanno penalizzato tantissimo: io stessa ho diversi buchi di professori e l’anno scorso sono dovuta andare a tenere una classe per non lasciarla scoperta. Se penso ai dirigenti che hanno solo una scuola, mi viene un po’ di rabbia. Ma non ho il tempo di soffermarmi. Sinceramente? Ogni tanto ci sentiamo lasciati soli”.

Chi glielo fa fare, allora? “La passione. Quando vedo 300 bambini che mi vengono incontro passa lo sconforto. E poi c’è la mia famiglia. Sa cosa mi ha fatto scrivere mio marito dietro l’iPad che mi ha regalato? Più del mio meglio non posso fare”.

 

LE REGIONI CON QUESTI PIANI DI RAZZIONALIZZAZIONE SELVAGGIA DIMOSTRANO LA PROPRIA INCOMPETENZA ED ARROGANZA!

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