Argomenti:

Michela Lella - Il nuovo patto di corresponsabilità educativa

Filippo Cancellieri - La scuola di mezzo - La riforma mancata

Giovanna Strano - Nuove indicazioni nazionali scuola infanzia e primo ciclo: una finestra aperta sull’Europa

Filippo Sturaro - Le prove invalsi spiegate... dall’invalsi

Angelo Muratore - Rientro in servizio dei docenti dopo il 30 aprile

Luciana Petrucci Ciaschini - Il nuovo ccnl della scuola

Anna Armone - Il responsabile del procedimento amministrativo nell’istituzione scolastica

Maria Rosaria Tosiani - Le modifiche che il nuovo contratto apporterà ai permessi, congedi ed assenze del personale della scuola

Silvia Giannone - Bullismo a scuola

Notizie in breve:

·       Destinati 145 milioni per adeguamento delle scuole nelle zone sismiche 1 e 2

·       La condanna della P.A. al risarcimento del danno da provvedimento amministrativo illegittimo

·       Maturità: le calcolatrici autorizzate per la seconda prova scritta

·       La revoca degli atti di gara per sopravvenuta mancanza di copertura finanziaria

Rubriche:

PENSIAMOCI SU... A cura di Angelo Muratore - Obblighi procedurali per pagamenti superiori a 5mila euro

 

PAROLE CHIAVE... a cura di Rosanna Visocchi - Focus sugli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2016/2017

 

L’ANGOLO DELLA PSICOLOGIA... a cura di Vittorio Venuti - Consapevolezza degli aspetti negativi di sé

 

GIOCANDO S’IMPARA

RISPOSTA AI QUESITI POSTI DAI LETTORI

NOTE DI GIURISPRUDENZA IN MATERIA SCOLASTICA

Editoriale: Vittorio Venuti - Contro la violenza nella scuola si può e si deve fare di più

Filippo Sturaro - L’indagine iea pirls 2016 sulla reading literacy

Pietro Rotolo - La riparazione degli errori comportamentali come percorso di riflessione educativa

Paolo Pieri - Rischio aggressione in ambito scolastico

Michela Lella - Indicazioni nazionali e nuovi scenari

Giacomo Mondelli - Significati,  impianto strutturale e aree progettuali del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Pasquale Annese - Periodo di prova dei docenti

Gianluca Dradi - L’affidamento diretto per l’acquisizione di beni e servizi

Anna Armone - La Direttiva 2018 del MIUR sull’azione amministrativa

Damiano Verda - Tempo di tweet - La pedagogia che cinguetta

Carmen Russo - LA P4C: da piccoli filosofi a uomini consapevoli

 

Notizie in breve:

·       Commissioni di concorso: la sindacabilità dei giudizi espressi

·       Gare pubbliche: è possibile mutare la Commissione giudicatrice?

·      La violenza contro gli insegnanti: fenomeno dilagante!

 

Rubriche:

 

CPIA … a cura di Ada Maurizio Piovono soldi sui cpia

 

LA SCUOLA IN EUROPA … a cura di Mario Di Mauro - Tra scuola e palestra dove fare meglio attività fisica?

 

PSICOLOGIA DELLA GESTIONE … a cura di Vittorio Venuti - L’empowerment come processo di cambiamento nella scuola inclusiva

 

GIURISPRUDENZA DEL LAVORO … a cura di Rosanna Visocchi - Obbligo di vigilanza e responsabilità per danni ad alunni maggiorenni

 

La questione dei diplomati magistrali, secondo la senatrice Malpezzi, secondo la senatrice vaaffrontato nel contesto più ampio del reclutamento dei docenti, come la proposta di legge da lei presentata suggerisce.

La finalità del provvedimento, sostiene Malpezzi, deve essere quella di “rispondere all’emergenza educativa, soprattutto nelle aree a maggior rischio sociale, potenziando il tempo scuola”.Per questo occorre “partire dai bambini e non dai docenti”. Allo scopo si propone un piano di assunzioni triennali per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, al 50% dalle GAE e al 50%dalle GM.

Al fine di stabilizzare il personale ed assicurare la continuità didattica, anche in relazione a quanto espresso dalla sentenza del Consiglio di Stato, secondo la proposta di Legge “vengono istituite Graduatorie di Merito Regionali (GMR) sia per la scuola dell’infanzia che per la scuola primaria. Alle GMR accedono, dopo il superamento di una prova orale selettiva, i laureati in scienze della formazione primaria e i diplomati magistrali con titolo conseguito entro il 2001/2002 che abbiano svolto almeno tre anni di servizio negli ultimi otto anni scolastici”.

Gli aspiranti che abbiano superato la prova orale – continuaMalpezzi – vengono collocati in graduatoria a seguito di valutazione dei titoli posseduti e del punteggio ottenuto nello svolgimento della prova orale, tenendo conto dei seguiti criteri: 1) alla prova orale è riservato il 40% del punteggio complessivo attribuibile 2) nella valutazione dei titoli culturali posseduti è opportunamente valorizzato il possesso della laurea in scienze della formazione primaria”.

Secondo le dichiarazioni della Malpezzi le GMR verrebberoutilizzate per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, una volta esaurite le GAE, destinando a queste procedure di assunzione il 50% dei posti annualmente disponibili e fermo restante che l’altro 50% è destinato allo scorrimento delle Graduatorie di Merito del concorso. I docenti assunti saranno sottoposti ad un periodo di formazione e prova. L’anno di prova eventualmente superato, alla data di entrata in vigore della legge, è considerato valido ai fini dell’immissioni in ruolo a seguito di scorrimento delle GMR”.

 

Con nota 7194 del 24.04.2018 il MIUR, rispondendo a quesiti in materia di attività di alternanza scuola lavoro, ha chiarito che per il triennio 2015-2018 gli studenti non avevano alcun obbligo di frequenza di un monte ore minimo di attività per essere ammessi agli esami:

“Come è noto, ai sensi dell’articolo 1, comma 33 e seguenti, della legge 13 luglio 2015, n. 107, i percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell’ultimo anno, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Tale disposizione, entrata in vigore nell’anno scolastico 2015/2016 limitatamente alle classi terze, risulta attualmente a pieno regime, coinvolgendo la totalità degli studenti delle classi terze, quarte e quinte attivate nel corrente anno scolastico. Ai fini dell’ammissione dei candidati interni all’esame di Stato, si osserva che, per l’anno scolastico 2017/2018, la normativa nulla dispone circa l’obbligo, per le studentesse e gli studenti, di aver svolto un monte ore minimo di attività di alternanza scuola lavoro nell’ultimo triennio del percorso di studi. Potranno essere ammessi all’esame di Stato, quindi, anche le studentesse e gli studenti che non hanno completato il numero minimo di 400/200 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno. È il caso, ad esempio, degli studenti ripetenti l’ultimo anno del percorso di studi nell’a.s. 2017/2018, i quali non hanno avuto l’opportunità di svolgere esperienze di alternanza nel secondo biennio, poiché non previste dall’ordinamento come attività pienamente curricolari”.

nota 7194 del 24 aprile 2018,

Intervenendo sulla questione dei diplomatili magistrale, la senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, ha dichiarato l’interessamento del PD alla questione: “Nei giorni scorsi ho depositato al Senato una proposta di legge recante misure per il potenziamento del tempo scuola e per la definizione di una fase transitoria per le immissioni in ruolo che regoli in modo ordinato e, soprattutto, giusto le prossime fasi del reclutamento, garantendo il più possibile la continuità didattica. Una fase transitoria che tenga conto delle esigenze e legittime aspettative di TUTTI gli insegnanti coinvolti in una vicenda che non è dipesa in alcun modo da scelte del Partito Democratico ma da una sentenza dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato”.

La dichiarazione della Malpezzi si è posta in reazione al sostegno espresso ai maestri, che rischiano di restare fuori dalle Gae e del ruolo a tempo indeterminato, da Lucio Malan, Forza Italia, che ha presentato un Disegno di Legge per risolvere la questione e da Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

La riapertura delle GAE, secondo la Malpezzi, comporterebbe un problema dalle enormi dimensioni: “Parliamo di un milione circa di persone e tra di loro molti non hanno insegnato neppure un giorno. Se questa è la scuola che FI immagina per il futuro del Paese, dico chiaramente che non è la nostra. Sarò certamente impopolare. Non è un problema. Non abbiamo avuto paura a fare le riforme, provando a cambiare un Paese immobile e irriformabile, non abbiamo timore di dire ora che riaprire le GAE indiscriminatamente sarebbe un atto irresponsabile e irrispettoso per le migliaia di docenti (gli altri) che hanno fatto un concorso pubblico e aspettano da anni di essere assunti e per altre migliaia di insegnanti che hanno studiato cinque anni con fatica e sudore per ottenere un titolo che li abilitasse a fare esattamente questo lavoro. Ed è un atto irrispettoso per le famiglie e i bambini che hanno il diritto di avere la migliore istruzione possibile”.

“Questo aggiunge la senatrice PD non significa ovviamente che i diplomati magistrali non siano buoni insegnanti. Molti di loro sono ottime maestre e maestri. Tante ne conosco e le stimo. Ritengo fondamentale riconoscere e valutare adeguatamente la loro esperienza. Ma se esistono delle regole si rispettano, cercando per prima cosa di garantire ai bambini la continuità didattica e tenendo insieme i diritti di ciascuno. Questo credo sia l’obiettivo che dovrebbe ispirare il legislatore senza che nessuno sia lasciato indietro”.

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