Ultime notizie

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Congedo di paternità obbligatorio

Contribuzione figurativa per i lavoratori in aspettativa: chiarimenti

Contributi editoria alle scuole con possibilità di rimborso fino al 90% per l'acquisto di riviste

Pubblicati i quadri di riferimento per la prova orale Concorso Docenti PNRR3 Infanzia e Primaria

Esame di maturità per l'anno scolastico 2025/2026. Candidati interni ed esterni: termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione

La Leadership per l’Inclusione. La gestione efficace e partecipata del Collegio dei Docenti

Assegnate le risorse per  il contrasto alla dispersione scolastica nel corso dell’anno scolastico 2025/2026

Tutor e orientatore: indicazioni operative per l'anno scolastico 2025/26

Una panoramica completa e operativa sul processo di inclusione scolastica

Questo incontro rappresenta il primo appuntamento di un ciclo di formazione: nei webinar saranno approfonditi ulteriori strumenti, casi concreti, pratiche inclusive e modelli organizzativi per offrire ai docenti, dirigenti e operatori scolastici un percorso progressivo e strutturato di crescita professionale sul processo di inclusione scolastica, dal PEI alla progettazione didattica quotidiana.

Attraverso un percorso che unisce quadro normativo, modelli pedagogici e strumenti di lavoro, si approfondiranno le diverse tipologie di programmazione (ordinaria, personalizzata e differenziata), il modello bio-psico-sociale, la strutturazione del PEI, le dinamiche del GLO e l’organizzazione degli ambienti di apprendimento.

Ampio spazio sarà dedicato alle metodologie inclusive – cooperative learning, peer tutoring, flipped classroom, circle time, mastery learning – e al ruolo della co-docenza come leva per migliorare la qualità dell’insegnamento. 

Verrà inoltre valorizzata la ricerca-azione come metodo professionale per innovare pratiche, progettazioni e relazioni educative.

Un incontro pensato per docenti, dirigenti e operatori che desiderano rafforzare competenze, strumenti e consapevolezze per costruire scuole realmente accoglienti, competenti e inclusive.

Relatori: Dott. Tullio Faia e Avv. Stefano Callà

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Come ogni anno, le istituzioni scolastiche  statali e paritarie hanno a disposizione un’importante opportunità per sostenere l’aggiornamento e la formazione del personale: il rimborso per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore (anche in formato digitale).

Il contributo è stato reso stabile, e non più temporaneo, conformemente all’art. 1, comma 389 della legge 160/2019, come modificato dall’art. 1, comma 320 della legge 213/2023.

La grande novità: il contributo è collegato all’anno scolastico (non più all’anno solare) e vale per tutte le scuole, senza distinzione di ordine o grado.

Periodo per presentare la domanda: dal 10 dicembre 2025 al 16 marzo 2026

Le domande devono essere firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) comunicherà le modalità operative per la trasmissione informatica delle domande.

Un nuovo corso che fornisce a Dirigenti Scolastici, DSGA, docenti accompagnatori e referenti di plesso un quadro completo, operativo e aggiornato sulla corretta gestione dei Viaggi di Istruzione, dalla progettazione alla fase esecutiva. A partire dalle premesse normative e giuridiche sulla vigilanza scolastica, vengono illustrate le responsabilità di scuola e personale, le regole di condotta, gli adempimenti amministrativi e le procedure necessarie per garantire sicurezza, trasparenza e conformità alla normativa vigente.

La formazione guida i partecipanti nella redazione e nell’utilizzo del Regolamento Viaggi, nella valutazione dei rischi legati agli studenti (DVA, allergie, intolleranze), nelle comunicazioni obbligatorie alle famiglie, nella gestione dei pagamenti tramite PagoPA e nelle clausole contrattuali da inserire con gli operatori economici. Ampio spazio è dedicato agli aspetti pratici della vigilanza durante il viaggio, con focus su check-in e check-out, vigilanza notturna, gestione del tempo libero, prevenzione delle intossicazioni alimentari e corretta relazione con gli studenti nel rispetto del Patto di corresponsabilità.

Il comportamento del dirigente e del direttore sga nella fase pre-contrattuale

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

Dedichiamo questo editoriale ad una riflessione specifica sul comportamento che dirigenti, ma anche direttori sga, devono tenere nel corso dello svolgimento preliminare dell’attività negoziale.

Nell’universo delle attività pre-contrattuali sono scontate le azioni esplorative, la raccolta di informazioni, i contatti informali con gli operatori del mercato. In questa fase si sollecitano, ovviamente, gli operatori economici che cercano di farsi spazio accaparrandosi potenzialmente il servizio oggetto dell’indagine informale. Ne consegue, come in ogni ambiente organizzativo, anche pubblico, che possano nascere pressioni sulla scelta del contraente. Bisogna pensare che la scuola è solo uno, tra i più piccoli, soggetti pubblici che maneggiano denaro e, in quanto tale, soggiace a tutte le regole che il legislatore ha fissato per evitare derive inquinate da rapporti privilegiati con questo o quel soggetto.

È anche vero che la complessità tecnica relativa a certi servizi o prodotti non consente al dirigente di porsi alla pari con i soggetti del mercato. È oramai da decenni che il sistema amministrativo pubblico, proprio per questi motivi, fa ricorso alla figura del broker. Alla base della relazione tra il broker e le pubbliche amministrazioni c’è l’esigenza da parte dei soggetti pubblici di avvalersi della consulenza e dell’assistenza del broker, innanzitutto per ottenere l’esame e la pianificazione dei rischi trasferibili sulle compagnie di assicurazioni, attività sempre più complessa. Ma, indipendentemente dalla struttura organizzativa, è sentita la necessità di affrontare la complessità delle funzioni amministrative di propria competenza in condizioni di sicurezza giuridica, liberandosi dai rischi professionali derivanti dalla complessificazione del quadro normativo. Tali compiti, nella PA e in particolare nella scuola, non possono certo essere svolti dai propri dipendenti per mancanza delle specifiche competenze necessarie sia nella fase precontrattuale che in quella di gestione contrattuale.

Il comportamento del dirigente e del direttore sga nella fase pre-contrattuale
Editoriale: di Anna Armone

Dedichiamo questo editoriale ad una riflessione specifica sul comportamento che dirigenti, ma anche direttori sga, devono tenere nel corso dello svolgimento preliminare dell’attività negoziale.
Nell’universo delle attività pre-contrattuali sono scontate le azioni esplorative, la raccolta di informazioni, i contatti informali con gli operatori del mercato. In questa fase si sollecitano, ovviamente, gli operatori economici che cercano di farsi spazio accaparrandosi potenzialmente il servizio oggetto dell’indagine informale.

Teorie e esperienze di comunità educante per affrontare le sfide della scuola di Federico Bizzeti - Patrizia Giorgi

Le Scuole alle prese con la transizione digitale: quale formazione? di Ivana Summa

Dopo il Consiglio superiore della pubblica istruzione anche il Consiglio di Stato si pronuncia sulle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e primo ciclo dell’istruzione: ma è proprio vero che è una bocciatura? di Francesco G. Nuzzaci

Il sistema scolastico nei paesi Baltici attraverso la Storia di Maurizia Maiano

Un incontro dedicato a Dirigenti scolastici, DSGA, personale di segreteria e docenti referenti per l’innovazione.

Un’occasione per scoprire come l’IA può rendere la scuola più efficiente, sicura e consapevole.

Questo corso guida le scuole nella gestione corretta dell’intelligenza artificiale alla luce delle nuove norme europee e nazionali. L’IA, nel settore educativo, è classificata come “alto rischio” e richiede alle istituzioni scolastiche precisi obblighi: valutazioni d’impatto (DPIA e FRIA), trasparenza, supervisione umana qualificata e sicurezza dei dati.

Il percorso illustra come integrare GDPR, AI Act e Legge 132/2025 nella pratica quotidiana, aggiornando informativa, registro trattamenti e procedure interne.

Relatori: Dott.ssa Anna Armone e Avv. Stefano Callà

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Davvero ininfluente sull’apprendimento il numero di alunni per classe?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Tra le ultime novità che si sono intrecciate intorno agli interventi legislativi che hanno impegnato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (le nuove Indicazioni Nazionali per infanzia e primaria, modifica dell’esame di maturità a partire da quelli del 2026, l’Educazione all’affettività e alla sessualità), si è posta, in buona evidenza la questione del numero di alunni per classe dal quale dipenderebbero anche l’apprendimento degli studenti e, persino, il rischio di burn out per i docenti.

In merito al rapporto alunni per classe e qualità dell’apprendimento, lo stesso ministro Valditara ha acceso la miccia con una sua esternazione durante il Forum Welfare Italia organizzato da The European House Ambrosetti. Riferendosi, in particolare, ad un recente studio dell’Invalsi sulle classi numerose, sembrerebbe che queste non causerebbero necessariamente risultati di apprendimento peggiori; peraltro, in alcune circostanze le classi più piccole potrebbero fare riscontrare un rendimento inferiore rispetto a quelle più grandi. Da ciò, sembra lecito affermare che “Il numero degli alunni per classe non fa la differenza” sugli apprendimenti degli stessi allievi.  Sinteticamente, a detta del ministro “studi dell’Invalsi ci confermano che quando il rapporto docenti-studenti è troppo basso il rendimento non migliora, anzi peggiora.

Argomenti

Davvero ininfluente sull’apprendimento il numero di alunni per classe?
Tra le ultime novità che si sono intrecciate intorno agli interventi legislativi che hanno impegnato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (le nuove Indicazioni Nazionali per infanzia e primaria, modifica dell’esame di maturità a partire da quelli del 2026, l’Educazione all’affettività e alla sessualità), si è posta, in buona evidenza la questione del numero di alunni per classe dal quale dipenderebbero anche l’apprendimento degli studenti e, persino, il rischio di burn out per i docenti.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Come si organizza una scuola travolta dai cambiamenti
Una professione in trasformazione: come la complessità del sistema scolastico contemporaneo ridisegna ruolo, funzioni e organizzazione della dirigenza.
Stefano Stefanel 

Storie d’infortunio: raccontare per prevenire
Uno strumento molto potente nell’informazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, all’interno dei processi di comunicazione.
Antonietta Di Martino

Argomenti

Le novità recate dal nuovo ccnl 2022/24 per il personale della scuola
Il rinnovo del CCNL è stato limitato al trattamento economico e alle relazioni sindacali.
Maria Rosaria Tosiani

Il ruolo del Direttore SGA nella contrattazione integrativa d’istituto
Gli adempimenti posti a suo carico del direttore SGA.
Raffaella Scibinico

Le regole sulla corretta gestione del conto terzi
La Corte dei conti conferma la legittimità della gestione amministrativo-contabile.
Adriano Bernini

Come si convalida la dichiarazione dei servizi resa su istanze on line
L’applicazione è finalizzata alla valutazione delle Dichiarazioni dei Servizi in carico alle segreterie scolastiche.
Luciana Petrucci Ciaschini

  • L'INFORMAZIONE IN BREVE

Le date delle prove scritte concorso docenti 2025 PNRR3

Utilizzo delle palestre scolastiche da parte di associazioni e società sportive

Come introdurre l’IA nelle scuole: indicazioni ed esempi nella piattaforma UNICA

Posizioni economiche ATA

Pensionati: dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo

Intelligenza Artificiale: la Commissione lancia l'AI Act Service Desk e la piattaforma informativa unica per supportare l'AI Act

Suggerimenti del Garante ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

L'educazione sessuale in aula e il consenso informato. L'intervento

Concorso nazionale “Salute e sicurezza... insieme!”

Come rispettare in modo puntuale gli obblighi di pubblicazione previsti entro il 30 novembre?

Chiarire i punti critici della pubblicazione degli atti nell’area Amministrazione trasparente  

La Casa Editrice Euroedizioni Torino propone un corso di formazione online dal taglio pratico ed operativo sugli obblighi di pubblicazione su amministrazione trasparente. ll corso si articola in un webinar per complessive 3 ore di formazione.  

Il webinar accompagna DSGA, Dirigenti scolastici e Assistenti amministrativi nella gestione corretta e trasparente delle informazioni istituzionali, attraverso esempi applicativi e un inquadramento normativo aggiornato.

EDITORIALE Ivana Summa

Scuole che pensano, tra cambiamenti, riforme ed innovazioni
Questo numero della rivista contiene molti contributi che riguardano le Indicazioni Nazionali del 2025, sulle quali chi lavora dentro le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione continua a riflettere evidenziando i punti di criticità e le possibili integrazioni con le proprie scelte educative, didattiche e curriculari.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Il coraggio e la responsabilità della scelta Eva Raffaella Maria Nicolò

Il perimetro della curricolarità Stefano Stefanel

Indicazioni Nazionali 2025: frasi e parole per riflettere sulla Scuola dell’Infanzia Nicoletta Calzolari 

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Scuole che pensano, tra cambiamenti, riforme ed innovazioni

Editoriale di Ivana Summa

Questo numero della rivista contiene molti contributi che riguardano le Indicazioni Nazionali del 2025, sulle quali chi lavora dentro le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione continua a riflettere evidenziando i punti di criticità e le possibili integrazioni con le proprie scelte educative, didattiche e curriculari. Gli autori dei saggi, poiché sono tutte persone di scuola, ci dicono essenzialmente una cosa: come fare ad innestare il nuovo proposto nelle I.N., dal momento che non nasce come miglioramento dell’esistente? L’esistente, infatti, nei casi riportati in questo numero della rivista, ci dice che ci sono scuole ed insegnanti che già da molti anni hanno elaborato visioni strategiche, didattiche innovative, approcci metodologici coerenti con una conoscenza interdisciplinare, semplicemente avvalendosi degli spazi concessi, per un verso, dall’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art. 6 del DPR n. 275/1999) e, per un altro, dall’art. 8 del decreto citato che prevede la progettazione curriculare di Indicazioni Nazionali e Linee Guida, emanate dal Ministro. Purtroppo, questo stato di cose non può essere generalizzato, perché poche sono le scuole e limitato il numero di insegnanti che, avendo contezza della propria discrezionalità professionale e delle potenzialità dell’autonomia scolastica, fino ad oggi hanno saputo tracciare i sentieri dell’innovazione, inevitabile di fronte ai molteplici e tumultuosi cambiamenti sociali.

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO, organizza un corso di preparazione  finalizzato al superamento delle prove scritte concorso dirigenti tecnici con possibilità di correzione degli elaborati

In considerazione che il Ministero ha fissato la prova preselettiva suppletiva al 16 dicembre 2025 si comunica che il corso di preparazione avrà inizio il 25 novembre 2025 alle ore 17,00 con la prima lezione del Dott. Mario Maviglia  Dirigente Tecnico

Costo del corso 200,00 euro

Per iscriversi al corso  inviare i propri dati a direttore@euroedizioni.it  

A coloro che effettueranno l’iscrizione sarà inviato il link di collegamento ai webinar

Obiettivi del corso

L’obiettivo del corso  è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta aperta. I sette quesiti dovranno essere risposti in 180 minuti (mediamente 25 minuti a quesito)  e in poco spazio, (mediamente 25 righe).

La seconda prova scritta ha carattere teorico-pratico si sostanzia nella risoluzione di un caso pratico da svolgere  in 120 minuti attinente all’ambito di esercizio delle funzioni dei dirigenti tecnici come disciplinate dalla normativa vigente.

Di conseguenza si dovranno acquisire i concetti chiave degli argomenti e soprattutto l’abilità di saperli articolare in pochi periodi.

I quesiti potranno essere circoscritti ad una sola area del Bando ovvero potranno avere carattere multidisciplinare, in ogni caso, saranno incentrati sull’attività professionale del dirigente tecnico ed  orientati a far comprendere alla Commissione in che modo gli aspiranti dirigenti sapranno utilizzare le loro conoscenze.

Il corso sarà realizzato dagli  esperti che collaborano con Euroedizioni e con la partecipazione del Dott. Mario Maviglia Dirigente Tecnico.

EUROEDIZIONI 2025 - Pagine  592 - Costo 36,00 euro

Questa guida  vuole essere un supporto pratico per i candidati che si apprestano ad affrontare le due prove scritte del concorso a posti di dirigente tecnico dell'amministrazione scolastica.

Essa propone lo sviluppo in forma sintetica ma esauriente di casi pratici sulla funzione ispettiva  per la seconda prova scritta e  quesiti a risposta aperta per la prima prova scritta su tutti gli argomenti delle materie di esame.

La guida è stata redatta con il contributi di diversi autori che collaborano  con la Casa Editrice di euroedizioni.

 

MODALITA' DI ACQUISTO

· Con la Carta del docente

· Bonifico: CODICE IBAN   IT 85 D 07601 01000 000035368109 - Intestato a EUROEDIZIONI SRL Via Osasco 62- 10141 Torino

· Carta di Credito collegandosi al sito www.euroedizioni.it “acquista on line”

 

 

Dove e quando: 12 novembre 2025 dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Presso Auditorium Zanella, via Trento, 21 -- Arzignano (VI)

Destinatari: Dirigenti scolastici, DSGA, personale di segreteria, docenti referenti innovazione. Ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.

Programma:

1) L'intelligenza artificiale e l’integrazione documentale della Privacy

Relatore: dott.ssa Anna Armone, Direttore responsabile della rivista trimestrale Scienza dell’Amministrazione Scolastica.

2) Linee guida per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle Istituzioni scolastiche

Relatore: Avv. Stefano Callà.

3) Intelligenza artificiale a scuola: innovare in sicurezza, con trasparenza e responsabilità. Un viaggio tra le tecnologie più attuali e le migliori pratiche di implementazione nel contesto scolastico

Relatore: Stefano Parcaroli, CEO Rekordata srl e VP R-Store Spa

 

Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 257 del 5/11/2025, è stata pubblicata la Legge 30 ottobre 2025, n. 164, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 settembre 2025, n. 127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.

ALLEGATO IL TESTO COORDINATO

 

Dopo mesi di attesa, il nuovo contratto del comparto Istruzione e Ricerca è finalmente realtà. A partire dal 1° gennaio 2024, insegnanti e personale ATA vedranno riconosciuti aumenti retributivi che, pur variando a seconda del ruolo e dell’anzianità di servizio, rappresentano un segnale concreto di attenzione verso il mondo della scuola, spesso rimasto ai margini dei rinnovi più consistenti del pubblico impiego.

Per i docenti, l’aumento mensile lordo oscilla tra i 110 e i 185 euro, con valori che crescono in base agli anni di servizio e al grado di scuola. Si parte dai 110,12 euro per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria nella fascia iniziale (0-8 anni), fino ad arrivare ai 185,31 euro per i docenti laureati della scuola secondaria di secondo grado con oltre 35 anni di servizio. Nel mezzo, diverse sfumature: per esempio, i docenti delle scuole medie con pochi anni di anzianità avranno un incremento di circa 119 euro mensili, mentre chi insegna da oltre vent’anni potrà superare i 160 euro.

COME FARE I PROVVEDIMENTI DI RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA  DEL PERSONALE DOCENTE, DOCENTI DI RELIGIONE  E DEL PERSONALE ATA

Costo del Corso 50,00 euro per scuola. Potete iscrivere tutti gli impiegati della segreteria interessati al corso - E' sufficiente che ci vengano comunicati i nominativi e la mail delle persone interessate per abilitare la fruizione del corso.

ACQUISTO CORSO SU MEPA.  CODICE: CARRIERADOCENTIATA

Acquisto corso fuori MEPA inviare l'ordine con l'indicazione del Codice CIG e CODICE UNIVOCO per l'emissione della fattura a euroed@euroedizioni.it

Autorevolezza impossibile… o quasi

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

La scuola è in crisi da un bel po’ di tempo, gran parte degli insegnanti è scoraggiata, con livelli di ansia in crescita. Uno studio condotto su circa 2.000 insegnanti italiani denuncia che l’85% riferisce livelli di stress pari o superiori a 7 su 10, con punte di 8 per la metà degli intervistati. Si può quindi parlare di uno stress cronico e diffuso, incistato nel sistema, le cui cause appaiono essere:

La burocrazia scolastica, definita come “opprimente” (punteggio 7,4/10), che sottrae tempo ed energie alla didattica e distrae gli insegnanti dal loro compito specifico che è l’insegnamento.

Le relazioni professionali che si sono fatte sempre più complesse con dirigenti, colleghi e famiglie (tra 4.4 e 5.6/10). A patirne di più sono i docenti della scuola primaria, sradicata da un discutibile processo di “secondarizzazione”.

Il mancato riconoscimento della figura docente, che lamenta scarsa considerazione anche dalla politica ministeriale, un trattamento economico ai limiti dell’indigenza (3.8/10), una disattesa crescita professionale (2.98/10).

Argomenti

Autorevolezza impossibile… o quasiù
La scuola è in crisi da un bel po’ di tempo, gran parte degli insegnanti è scoraggiata, con livelli di ansia in crescita. Uno studio condotto su circa 2.000 insegnanti italiani denuncia che l’85% riferisce livelli di stress pari o superiori a 7 su 10, con punte di 8 per la metà degli intervistati. Si può quindi parlare di uno stress cronico e diffuso, incistato nel sistema...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Il programma annuale E.F. 2026
La programmazione delle risorse finanziarie.
Maria Rosaria Tosiani

Interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro
L’utilizzo di un utile strumento per l’applicazione corretta del D.Lgs. n. 81/08 e la risposta all’interpello n. 1/2025, sui percorsi formativi in materia di sicu­rezza per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università.  
Antonietta Di Martino

Deroghe al principio di rotazione nelle procedure di affidamento diretto
Evoluzione normativa e applicazione del principio di rotazione negli affidamenti diretti ai sensi del D.Lgs. 36/2023.

Argomenti

Il programma annuale e.f. 2026
Le annuali indicazioni del Ministero con la specificazione dei finanziamenti.
Maria Rosaria Tosiani

La redazione del programma annuale 2026
Le fasi in cui si articola il procedimento di costruzione del programma annuale: gli aspetti pratici e operativi.
Maria Rosaria Tosiani

Carte di credito e prepagate nella scuola autonoma: una gestione evoluta tra normativa, strumenti e controllo
Carmelo Febbe, Angelo Orsingher

La ricostruzione della carriera del personale della scuola: la dichiarazione dei servizi e la domanda di ricostruzione della carriera in istanze on line
Per ottenere la valutazione dei servizi pre-ruolo il personale deve presentare apposita istanza entro il 31 dicembre di ciascun anno.
Luciana Petrucci Ciaschini

Le risorse finanziarie messe a disposizione delle istituzioni scolastiche per la determinazione dei compensi accessori al personale anno  2025/2026 
Raffaella Scibinico

E' stato pubblicato il bando di concorso relativo al reclutamento dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia, i posti messi a bando sono 27.376; si può partecipare in una sola regione. L’istanza è unica, specificando le tipologie di posto o i gradi d’istruzione per cui si possiede il titolo di accesso e si intende concorrere.

La domanda si può presentare dalle ore 10:00 del 10 ottobre alle ore 23:59 del 29 ottobre 2025.

REQUISITI DI ACCESSO PER SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA

1) abilitazione ottenuta con la laurea in scienze della formazione primaria;

2) diploma magistrale abilitante o diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002 e, per la scuola dell’infanzia, dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale.

E' stato pubblicato il bando di concorso relativo alla scuola secondaria, i posti messi a bando sono 30.759; si può partecipare in una sola regione e per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonché per le distinte e relative procedure su sostegno.

La domanda si può presentare dalle ore 10:00 del 10 ottobre alle ore 23:59 del 29 ottobre 2025.

REQUISITI DI ACCESSO

Per la scuola secondaria sono requisiti di accesso:

La Casa Editrice Euroedizioni  vi propone un Corso completo  on line  in modalità webinar  di preparazione  al CONCORSO PNRR3 per gli aspiranti docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, finalizzato al superamento delle  prova scritta e della prova orale.

Sono previsti 15 Webinar per complessive 30 ore di preparazione, con esercitazioni e simulazione delle prove  – Costo del corso 150,00 euro

Obiettivi del Corso

L’obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta multipla, nonché saper affrontare la prova orale attraverso la preparazione di una lezione simulata.

CORSO di preparazione alle prove scritte con possibilità di correzione degli elaborati

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO, organizza un corso di preparazione  finalizzato al superamento delle prove scritte concorso dirigenti tecnici. 

Il corso avrà inizio  il 28 Ottobre2025 alle ore 17 La partecipazione al primo webinar è GRATUITA ! Nel corso del webinar sarà spiegata la modalità organizzativa del corso e la metodologia per affrontare i quesiti a risposta aperta.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Aggiornamento dell'Anagrafe Nazionale degli Studenti per l'anno scolastico 2025/2026

Corsi sulla sicurezza per i docenti

La Consip ha avviato  la prima gara nazionale per i Viaggi d'istruzione

Firmata l’ipotesi del CCNI del FMOF anno scolastico 2025/2026

Gli incarichi legali nella PA sono appalti pubblici

Compensi agli ATA per la gestione delle pratiche pensionistiche

Corte di Giustizia europea: gli anni di insegnamento nelle scuole paritarie non valgono per la ricostruzione di carriera

Espero, nuovo comparto di investimento  denominato “Dinamico”

 

Con rilascio di Attestato  a norma di legge

La Casa Editrice Euroedizioni Torino organizza un corso in modalità webinar sulla sicurezza per i datori di lavoro del comparto scuola  in conformità all’obbligo previsto dal nuovo Accordo Stato/Regioni del 17 aprile 2025, con il rilascio di regolare attestato a norma di legge. Il corso avrà la durata di 16 ore.  Sono previste 2 lezioni di 2 ore e 4 lezioni di 3 ore.

Il corso avrà inizio  Giovedì 23 ottobre 2025, alle ore 17,00

 

Relatori:  Le lezioni saranno tenute dalla  D.ssa Antonietta Di Martino e Ing. Paolo Pieri autori del testo SALUTE e SICUREZZA NELLA SCUOLA  Edito da Euroedizioni

 

Costo di iscrizione:  La quota di partecipazione al corso è stabilita in 200,00 euro. 

Nel costo del corso è compreso il rilascio dell'Attestato  a norma di legge, una copia del manuale a cura di Di Martino e Pieri: SALUTE e SICUREZZA nella SCUOLA  - Guida tecnica e strumento per adempiere agli obblighi e organizzare la sicurezza  Euroedizioni Torino 2023

L'accesso alla modulistica  in formato digitale collegandosi al sito  www.euroedizioni.it/modulistica-sicurezza.

Come ogni anno, le istituzioni scolastiche — statali e paritarie — hanno a disposizione un’importante opportunità per sostenere l’aggiornamento e la formazione del personale: il rimborso per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore (anche in formato digitale).

Il contributo è stato reso stabile, e non più temporaneo, conformemente all’art. 1, comma 389 della legge 160/2019, come modificato dall’art. 1, comma 320 della legge 213/2023.

La grande novità: il contributo è collegato all’anno scolastico (non più all’anno solare) e vale per tutte le scuole, senza distinzione di ordine o grado.

Periodo per presentare la domanda: dal 10 dicembre 2025 al 16 marzo 2026

Le domande devono essere firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

DIRIGERE LA SCUOLA N.6/2016

EDITORIALE di Vittorio Venuti

 

Il filo rosso che unisce concorso docenti,

scrutini ed esami

 

Il concorso docenti è entrato nella seconda fase: correzione della prova scritta e avvio della seconda prova. Superando la diatriba se non fosse il caso di tener presente che gli esaminandi sono, nella quasi totalità, gli stessi che hanno consentito alla nostra scuola di funzionare comunque negli ultimi anni, qualche appunto merita ancora di fare sull’impostazione stessa dell’esame (perché di esame, in ogni caso, si tratta), perché riflette una particolare incongruenza del sistema d’istruzione e del modo di intendere significato e ruolo dell’insegnante.

A rileggere i quesiti a risposta aperta, commisurando la richiesta col tempo a disposizione, sorge una prima grossa perplessità: mediamente 18 minuti per articolare un discorso in sé complesso, quasi sempre flesso sul versante del sapere e sul versante della conoscenza. E qui sorge la seconda grossa perplessità: sapere e conoscenza sono due ambiti che incrociano la professionalità e la dimensione culturale della persona. Ma cosa è più opportuno indagare in un contesto nel quale ci si rivolge ad insegnanti? E come indagare? La prova a quesiti aperti, con i risicati vincoli di tempo suesposti, rileva effettivamente la preparazione tecnico-professionale? E cosa bisogna intendere, a questo punto, per competenze pedagogiche e psicologiche degli insegnanti? Sulla base di cosa si determinano le conoscenze da porre alla base dei saperi?, ossia quali conoscenze – programmi disciplinari - e quali saperi?

Ma il discorso si sposta dal concorso agli esami di Stato che questo mese interesseranno gli studenti che sono al termine del proprio ciclo di’istruzione.

Quale congruenza può esserci tra le conoscenze, i saperi, il programma svolto, le caratteristiche personali degli stessi studenti e i loro livelli di partenza? Continua a permanere un mistero!, specie se ci riferiamo agli esami di maturità, dove le prove piovono dall’altro sulla base di “presunzioni” livellatrici date per scontate!, ma in sé ingiuste alla luce della stessa normativa che enfatizza il valore dell’inclusione e che reclama la personalizzazione dell’istruzione come un diritto. Da un lato si vuole riconoscere l’individuo nelle sue esigenze “da” fragilità e dall’altro gli si chiede une efficientismo a priori e un adattamento conformistico che non cura l’originalità. Tra i due estremi, dove si colloca la scuola?, dove agiscono gli insegnanti?

Tempo di esami, quindi prove INVALSI. Come ogni anno si ripresentano a rilevare gli apprendimenti, pur nella consapevolezza che ne possono riscontare solo una minima parte, e come ogni anno riattivano critiche e polemiche perché l’uso che se ne fa viene ritenuto didatticamente e pedagogicamente inaccettabile, specialmente negli esami di fine primo ciclo di istruzione, dove il valore (così parziale e inappropriato) delle prove concorre alla definizione del voto finale essendo equiparato ad elementi di valutazione ben più significativi, quali il colloquio su tutte le materie e i risultati conseguiti nei tre anni di frequenza. Altro che incongruenza! In questo caso, ci troviamo davanti ad un assurdo pedagogico che mal coniuga le esigenze di un sistema di valutazione nazionale con le esigenze di una scuola il cui scopo principale è quello di contribuire alla formazione ed educazione degli studenti anche utilizzando i contenuti disciplinari come strumenti. Da qui la domanda: qual è la missione della scuola? Forse sarebbe il caso di tener conto della retromarcia che in altri contesti internazionali si sta facendo sul senso della valutazione come misurazione degli apprendimenti, illecitamente e acriticamente standardizzandoli.

Ma questo è il periodo dell’anno in cui si affrontano, prima degli esami, gli scrutini - un impegno, di estrema importanza - che devono rappresentare anche un’occasione per riflettere non solo sul sistema di valutazione adottato ma anche sulla considerazione che si è avuta degli obiettivi e delle“promesse” del POF come anche delle intenzioni di personalizzazione del rapporto educativo e delle intenzioni didattiche: scrutini, quindi, come momento in cui sinteticamente si esprime il percorso compiuto dal singolo allievo dalla sua situazione di partenza secondo le sue potenzialità e disponibilità, mettendo in conto anche come e quanto realmente la scuola ha investito nei suoi confronti.

 

Il corpo centrale di questo numero di Dirigere la Scuola è dedicato agli Esami di Stato nella scuola secondaria di primo grado. Come per gli anni scorsi,Antonio Di Lellone ha curato una ampiamente esaustiva“Guida pratica operativa”. Sostanzialmente le disposizioni ripercorrono quelle già espresse con le indicazioni dell’O.M. n. 90/2001 e modifiche successive. Particolare attenzione viene riservata alle prove Invalsi, previste il 17 giugno 2016, e certificazione delle competenze che, nelle scuole del primo ciclo, assume una prevalente funzione educativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione di un percorso formativo di base che, partendo dall’età di 3 anni, si estende fino ai 16 anni. Le indicazioni che le“Linee guida” del Miur danno nel merito, agganciando la certificazione alle Indicazioni Nazionali vigenti e alle competenze chiave individuate dall’Unione Europea (così come recepite nell’ordinamento italiano), affermano l’esigenza che l’operazione di certificazione non venga interpretata come un semplice adempimento amministrativo ma come occasione per rendere coerenti i momenti della progettazione, dell’azione didattica, della valutazione degli apprendimenti con il quadro pedagogico delle Indicazioni Nazionali, che dà valore ad un apprendimento significativo di conoscenze, abilità e atteggiamenti tali da contribuire ad una piena formazione della persona dell’allievo. Pur se l’adozione dei nuovi modelli è stata lasciata ad una libera adesione delle scuola, riteniamo che, comunque, una riflessione approfondita in tal senso debba trovare posto nella gestione di qualsivoglia modello di certificazione. Ricordiamo che l’unico modello di certificazione delle competenze proposto dal MIUR, fino alla C.M. n, 3/2015, è quello riportato nella C.M. 15/3/2007, n. 28 che, per la mutata normativa sull’argomento, si ritiene non utilizzabile in termini assoluti. La guida è corredata dalla Scheda nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e di una scheda al termine del Primo Ciclo di Istruzione.

La rivista si apre con il contributo di Pasquale Annesesu “L’alternanza scuola lavoro nella Buona Scuola: un prototipo di convenzione e patto formativo da stipulare con le aziende”. Si tratta di una riflessione operativa che si rifà al precedente contributo dello stesso autore nel quale si equiparavano gli studenti ai“lavoratori”, cioè a coloro che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolgono un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche solo al fine di apprendere un mestiere, un’arte , una professione. L’articolo è completato da una bozza di Convenzione tra l’istituzione scolastica e l’azienda ospitante, nonché da una schema di Patto formativo dello studente.

A seguire Edgardo Escamiloricorda la che il prossimo 30 giugno scade la “Verifica del programma annuale”, il documento con il quale i consigli di circolo/istituto si espimono sullo stato di attuazione del programma sulla base della relazione tecnica elaborata dal Direttore amministrativo e del conseguente documento di valutazione predisposto dal Dirigente scolastico.

Ad integrazione del documento sull’Esame di Stato, per la rubrica I Casi della Scuola Antonio Di Lello riferisce di una studentessa di liceo Scientifico, con brillante curriculum scolastico, ammessa con giudizio lusinghiero all’Esame di maturità, ma che, sorpresa a copiare da un telefono cellulare, dopo avere già svolto una delle tracce previste per la prova di italiano, veniva esclusa dalla prosecuzione delle prove da parte del Presidente della Commissione: “Esclusione dall‘esame”.

Per La Suola in Europa,Mario Di Mauroparla della crescente attenzione dei Paesi europei per l’organizzazione americana Asia Society, che dagli anni ’60 promuove scambi educativi e socio culturali con l’Asia in un contesto globale:“Inatteso ma non troppo. Da quest’anno la Svizzera è membro di Asia Society e Berlino ne ospita l’International Summit on the Teaching Profession 2016”. Voluta dai Rockfeller nel 1956, Asia Society inizialmente si proponeva solo di far socializzare due realtà lontane tra loro e in qualche modo sconosciute ed estranee l’un l’altra. Oggi Asia Society è molto di più, non tanto e non solo per i partenariati di varia natura che stimola quanto per un comune modello socio-culturale che sostiene in una visione globale del mondo.

Per la rubrica CPIA, Ada Maurizioricorda che anche per i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti è “Tempo di esami”. A differenza di tutte le altre istituzioni del sistema scolastico nazionale, nei CPIA è possibile sostenere gli esami conclusivi del primo livello, finalizzato al rilascio del diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione, anche nella sessione invernale. Per i candidati per i quali il Patto Formativo Individuale prevede una durata del percorso tale da concludersi entro il mese di febbraio 2015, è prevista la possibilità di svolgere l’esame di Stato entro il 31 marzo dello stesso anno. Per Appunti di psicologia della Gestione, Vittorio Venuti ha previsto la seconda parte delle “Caratteristiche degli allievi della scuola secondaria”. X

AMMINISTRARE LA SCUOLA N. 6/2016

 

Guida aggiornata scrutinied esamianno scolastico 2015/2016 delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado

 

Scrutini ed esami a.s.2015/2016 delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado

1. Premessa

2. Generalità sulla valutazione alla luce del nuovo Regolamento per la valutazione degli alunni

3. Indicazioni operative sulla valutazione nel nuovo ordinamento (Nota Ministeriale 9/11/2011, prot. n. 3320)

4. Validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado (C.M. 4/03/2011, n. 20)

 

Le norme in materia di valutazione degli alunni comuni a tutte le istituzioni scolastiche

1. Composizione e modalità di funzionamento dell’organo di valutazione

2. La trasparenza nella valutazione: la pubblicazione dei risultati

3. Categorie particolari di candidati: legati a culti particolari, detenuti, minori stranieri

 

Scrutini ed esami nella scuola primaria

Avvertenze - La Nuova Articolazione e i Periodi del Primo ciclo di istruzione

1. Interventi specifici di recupero e sostegno

2. La scuola primaria

3. La valutazione e gli strumenti

4. Gli scrutini

5. Gli esami di idoneità

 

Scrutini ed esami nella scuola secondaria di primo grado

Avvertenze - La Nuova Articolazione e i Periodi del Primo ciclo di istruzione

1. La normativa di riferimento

2. L’orario

3. La valutazione

4. La valutazione e gli strumenti

5. Gli scrutini

6. Gli esami di idoneità

7. La Certificazione delle competenze: premessa

8. La Certificazione delle competenze e gli ultimi sviluppi in materia: la C.M. 13 febbraio 2015, n.3

9. L’Esame di Stato del Primo Ciclo

 

Scrutini ed esami nella scuola secondaria di secondo grado

1. Premessa

2. Gli scrutini, i debiti formativi e il recupero dei debiti

3. La valutazione del comportamento (la condotta)

4. Il credito scolastico

5. Il credito formativo

6. La pubblicazione dei risultati

7. La certificazione delle competenze

 

Esami di idoneità nella scuola secondaria di secondo grado

1. Premessa

2. Presentazione delle domande

3. Requisiti di ammissione e prove di esame

4. Esami di idoneità in particolari Istituzioni scolastiche

5. Commissioni esaminatrici negli esami di idoneità

 

Esami integrativi nella scuola secondaria di secondo grado

 

Esami di idoneità è integrativi: le modifiche introdotte dall’O.M. n. 87/2004

1. Premessa

2. Destinatari

3. La domanda di passaggio

4. La commissione

5. La certificazione

6. I giovani portatori di handicap

 

Esami di qualifica professionale

1. I percorsi di qualifica

2. Le Linee guida

3. Gli interventi regionali

4. L’esame di licenza di maestro d’arte

 

Attività di rilevazione conclusiva

1. Rilevazione conclusiva dell’anno scolastico

2. La linea del tempo

Programma trasparenza, sospesa la scadenza del 30 maggio

Con lettera n. 1708 del 27 maggio il MIUR ha comunicato la sospensione dell’adozione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità da parte delle istituzioni scolastiche. Nel merito, l’Amministrazione ha posto un quesito all'ANAC, anche alla luce delle novità introdotte dallo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 maggio u.s. sulla trasparenza (FOIA).

Il termine previsto per l’adozione del PTTI, previsto per il 30 maggio, rimane pertanto sospeso in attesa della decisione di ANAC.

 

Gissi (Cisl): Le pagelle ai docenti? Uno “spot” demagogico e pericoloso

Pronta la replica della segretaria nazionale Cisl, Maddalena Gissi, all’annuncio del Premio ai migliori docenti appena lanciato dal Miur:

“Sta ormai diventando una moda dilagante quella dei questionari di gradimento sui docenti, compilati dagli stessi alunni o dai loro genitori. Inevitabile, per chiunque tenti di sollevare qualche obiezione al riguardo, l’accusa di non essere al passo con i tempi, o di chiudersi a riccio in una pretesa di intangibilità che suonerebbe incomprensibile privilegio rispetto al diffondersi, anche nelle pubbliche amministrazioni, delle pratiche di customer satisfaction .

Queste dovrebbero rappresentare, come è noto, non solo un punto di partenza per definire strategie di miglioramento della qualità dei pubblici servizi, ma anche occasione e strumento per riconsegnare all’utente il suo giusto ruolo di cittadino contribuente, in diritto di esigere un servizio all’altezza dei costi cui direttamente e personalmente partecipa.

È tuttavia sbagliato e pericoloso, in generale e specie nella scuola, trasformare la rilevazione di gradimento di un servizio in una valutazione sulle prestazioni professionali dei singoli. Una grave distorsione, ad alto rischio di inquinamento della relazione che costituisce il nucleo essenziale attorno a cui ruota l’agire di un’istituzione scolastica, e in modo particolare dei suoi docenti: la relazione educativa.

Una prima osservazione: ha senso innescare processi che possono incentivare nei docenti un’assurda tendenza alla captatio benevolentiae da parte dei propri alunni e delle loro famiglie? Subito dopo: quale uso si pensa di fare degli esiti di rilevazioni di questo genere? È solo una banale coincidenza quella che le vede promuovere in concomitanza con l’avvio di procedure premiali per docenti ritenuti meritevoli? Meritevoli, si badi bene, sulla base di criteri alla cui definizione concorrono – caso unico, discutibilissimo e di dubbia legittimità - anche rappresentanti dei genitori e degli alunni, inopinatamente chiamati a valutare la qualità professionale dei loro insegnanti. 
E si potrebbe continuare. Ma è proprio sulla qualità, la forza e l’efficacia della relazione educativa che il voto di alunni e famiglie ai docenti può produrre il suo effetto più devastante. Quante volte, di fronte a episodi di ribellione o grave mancanza di rispetto, assistiamo alla denuncia di una complessiva caduta di considerazione verso la figura del docente e la sua funzione? Spesso lamentando il fatto che i genitori tendono sempre più spesso a trasformarsi – come si usa dire - nei sindacalisti dei propri figli.

Fuor di battuta, quello della qualità e della forza di una relazione educativa è tema fondamentale e decisivo per il successo di ogni strategia formativa. Non c’è scuola che possa reggere efficacemente il suo compito senza una simmetria di atteggiamenti tra sé e la comunità di cui è espressione. Questo è l’aspetto che caratterizza e distingue istruzione e formazione rispetto ad altri ambiti di pubblico servizio, fuori da affrettate, superficiali e improponibili omologazioni. Occorrerebbe tenerne conto anche nel considerare se e quanto avvalersi di strumenti che, presentati come fattore di trasparenza e incentivo a positive emulazioni, possono avere nel contesto di una comunità scolastica effetti perversi e addirittura disastrosi.

Del resto è un grave limite che attraversa l’intero disegno della “buona scuola” di Renzi quello di legare la spinta a una miglior qualità del servizio all’introduzione di un clima di accentuata concorrenzialità interna al sistema. Invece la scuola, per sua natura, ha bisogno di reggersi su fondamenta di segno diametralmente opposto: collegialità, cooperazione, condivisione degli impegni e delle responsabilità. Queste le leve su cui agire, non la malintesa “trasparenza”, ad alto tasso di demagogia, delle pagelle ai docenti, né la premialità da spot con cui si tenta forse di nascondere le vere questioni che sarebbe urgente e doveroso affrontare, a partire da quella non più eludibile di una generale rivalutazione del trattamento economico di chi insegna, tra i più bassi in Europa e nel mondo.

Il MIUR apre le scuole alle donazioni

Portando a compimento un altro tassello della Buna Scuola, il MIUR pubblicizza  il  #SchoolBonus che "consente a qualunque cittadino di dare il proprio contributo al miglioramento delle istituzioni scolastiche attraverso una donazione che può essere detratta, in sede di dichiarazione dei redditi, con un credito d'imposta pari al  65% delle erogazioni effettuate", ricorda il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini

“Lo #SchoolBonus – sottolinea  il ministro - è una novità importante e consente a ciascuno di noi di poter dire 'grazie' alla scuola che ha frequentato un tempo o a quella che oggi frequentano i figli, potendo anche ottenere un beneficio fiscale. Siamo saldamente convinti che lo Stato debba continuare a fare la propria parte nel finanziare il sistema di istruzione. Lo siamo al punto che questo Governo, come noto, ha stanziato 3 miliardi di euro in più all'anno su questo capitolo. Ma crediamo anche – aggiunge il Ministro – che la scuola dia molto ai cittadini e che come cittadini possiamo contribuire al suo miglioramento. La scuola è di tutti e tutti possiamo e dobbiamo averne cura”. 

Sullo #SchoolBonus è prevista una campagna informativa - realizzata con la collaborazione della Struttura di Missione per l'Edilizia Scolastica di Palazzo Chigi - a partire dal mese di settembre. Intanto le erogazioni possono già essere effettuate a favore di scuole statali e paritarie. Il decreto con le modalità di donazione è disponibile in Gazzetta Ufficiale a questo indirizzo: 
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-05-23&atto.codiceRedazionale=16A03888&elenco30giorni=true
Ogni cittadino, ente o impresa potrà donare alla scuola prescelta la somma desiderata fino ad un massimo di 100.000 euro per ciascun periodo d'imposta. Il versamento avviene via bonifico. Il 10% della somma versata confluirà in un Fondo di perequazione destinato a riequilibrare l'impatto delle donazioni sul sistema scolastico.

Legge 104. Piano del Miur contro chi ne abusa

Al Miur si sta mettendo a punto un piano per evitare gli abusi in merito all’utilizzo delle agevolazioni che la legge 104/92 consente a chi è affetto da disabilità o ha parenti con disabilità da assistere: assentasri da lavoro per un massimo di tre giorni al mese per effettuare visite di controllo o cure senza perdere la retribuzione.

I dati del Miur riferiscono che a beneficiare della 104 sono il 13% dei docenti di ruolo della scuola pubblica contro una media dell’1,5% dei dipendenti delle aziende private, I docenti precari che utilizzano le agevolazioni sono il 5% del totale. Più clamoroso il ricorso ai permessi da parte del personale Ata. Ne fruisce il 17%.

 

Comparto scuola: sciopero 14 giugno 2016

Leorganizzazioni sindacali Felsa/Cisl, Cgil/Nidil, Uil/temp hanno proclamatouno sciopero dei lavoratori ex LSU assimilati ATA per l’intera giornata del 14 giugno 2016.

Programma “Pestalozzi” di formazione continua. Domande entro 31 luglio

Il Consiglio dì Europa, nell’ambito delle attività del settore di istruzione e formazione ha riattivato il Programma Pestalozzi, che offre a Dirigenti Tecnici, Scolastici e Docenti di ogni ordine e grado, con contratto a TI, l’opportunità di partecipare a seminari, scuole estive e moduli di formazione europei.

Le domande di partecipazione vanno presentate agli UU..SS..RR. per via telematica entro il 31 luglio 2016. La selezione sarà fatta a cura dei direttori scolastici regionali.

Info: http://www.istruzione.it/allegati/2016/prot5655_16.zip

“Premio Nazionale Insegnanti”. Candidature dal 1° luglio

Si apriranno ufficialmente venerdì 1 luglio 2016 le candidature alla prima edizione italiana del Premio Nazionale Insegnanti, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti. Obiettivo del Premio italiano, valorizzare il ruolo degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.

L’iniziativa è stata presentata a Roma, al Liceo Visconti, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, dell’ideatore del Global Teacher Prize Sunny Varkey, del direttore della Varkey Foundation Vikas Pota, della vincitrice dell'Edizione 2016 del Global Teacher Prize, l'insegnante palestinese Hanan Al Hroub, e delle finaliste italiane delle Edizioni 2015 e 2016  del Global Teacher Prize, Daniela Boscolo e Barbara Riccardi. 

“Il Global Teacher Prize - ha affermato il Ministro Stefania Giannini - ha il merito di valorizzare il ruolo strategico che i docenti rivestono nella vita dei nostri figli. Raccontando le storie di insegnanti speciali, il Premio internazionale porta all’attenzione di un vasto pubblico la possibilità e la capacità che i docenti hanno di incidere sul percorso dei nostri giovani, cittadini del futuro. È per noi un onore lanciare la prima Edizione italiana del Premio alla presenza di Hanan Al Hroub che, nel difficile contesto di un campo profughi, educa i suoi alunni, attraverso il gioco, al rispetto degli altri, alla capacità di ascolto. Anche nel nostro Paese possiamo contare su molte ‘Hanan’, su tanti insegnanti che riescono a fare la differenza nelle loro comunità scolastiche come punti di riferimento per colleghi, famiglie, studenti. Con il Premio Nazionale vogliamo conoscere le loro storie, raccoglierle e raccontarle al Paese”.

“Quando abbiamo lanciato il Global Teacher Prize non avevamo come obiettivo quello di trovare il miglior insegnante al mondo, ma volevamo creare un movimento che portasse alla luce le migliaia di storie di eroi che hanno trasformato le vite di tanti giovani. Volevamo mettere sotto i riflettori il lavoro incredibile che gli insegnanti fanno in tutto il mondo ogni giorno”, ha sottolineato Sunny Varkey. “Sono felice – ha proseguito – che l’Italia, ispirata dal Global Teacher Prize, abbia ora deciso di lanciare un proprio Premio Nazionale”.  

Il premio è destinato a docenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado. I tempi di svolgimento saranno coordinati con quelli del Premio Internazionale. Dal prossimo 1 luglio sarà possibile candidarsi ed essere candidati esclusivamente on line attraverso il sito www.italianteacherprize.it. La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016.

Chi vorrà candidare un insegnante dovrà indicarne nome, cognome, istituzione scolastica di appartenenza e allegare una breve motivazione. A quel punto il docente sarà informato via e-mail della candidatura e gli verrà chiesta conferma dell’interesse a partecipare al Premio. Gli insegnanti che aderiranno, a seguito di candidatura da parte di terzi o autocandidatura, dovranno compilare una scheda con dati relativi, fra l’altro, alla loro attività educativa (anni di insegnamento, tipologia di scuola), al contesto in cui operano (ad esempio aree a rischio o aree interne), ai modelli didattici utilizzati, agli eventuali progetti di internazionalizzazione o inclusione messi in atto, alle eventuali attività di volontariato effettuate, alla partecipazione a convegni o eventi sull’istruzione, alle pubblicazioni legate alla propria professione, alle modalità di utilizzo del premio finale. La scheda di adesione è composta da una serie di domande a risposta chiusa (sì/no) e da alcune domande a risposta aperta. Una prima scrematura dei profili avverrà sulla base di questi dati e porterà ad una lista di 50 finalisti, a cui sarà chiesto di fornire ulteriori informazioni per comprendere più a fondo l’attività che svolgono nella loro scuola. Una Giuria Nazionale, composta da personalità di spicco provenienti da mondi rappresentativi della società italiana, provvederà a individuare i 5 finalisti. Al primo di loro andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore del Premio Nazionale Insegnanti sarà valutato dal comitato del Global Teacher Prize al fine del possibile inserimento fra i primi 50 finalisti mondiali. Tutti i docenti italiani potranno comunque partecipare direttamente all’Edizione Mondiale anche se non hanno aderito al Premio Nazionale.

Esami Primo Ciclo: Prova Invalsi anticipata al 16 giugno

Con O.M. prot. AOOUFGAB 316 del 23 maggio, il Miur ha disposto che la prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione prevista in data 17 giugno 2016 venga anticipata al 16 giugno 2016, con inizio alle ore 8:30. Ciò in ragione del fatto che in data 19 giugno potranno svolgersi i ballottaggi legati alle elezioni del 6 giugno.

Sono confermate le altre disposizioni di cui all’ordinanza ministeriale 20 luglio 2015, n.15.

Con O.M. prot. AOOUFGAB 316 del 23 maggio, il Miur ha disposto che la prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione prevista in data 17 giugno 2016 venga anticipata al16 giugno 2016, con inizio alle ore 8:30.Ciò in ragione del fatto che in data 19 giugno potranno svolgersi i ballottaggi legati alle elezioni del 6 giugno.

Sono confermate le altre disposizioni di cui all’ordinanza ministeriale 20 luglio 2015, n.15.

Concorso Docenti. Prove scritte: confermate le griglie di valutazione del 2012

Il Miur ha confermato le griglie di valutazione già adottate nel concorso a cattedra 2012, che sarebbero quelle standard di ogni concorso pubblico, comer confermato dallo stesso mi nistro Giannini.

Nel primo verbale le commissioni sono chiamate a discutere i seguenti criteri che si propongono a livello nazionale per la valutazione delle prove, che sono: "pertinenza", "correttezza linguistica", "completezza" e "originalità". Ad ogni commissione, però, si lascia la facoltà di integrare o modificare tali criteri, motivando e verbalizzando le ragioni dei cambiamenti apportati.

Compito delle commisioni sarà, dunque, di definire i criteri specifici  e le griglie di valutazione nonché le conseguenti schede di correzione degli elaborati, che saranno riportate nell' apposito verbale, scansionato sulla piattaforma con indicazione del numero e della data. "

Inoltre, la commissione dovrà confermare in piattaforma di aver allegato il verbale e dichiarare di aver provveduto all'invio all'Ufficio Scolastico Regionale, per la pubblicazione sull’albo istituzionale, delle griglie di valutazione.

I candidati quindi dovranno essere messi i condizione di conoscere i criteri e potranno accedere agli atti per comprendere come tali criteri saranno stati applicati al singolo elaborato.

Sulla Riforma della scuola Renzi ammette: Stavamo per mollare tutto

Ripercorrendo il travagliato iter della Riforma della Scuola, Renzi ha ammesso di avere tentennato un pò  davanti allo schieramento di opposizione che si era alzato: “C'è stato un momento difficile, non sapevo se continuare” con la tentazione di fermare la “macchina” organizzativa per portare la Buona Scuola in porto. Però, ha continuato Renzi con soddisfazione, Governo e maggioranza parlamentare hanno tenuto duro, “abbiamo mantenuto una posizione severa e rigida e abbiamo vinto noi”, sottolinea così Renzi.

Scuola aperte in estate e di domenica dal prossimo anno

Il Ministro Stefania Gianni, tornando sulla questione della scuola aperta in estate e la domenica ha precisato che l’apertura straordinaria riguarderà tutta l’Italia e partirà con l’anno scolastico 2016/2017 in particolare nelle zone dove ci sono situazioni di dispersione scolastica particolarmente elevata. Quest’estate invece “sarà gestita soltanto l’emergenza che riguarda quattro grandi città: Roma, Palermo, Napoli e Milano”.

Il  ministro ha spiegato: “Bisogna distinguere le due dimensioni del progetto. Uno di medio termine, che significa destinare una quota significativa dei fondi europei a questo tipo di problema, cioè dare alla scuola la possibilità di aprirsi negli orari e nelle iniziative. E sono 140 milioni di euro che noi cominceremo a destinare dal prossimo anno scolastico. Questa parte del progetto riguarderà tutta l’Italia laddove ci sono situazioni in cui la dispersione scolastica è particolarmente elevata”. L’altra dimensione del progetto riguarda l’emergenza, che sarà affrontata già quest’estate “in quelle quattro grandi città che hanno questioni urgenti ed emergenti. Siamo partiti da Napoli dove si è sollevato un grido dal basso con il movimento Popolo in Cammino di don Loffredo. A questa città abbiamo immediatamente destinato 4 milioni 100mila euro per aprire le scuole da questa estate, quindi da quando chiuderanno sino a settembre. Per essere chiari, non per studiare latino o matematica il pomeriggio, cioè per fare il doposcuola, ma per strappare questi ragazzi alla strada”.

 

Decreto scuola. Si discute alla Camera ma il testo è blindato

Il decreto scuola è in discussione alla Camera, e probabilmente il Governo blinderà con la fiducia il testo, che dovrebbe essere approvato definitivamente entro venerdì 27 maggio. Permanendo la blindatura del testo, gli emendamenti presentati potrebbero essere esaminati direttamente in Aula.

Secondo Elena Centemero il testo mira a risolvere alcune criticità create dalla Buona scuola: “Ci sono alcune previsioni condivisibili, come l'intervento a favore dei docenti delle graduatorie di merito per le scuole dell’infanzia, oggetto di una grave disparità trattamento nella legge 107. Bene anche il contributo alle scuole paritarie per i ragazzi disabili e le assegnazioni provvisorie interprovinciali”.

Tra i provvedimenti più importanti contemplati nel decreto ci sono: proroga del progetto “Scuole belle”, stabilizzazione della Scuola sperimentale Gran Sasso, stanziamento di 12 milioni di euro per il sostegno agli alunni disabili nelle scuole paritarie, assunzione di un certo numero di docenti di scuola dell'infanzia, possibilità per i docenti neo-assunti di accedere alle operazioni di assegnazione provvisoria in deroga al blocco triennale, estensione del bonus di 500 euro ai giovani immigrati con permesso di soggiorno.

Gissi (Cisl): Giannini eviti alle scuole e ai Dirigenti una fatica inutile

Il segretariogenerale Cisl Scuola, Lena Gissi, interviene in merito al decreto recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, il FOIA, che non contempla più la redazione del PTTI da parte delle scuole:

“Quando le molestie burocratiche sconfinano nella vessazione. È il caso del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI), complesso documento che le nostre scuole sono state invitate a predisporre entro il 30 maggio, come da indicazioni – discutibilissime – del MIUR. Ora si apprende che il Consiglio dei Ministri, nella sua riunione del 16 maggio, avrebbe approvato il FOIA, infelice acronimo con cui viene definito il decreto legislativo di revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza (Freedom of information act).

Ebbene, nel FOIA la redazione del PTTI da parte delle scuole non è più prevista. Nel frattempo i Dirigenti Scolastici stanno lavorando, con procedura complessa, a un adempimento per il quale incombe una scadenza (30 maggio), ma che in base a quanto già deciso dal Governo non dovrebbe più essere richiesto alle scuole. Peccato che il decreto legislativo, come è noto, produca i suoi effetti solo 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi sicuramente dopo il 30 maggio. 
A questo punto i Dirigenti Scolastici vivono un vero e proprio paradosso: devono rispettare la scadenza del 30 maggio, sapendo che il Piano sarà dichiarato non più dovuto solo pochi giorni dopo, o possono farne a meno, come logica e buon senso suggeriscono? Dal MIUR, manco a dirlo, assoluto silenzio.

Viene da chiedersi: ma la ministra Giannini, era presente o no alla riunione del Consiglio dei Ministri? Si è accorta di quello che è stato deciso? Nel caso le fosse sfuggito glielo ricordiamo noi, chiedendole di non perdere altro tempo e di fare subito ciò che avrebbe dovuto fare da una settimana: rimuova un obbligo assurdo ed eviti di costringere i dirigenti a sobbarcarsi una fatica del tutto inutile”.

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