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Il MIUR ha deciso di investire sugli ATA per migliorare la qualificazione di tutti i profili. L'accordo tra MIUR e OO.SS. del 20/07/2004 ha infatti stabilito di affidare ad INDIRE tutta la partita della formazione ATA basata su un modello ampiamente sperimentato per i Docenti e i Dirigenti. Un modello definito "blended learning" che prevede una parte di formazione in presenza ed una on-line. Indire ha già definito la piattaforma on line che sarà raggiungibile all'indirizzo: http://puntoedu.indire.it/, presumibilmente a partire dal 3/06/2005 e solo, in questa prima fase, da parte degli assistenti amministrativi.
IL MODELLO ORGANIZZATIVO Il modello formativo si basa sulla regia del MIUR, la scenografia dell'INDIRE e su tre attori principali: Gli autori, i direttori di corso e gli e-tutor. Una commissione paritetica (MIUR e OO.SS.) ha selezionato un gruppo di autori che hanno avuto il compito di produrre i materiali che Indire metterà a disposizione sulla piattaforma WEB. Le direzioni Regionali devono selezionare i Direttori dei corsi e le sedi dove sarà svolta la parte in presenza della formazione. Le sedi devono essere attrezzate con computer di nuova generazione collegati a internet. Devono inoltre selezionare gli e- tutor (in genere nello stesso profilo dei corsisti) che avranno il compito di facilitare il lavoro dei corsisti stessi per la parte on-line. Gli e-tutor, infatti, non sono formatori in senso stretto non hanno il compito di fare lezioni frontali, devono agevolare l'utilizzo della piattaforma sul web da parte dei corsisti e validare le attività che i corsisti decideranno di scegliere. In particolare l'e-tutor deve:
I corsisti infatti per ottenere la certificazione del percorso devono sia presenziare agli incontri in aula reale (è possibile assentarsi al massimo a un quarto delle ore) sia ottenere un certo numero di crediti in aula virtuale; L'e-tutor è l'attore principale di questa partita. Egli ha compiti sia di tipo gestionale che pedagogico e sociale. Deve prima di tutto associare ad una classe virtuale tutti i corsisti. Formata la classe egli convoca in presenza tutti i propri corsisti al fine di illustrare il modello. I corsisti dal canto loro devono esplorare la piattaforma web e decidere un percorso di studio nell'ambito di quelli disponibili. Tale percorso si sostanzia in:
L'attività può avere diverse forme redazionali che portano il corsista a fare una analisi di un aspetto legato al proprio profilo professionale e trarre delle conclusioni. I documenti di studio sono, invece, documenti di approfondimento che vanno scaricati e studiati. I forum consentono confronti e scambi di opinione. Attività, documenti e forum quando percorsi e validati dall'e-tutor danno diritto a crediti. Una volta raggiunto il numero di crediti previsti per quel profilo il percorso è completato e si riceve l'attestazione.
ALCUNE CONSIDERAZIONI In attesa di conoscere i materiali messi a disposizione si possono fare alcune considerazioni. Il nuovo modello formativo appare in linea con le nuove tecnologie disponibili, ha il vantaggio rispetto alla formazione tradizionale - tutta in presenza - di ridurre i costi di tipo "geografico" e, ancora più importante, crea un "sistema" formativo sul modello delle comunità professionali. I corsisti cioè vanno oltre la singola situazione corsuale e in genere allacciano rapporti (forum, chat) che sopravvivono alla chiusura del corso. In questo senso la funzione del e-tutor è essenziale. Egli deve riuscire a trasformare la classe virtuale in una comunità orientata e motivata, non deve dare risposte ma facilitare gli approfondimenti non deve dare voti ma consigli egli è a tutti gli effetti un primo tra pari. Non mancano, però, le criticità.
LE CRITICITA' La prima è legata sicuramente agli aspetti tecnologici. Occorre individuare scuole con tecnologie adeguate per consentire all'e-tutor di svolgere in maniera ottimale la funzione illustrativa. Il personale, poi, deve essere messo in condizione di trovare spazi di tempo e di luogo per poter effettuare il percorso web. L'uso del web previsto da indire è improntato ad un uso facile e familiare però sono richieste conoscenze minime da parte del corsista quali:
tutte cose conosciute da una buona parte del personale ma non da tutti. In particolare tra i collaboratori scolastici queste competenze minime andrebbero verificate e, in caso di assenza, previsti corsi preparatori mirati all'uso della piattaforma. L'e-tutor non può nelle poche ore in presenza (12 per tutti i profili) sopperire anche a carenze di alfabetizzazione informatica. Altri problemi si possono legare alla logistica di partecipazione ai corsi da parte dei corsisti, occorre sensibilizzare dirigenti e direttori sulla necessità di facilitare la partecipazione alle ore in presenza ma anche consentire l'uso del pc e di internet durante la presenza a scuola. A tal proposito sarebbe bene che le direzioni regionali facessero un disciplinare di comportamento concordato con le OO.SS. Gli e-tutor saranno formati a loro volta da e-tutor senior che hanno ricevuto direttamente da Indire le indicazioni necessarie e gli strumenti da ribaltare in sede locale.
LE RISORSE Ogni classe virtuale è composta da 20/25 corsisti, è guidata da un e-tutor e associata ad una sede fisica (scuola), il cui dirigente o DSGA è anche direttore del corso. Il direttore del corso ha a disposizione 1000 euro per ogni classe virtuale con la quale far fronte ai seguenti costi standard:
Come si vede le risorse non sono molte e spiace non trovare remunerazione per il lavoro amministrativo sicuramente necessario nella scuola sede di corso. Sono impegni amministrativi ineludibili ad esempio:
Certamente occorrerà trovare soluzione a questa lacuna in sede di contrattazione regionale con le OO.SS.
QUALCHE CHIOSA Un inciso va sottolineato relativamente agli e-tutor senior. La prima di tipo operativo porterebbe a immaginare un rapporto tra e-tutor senior ed e-tutor d'aula che vada oltre il semplice ribaltamento delle informazioni ottenute da Indire. Immagino funzioni di supporto e confronto, elaborazione di comportamenti comuni e soluzioni condivise, funzioni di raccordo tra MIUR e indire da una parte e e-tutor d'aula dall'altra. La seconda riguarda il fatto che in prima battuta tra gli e-tutor senior chiamati dalle direzioni regionali a Montecatini per un corso di formazione sulla piattaforma ad inizio maggio erano presenti molti docenti. Probabilmente i docenti che già conoscevano la piattaforma puntoedu per aver partecipato a precedenti momenti formativi indirizzati a docenti e dirigenti. Speriamo di trovare, nelle prossime tornate formative destinate ai docenti, nei gruppi di e-tutor senior, anche i DSGA che nel frattempo avranno acquisito le competenze necessarie. |