Si dà per scontato che la prossima settimana il Consiglio dei Ministri si pronuncerà sulla Regionalizzazione. Da un lato il vicepremier Di Maio pone precise condizioni legando il progetto ad un “grande piano per il Sud, dall’altro, l’altro vicepremier Salvini tuona: “Indietro non si torna!”. A dare forza all’ipotesi della prossimità dell’accordo si pronuncia la ministra leghista per gli Affari Regionali, Erika Stefani, che fa sapere che la road map sulle fasi finali della trattativa è stata ufficialmente fissata.
Sulla questione è intervenuta anche il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, informando che tutta la questione è oggetto di revisione, in accordo con i colleghi della Lega, per rivedere l’accordo fatto dal Governo precedente con maggiori principi di equità “in modo che non siano differenze tra Nord e Sud”.
Intanto, forse in ritardo rispetto ai tempi che si prevedono per l’approvazione, il 25 giugno si terra una manifestazione avversa in Piazza Montecitorio, promossa da un Comitato spontaneo nazionale e sostenuta da Cobas, Unicobas, da Anief, AND, ADIDA.
A spingere perché si faccia in fretta le regioni del Piemonte, del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Lombardia.