Otto Marzo. Giannini: Stimolare le vocazioni scientifiche delle ragazze
Dal discorso del ministro Giannini al Quirinale, in occasione della Festa della Donna.
“(…) A 70 anni dalla conquista del diritto di voto femminile, la parità tra uomini e donne non può più essere né una rivendicazione, né può apparire come una nuova conquista. Essa diventa piuttosto, nelle nostre coscienze e nel nostro operato, una responsabilità collettiva e individuale, al cui esercizio consapevole è necessario continuare a prepararsi e a preparare le giovani generazioni, giorno dopo giorno. L'istruzione, i suoi luoghi e i suoi strumenti sono la basilare garanzia di questa preparazione continua, che inizia sui banchi di scuola e che non deve cessare più.
L’abbiamo scritto nella L. 107, la riforma della scuola, che chiede a tutte le scuole italiane, nella loro autonomia, di dire alle famiglie e alla società come intendono educare alla parità, prevenire la violenza sulle donne e combattere le discriminazioni. È una scelta politicamente impegnata e socialmente impegnativa. Ma siamo convinti che l’educazione all'eguaglianza, lo smantellamento degli archetipi della violenza fisica e verbale, l’azzeramento delle discriminazioni di razza, religione, orientamento sessuale sia l’agenda ineludibile di una nuova stagione di civiltà che vede le donne protagoniste. Si muove su questa strada anche il nostro sforzo per stimolare e sostenere le vocazioni scientifiche delle ragazze italiane.
Oggi solo il 38% delle studentesse sceglie indirizzi di studio a orientamento scientifico (Science, Technology, Engineering and Math). È poco in relazione al loro talento e alle loro aspirazioni. È pochissimo in relazione al bisogno di qualificata presenza femminile nei settori di massima innovazione e competitività. Dalla scuola all'università, al mondo del lavoro”
Nel suo discorso, rivolgendosi al Presidente della Repubblica, Mattarella, Giannini ha annunciato un progetto di sensibilizzazione alla cultura scientifica delle ragazze italiane, promosso dal Miur e dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Circa 80 Enti, Fondazioni, Associazioni e Imprese, insieme alle scuole, saranno protagonisti di questa campagna, perché pensiamo che abbattere la diffidenza verso le donne e liberare un vero e proprio qualitative easing di intelligenza femminile nel campo della scienza sia più efficace del recupero di un punto di PIL.