L'INFORMAZIONE IN BREVE
Le modalità operative dell'INPS sul “Bonus mamme”
L'ISTAT ha reso noti i dati relativi all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità nell'anno scolastico 2022-2023
Gli arretrati per il personale scolastico a seguito della firma definitiva del CCNL 2019/2021
Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per il 2024
Indicazioni dell'ANAC sulla nuova digitalizzazione e rilascio del CIG
Nuovi modelli di certificazione delle competenze del primo e secondo ciclo di istruzione e CPIA
Nella Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2024 è stato pubblicato il CCNL 2019-21 Istruzione e ricerca firmato all’Aran il 18 gennaio dalle Organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl, Snals, Gilda e Anief.
Al fine di individuare i soggetti sindacali abilitati alla contrattazione integrativa d'istituto l'ARAN il 24 gennaio 2024 ha diramato un Orientamento applicativo spiegando quali soggetti sindacali sono ammessi alla Contrattazione integrativa.
Al riguardo l'ARAN ha chiarito che i soggetti titolari della contrattazione integrativa nonché degli altri livelli di relazioni sindacali che, oltre alla RSU – che si configura come soggetto negoziale necessario nei livelli ove la stessa è prevista – sono le organizzazioni che hanno sottoscritto il CCNL 18 gennaio 2024, tra le quali non è ricompresa la Federazione Uil Scuola Rua.
Segnaliamo un utile supporto per tutti gli aspetti della contrattazione e relazioni sindacali in ambito scolastico
Rocco Callà
GUIDA ALLA CONTRATTAZIONE D’ISTITUTO E ALLE RELAZIONI SINDACALI IN AMBITO SCOLASTICO - Regole, limiti, materie, schemi pratici
Il testo è aggiornato con il CCNL 2019/2021 siglato il 18 gennaio 2024.
A corredo del testo numerosi schemi di contrattazione aggiornati con le regole del nuovo CCNL e numerose esemplificazioni.
Il testo costa solamente 26,00 euro
Una guida completa e aggiornata con domande e risposte commentate per sostenere la prova scritta e orale del concorso docenti per posti di sostegno.
Oltre 150 domande commentate su tutti gli argomenti dell’Inclusione degli alunni disabili, il profilo giuridico dei docenti di sostegno.
Una guida pratica per un ripasso veloce sugli argomenti dell’inclusione scolastica.
Questo E-book è stato pensato per i candidati che affronteranno il concorso a posti di sostegno. Comprende una nutrita rassegna di domande/quesiti con risposta commentata, utili per verificare l’efficacia dello studio fatto e per meglio orientarsi nella definizione dell’intera materia, che, seppure frammentata nei molti argomenti, comunque è da intendere come un corpo unico. Lo sforzo che si richiede al candidato è di leggere e studiare man mano assumendo la visione dell’insegnante di sostegno così come si profila nel testo. Oltre ai quesiti, si riportano le disposizioni e le norme relative al nuovo modello nazionale di Piano Educativo Individualizzato (PEI) e al modello del Piano Personalizzato (PDP), con i relativi allegati, al fine di familiarizzare con i documenti che accompagnano gli studenti con bisogni educativi speciali (BES) nel loro percorso scolastico. La loro visione e comprensione appaiono indispensabili per facilitare l’assunzione non solo teorica del ruolo per il quale si concorre. Si tratta, dunque, di una guida preziosa, il cui scopo è quello di suscitare il maggior interesse possibile per lo studio che si va compiendo. La figura dell’insegnante di sostegno è destinata ad assumere un ruolo sempre più di rilievo nella scuola inclusiva, una scuola che andrà oltre il semplice riconoscimento della diversità di alcune tipologie di studenti, per accogliere e valorizzare la diversità quale espressione e valore intrinseco di tutti e di ciascuno.
Pagine 150 - Edizione 2024 € 10,00
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Argomenti
Il tema è sempre l’emergenza educativa
Michela Lella
La disciplina del diritto di assemblea nelle istituzioni scolastiche alla luce del nuovo CCNL scuola del 18 gennaio 2024
Le disposizioni dell'art. 31 sulle modalità di partecipazione, convocazione, svolgimento dell'assemblea sindacale ed infine quali adempimenti spettano al dirigente in caso di richiesta di assemblea.
Rocco Callà
Le modifiche al trattamento economico del congedo parentale
La Riforma dell’Irpef a partire dal 1° gennaio 2024
Il decreto legislativo n. 216/2023 che dà attuazione al primo modulo della legge di riforma fiscale (legge n.111/2023) e che dispone l’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef ed altre misure in tema di imposte sui redditi.
Raffaella Scibinico
Argomenti
Non c’è tregua per la scuola!
Ultimamente si è accesa una discussione dai toni forti sull’inclusione e su ciò che comporta in termini di organizzazione e come valore educativo e formativo non solo per gli studenti per i quali si mette in atto, ma per l’intera comunità, in seguito all’intervento di un noto giornalista, che, sull’argomento scuola, ha notoriamente espressioni di forte riprovazione, avendo uno sguardo più rivolto al passato che non al presente né, tanto meno, al futuro. Stupisce, in ogni caso, che, pur conoscendo la fonte, ci si accalori ancora a prestarle attenzione, come a confutare una credibilità che, sappiamo bene, non ha – tanto è retriva la concezione di scuola che propugna - né gliela conferisce tout court il prestigio della testata che ospita i suoi scritti.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti
Il nuovo CCNL 2019-2021 del comparto istruzione.
Riflessioni su alcuni aspetti critici presenti nel testo definitivamente sottoscritto il 18 gennaio 2024
Francesco G. Nuzzaci
La formazione del personale scolastico tra esigenze e priorità
Michela Lella
Orientamenti etici per gli educatori sull’uso dell’intelligenza artificiale e dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento
Rossella De Luca
Linee guida PNRR formazione del personale scolastico per la transizione digitale e fase di progettazione
Vittorio Trifoglio
Non c’è tregua per la scuola!
Editoriale a cura di Vittorio Venuti
Ultimamente si è accesa una discussione dai toni forti sull’inclusione e su ciò che comporta in termini di organizzazione e come valore educativo e formativo non solo per gli studenti per i quali si mette in atto, ma per l’intera comunità, in seguito all’intervento di un noto giornalista, che, sull’argomento scuola, ha notoriamente espressioni di forte riprovazione, avendo uno sguardo più rivolto al passato che non al presente né, tanto meno, al futuro. Stupisce, in ogni caso, che, pur conoscendo la fonte, ci si accalori ancora a prestarle attenzione, come a confutare una credibilità che, sappiamo bene, non ha – tanto è retriva la concezione di scuola che propugna - né gliela conferisce tout court il prestigio della testata che ospita i suoi scritti.
Fatto è che ci ritroviamo ancora a fare precisazioni, a giustificare, a rilevare e ad esaltare l’impegno meritorio della scuola nel suo complesso e negli specifici messi in discussione. L’inclusione non si tocca, perché è un diritto, perché è un dovere, perché esalta il riconoscimento dell’altro con tutte le sue peculiarità, al tempo stesso esaltando il senso della fratellanza, dell’accoglienza, della condivisione, della cooperazione. Chi nega questo è fuori dal tempo e si attorciglia attorno al “punto morto” dei propri pensieri e della propria cultura (che non è solo quella data dai libri letti o pubblicati).
Più preoccupante appare invece, il constatare che la scuola continui ad essere al centro di attenzioni che si riversano su di essa, pretendendo ascolto e trasformazioni anche di tipo strutturale senza tregua, da un lato senza lasciare spazio per la comprensione e l’apprezzamento di quel che si richiede e, dall’altro, senza che si chiariscano i punti sui quali la missione della scuola trova il maggior impaccio organizzativo e di svolgimento. Pensiamo al ridimensionamento in atto e a come si sia modificata, nel tempo, la geografia delle istituzioni scolastiche: da una presenza capillare sul territorio nazionale si è passati ad una distribuzione centellinata; i capi d’istituto sono diventati dirigenti e, di fatto, espropriati delle competenze educative che li contraddistinguevano e che dovrebbero ancora possedere (non foss’altro che per dare riferimenti pedagogici attendibili e di sicura ispirazione comune). Sono diventati “dirigenti” (un titolo che si è rivelato essere fortemente seduttivo) con mansioni da manager e con responsabilità - dilatate all’inverosimile - che attengono ad un numero anche eccessivo di plessi e umanamente impossibili da gestire bene come si dovrebbe (un grazie immenso dovrebbe essere rivolto ai loro collaboratori, che, peraltro, non godono del rispetto che sarebbe loro dovuto).
La scuola delle soft skills
Editoriale di Ivana Summa
Gli ultimi mesi del 2023 hanno visto accendersi un variegato dibattito riguardante l’educazione sentimentale, altrimenti detta educazione emotiva, educazione alle relazioni e altre locuzioni che, manco a dirlo, avevano già trovato un loro assetto in un disegno di legge del 2022, intitolato all’insegnamento delle competenze non cognitive. Potremmo dire che la scuola dell’apprendimento - pure fortemente focalizzata soprattutto sugli aspetti cognitivi come, la razionalità, la memoria, l’attenzione, il ragionamento, gli stili di pensiero, creatività - da molti anni cura, attraverso progetti mirati, quelle che sono conosciute anche come non-cognitive skills. Si tratta di competenze considerate strategiche in una visione pedagogica, psicologica ed evolutiva, necessarie per affrontare un percorso scolastico gratificante, preparare le nuove generazioni a un adeguato ingresso nel mondo del lavoro, ma anche ad affrontare la vita come cittadini attivi, liberi e consapevoli. Insomma, l’attenzione già era presente in moltissimi istituti scolastici, a cominciare dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti di istruzione secondaria, anche perchè nel 1993 l’OMS aveva individuato 10 life skills, definendole come “competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri”. è bene sottolineare che l’OMS definisce come life skills le competenze emotive accanto alle competenze relazionali e a quelle cognitive, in una combinazione dinamica di abilità cognitive e metacognitive, abilità interpersonali, intellettuali e pratiche accanto a valori etici. è proprio l’equilibrio dinamico tra queste diverse competenze a consentire alle persone di adattarsi e di comportarsi positivamente in modo da affrontare efficacemente le sfide della vita quotidiana e professionale, affrontando positivamente i problemi, le pressioni e lo stress, sempre mettendosi in relazione positiva con gli altri.
EDITORIALE Ivana Summa
La scuola delle soft skills
Gli ultimi mesi del 2023 hanno visto accendersi un variegato dibattito riguardante l’educazione sentimentale, altrimenti detta educazione emotiva, educazione alle relazioni e altre locuzioni che, manco a dirlo, avevano già trovato un loro assetto in un disegno di legge del 2022, intitolato all’insegnamento delle competenze non cognitive.
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità
Istituzione della filiera tecnologico-professionale Gian Carlo Sacchi
AI… cos’è, dov’è, cosa fa? Torniamo un attimo alle basi Lorenzo Pelagalli
ONE HEALTH Pirkia Schilkraut
L'INFORMAZIONE IN BREVE
Novità in materia di contributi previdenziali nel decreto milleproroghe
Parere del CSPI sulle linee guida per la semplificazione degli adempimenti per i passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale
Formazione alla transizione digitale per il personale scolastico
Iscrizioni per l'anno scolastico 2024/2025
Assegnazione delle risorse per i viaggi di istruzione nelle secondarie di II grado
Pensione ai superstiti e redditi aggiuntivi: nuovi limiti di cumulabilità
OSSERVATORIO DI GIURISPRUDENZA SCOLASTICA... a cura della Stefano Callà
Un nuovo corso di formazione con la relatrice Maria Rosaria Tosiani, dal titolo:
LA DIGITALIZZAZIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI - LE NOVITÀ 2024
L'incontro avrà inizio il 7 Febbraio 2024 alle h 16:30
Relatori: Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani
Costo: 20,00 € per partecipante, incluso nell'abbonamento a giustoscuola.it
Gli argomenti del webinar:
- Il codice dei contratti d.lgs 36/2023
- Le disposizioni dell’Anac
- Cosa cambia dal 1/1/2024
- La piattaforma dei contratti pubblici
- Acquisizione del Cig
- Fvoe
- Pubblicità e trasparenza dei contratti pubblici
- La piattaforma Mepa
- L’ordine diretto sul Mepa : come procedere e come acquisire il Cig
- La trattativa diretta sul Mepa: come procedere e come acquisire il Cig
Per iscriversi è sufficiente inviare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. i propri dati (nome, cognome, scuola di servizio e indirizzo mail). A coloro che effettueranno l'iscrizione sarà inviato il link di collegamento al webinar.
La Casa Editrice Euroedizioni di Torino organizza un Corso online in modalità webinar di preparazione al concorso docenti di Educazione motoria nella scuola primaria finalizzato al superamento delle prova orale.
Sono previsti 4 incontri per complessive 8 ore di preparazione
- Laboratori formativi sulla progettazione UDA
La prova orale avrà la durata massima di 30 minuti e consiste nella progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie digitali.
Oltre 2500 Test a risposta multipla per superare la prova scritta del concorso riservato Dirigenti Scolastici su www.euroformscuola.it
PROVA SCRITTA
La prova scritta è basata su sistemi informatizzati, con TEST a risposta multipla.
La prova scritta consiste in 100 TEST a risposta multipla ed avrà la durata di 120 minuti
Sono previsti
- 15 quesiti per ciascuna delle seguenti materie di cui all’articolo 10, comma 2, lettere a), c), d), e), g) e h) del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 3 agosto 2017, n. 138,
- AREA TEMATICA a) Sistema educativo di istruzione, autonomia e ordinamenti scolastici
- AREA TEMATICA c) Processi di programmazione e gestione delle istituzioni scolastiche
- AREA TEMATICA d) Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica
- AREA TEMATICA E) Organizzazione del lavoro e gestione del personale
- AREA TEMATICA g) Elementi di diritto civile e amministrativo,Responsabilità tipiche del dirigente, delitti con la P.A. e in danno dei minori
- AREA TEMATICA h) Contabilità di stato e contabilità delle istituzioni scolastiche
- 5 quesiti per la verifica della conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta (inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo)
- 5 quesiti per la verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche.
- Per ogni risposta corretta è attribuito 1 punto; per ciascuna risposta errata o non data è attribuito il punteggio 0
Superano la prova i candidati che conseguono un punteggio complessivo pari o superiore a 60/100.
Presentazione della Domanda
Pubblicato il DM 8 giugno 2023, n. 107,con il quale vengono definiti i criteri per la partecipazione al corso intensivo di formazione e alla relativa prova finale.
Le disposizioni attuano quanto previsto dall’art. 5 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con la legge 24 febbraio 2023, n. 14.
Le domande di partecipazione possono essere fatte esclusivamente on line entro il termine del 27 gennaio 2024, attraverso il portale unico del reclutamento, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, oppure attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, collegandosi ll’indirizzo www.miur.gov.it, attraverso il percorso “Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio”.
Per partecipare al concorso bisogna sostenere i seguenti costi:
- 350 euro di contributo di segreteria
- 1.500 euro per il corso intensivo.
I posti disponibili assegnati al concorso riservato sono 392
Chi può partecipare?
Concorso docenti: le metafore su cui fondare la preparazione
Editoriale a cura di Vittorio Venuti
Avviata la stagione dei concorsi, impazzano i corsi di preparazione per migliaia di aspiranti docenti e l’offerta di guide utili al superamento delle prove. Una gran parte di candidati ha già esperienze sia di precedenti concorsi sia di esperienze d’insegnamento in qualità di incaricati a tempo determinato. Eppure si è sempre alla ricerca di consigli, di formule magiche da applicare nello studio, di concetti chiave, di procedure da seguire nella elaborazione della prova simulata, di che peso dare alla legislazione, alle psicologie, alla didattica, all’inclusione… Quanta roba! Non si finisce mai, e non si può finire, perché lo studio è così: inizi e non sai quando sarà ora di smettere. E così dovrebbe essere, perché il vero studio non si esaurisce, incombe: croce e delizia!
Dalla presentazione della Guida al Concorso Docenti di Mondelli e Venuti, edita da Euroedizioni, mi permetto di estrapolare alcuni brevi passaggi significativi e tre metafore che potranno essere utili per esaltare il carattere inclusivo che occorre riconoscere alla scuola, essendo l’inclusione il fondamento che dovrebbe sostanziare lo studio.
«Prepararsi per affrontare un concorso, nello specifico per docenti, è cosa alquanto ardua, che si commisura, sostanzialmente, con le motivazioni che stanno alla base della decisione di farlo, quindi anche con le esperienze e le conoscenze di cui si dispone in merito. Ma non basta! Conta molto la storia che ciascuno ha e i valori di riferimento che l’attraversano; inoltre, conta molto, indubbiamente, anche la gestione dei ricordi dello studente che si è stati e degli insegnanti avuti, comunque da recuperare in maniera critica, primariamente per affermare che “molta acqua è passata sotto i ponti” – fosse anche solo da qualche anno – e che oggi è importante assumere, più discretamente, il ruolo di studente che contempla la figura dell’insegnante al quale potrebbe dar vita. Se si vuol fare l’insegnante, è necessario studiare pensando di esserlo, così da attivare una modalità più strettamente pedagogica di farlo: per ogni argomento appare irrinunciabile chiedersi cosa significhi, cosa chiede di sapere e perché lo si ritiene importante per l’insegnante. Occorre, cioè, affrontare lo studio pensando che il suo scopo non è solo informativo ma anche formativo (e ciò vale anche quando ci si sottopone a un inesauribile allenamento con batterie di test al fine di superare “la preselettiva”).