Bullismo e cyber bullismo: la scuola avrà il docente referente

Lo scorso 20 settembre la Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge che prevede la nomina di un docente referente per bullismo e cyber bullismo nelle scuole e attribuisce ai presidi un ruolo attivo.

I punti essenziali della proposta riguardano le definizioni del fenomeno, le sanzioni per gli atti di bullismo che non costituiscono reati procedibili d’ufficio e per reati di stalking per via informatica o telematica (da 1 a 6 anni di reclusione, anche in casi di scambio di identità e invio di messaggi o la divulgazione di testi o di immagini o con la mediante diffusione di dati sensibili immagini o informazioni private, carpiti con l'inganno o con minacce); individuazione di un docente referente in ogni istituto. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo e, se necessario, convocare tutti gli interessati per adottare misure di assistenza alla vittima e sanzioni e percorsi rieducativi per l'autore.

In riferimento al bullismo informatico, la proposta prevede la possibilità per chiunque (anche minore ultraquattordicenne, genitore o esercente la responsabilità sul minore) di chiedere al gestore del sito Internet (del social media, del servizio di messaggistica istantanea o di ogni rete di comunicazione elettronica), l'adozione di provvedimenti inibitori e prescrittivi a sua tutela (oscuramento, rimozione o blocco delle comunicazioni che lo riguardano e dei contenuti specifici che costituiscono cyberbullismo), previa conservazione dei dati originali. In caso di inazione del gestore è, comunque, prevista una tutela rafforzata dei diritti delle vittime, in quanto il Garante per la protezione dei dati personali - che controlla l'effettiva adozione delle misure (entro 24 ore) -  in caso di verifica negativa, vi provvede direttamente.

La proposta, adesso, passa al Senato.

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