Ha suscitato dolore e indignazione la morte dello studente diciottenne nell’ultimo girono di stage (PCTO) presso un’azienda che opera nel settore della carpenteria metallica, a causa di una putrella che gli è precipitata addosso, uccidendolo all’istante.

Unanime l’indignazione delle OO.SS. per il fatto che si continuino ad esporre gli studenti a situazioni di sfruttamento con rischio di incidenti per maturare crediti formativi.  Purtroppo l’obbligatorietà di PCTO, Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ha favorito l’incremento di esperienze e attività anche slegate dal proprio percorso educativo e, spesso, anche improvvisate e di qualità discutibile, fino a configurarsi come vere e proprie prestazioni di lavoro gratuito oltre che prive di qualsivoglia intenzionalità educativa.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si è così espresso sul caso: La morte di un ragazzo di 18 anni durante una esperienza di stage provoca profondo dolore. Incidenti come questo
sono inaccettabili, come inaccettabile è ogni morte sul lavoro. Il tirocinio deve essere una esperienza di vita. Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Dobbiamo mettere tutto il nostro impegno, come istituzioni, a lavorare con più forza perché episodi come questo non si ripetano più
”. Attendiamo che il Ministero affronti con urgenza la problematica che si è così tragicamente evidenziata faccia le scelte conseguenti, rivedendo l’intero impianto dei PCTO già a partire dalla sua obbligatorietà. Ricordiamo che si tratta per lo più di alunni minorenni.

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