Ultime notizie

Il giorno 3 giugno 2025 dalle 16:45 alle 18:30 al Teatro Villa Mazzacurati in via Toscana 17, Bologna (BO), Loredana De Simone, Ivana Summa, Gabriele Benassi, presenteranno il nuovo libro 

OLTRE LA SCUOLA 4.0: GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO INNOVATIVI

Una didattica emozionale per un ecosistema inclusivo

Acquistabile su www.euroedizionishop.it 

Tornano i Mercoledì della salute sessuale: 21 MAGGIO  2025  Ore 21.00 - 22.30

in Via Osasco 62 TORINO presso Casa Editrice EUROEDIZIONI

LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA ED APERTA A TUTTI CON ISCRIZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 20 MAGGIO 2025

Per informazioni ed iscrizioni: asst.torino@yahoo.com

Il tema sarà "IPNOSI E SESSUALITA’": l’ipnosi può essere un efficace strumento in sessuoterapia, aiutando a gestire i disturbi sessuali, a migliorare la motivazione e il piacere e a ridurre ansia e stress legati alla sessualità.

RELATORI:

DOTT. PIERO CANTAFIO  - Medico spec in Psichiatria, Psicoterapeuta, Didatta Psicoterapia ipnotica e Sessoanalisi, Fondazione Carlo Molo

DOTT. LORENZO TORIELLI  - Psicologo, Fondazione Carlo Molo.

Coordinamento scientifico e organizzativo: Dott.ssa Silvia Aloi segretario ASST,

Dott.ssa Anna Gualerzi Presidente ASS

“Guida operativa per docenti e commissioni: sintesi delle fasi, scadenze e criteri valutativi per gli Esami di Stato del secondo ciclo – OM 67/2025

Gianluca Dradi, Dirigente scolastico

Per facilitare i lavori delle commissioni degli esami di Stato nel secondo ciclo si è predisposto uno schema riassuntivo delle attività necessarie per lo svolgimento dell’esame.

Si forniscono inoltre alcuni esempi di possibili criteri per l’attribuzione del punteggio integrativo e della lode.

Argomenti

Che bisogno c’è di una scuola che guardi al passato?
Diceva il poeta Robert Frost: “Non cercare mai di abbattere uno steccato fino a quando non conosci la ragione per cui è stato costruito”.
Diciamocelo chiaramente: è sufficiente dare un’occhiata di sfuggita alla scuola per decidere di volerla cambiare e di darle un nuovo indirizzo ponendolo sullo sfondo di una ideologia dai risvolti nostalgici, priva di un impianto unitario e senza una visione chiara delle potenzialità legate al complesso quadro evolutivo degli alunni e degli studenti?
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Il nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici
Criticità e limiti del modello valutativo dei dirigenti scolastici alla luce della Direttiva 28/2025: tra centralismo, burocratizzazione e scarsa attenzione al contesto.
Mario Maviglia

Il ritorno del voto di condotta nella secondaria di I grado
Il ritorno del voto di condotta: tra simbolismo punitivo e complessità educativa, un’analisi critica delle nuove norme introdotte dalla Legge 150/2024.
Filippo Cancellieri

Argomenti

Una spinta (gentile) al cambiamento
Il "nudge" è l’esito di un’azione finalizzata ad ottenere uno specifico comportamento da una o più persone, senza ricorrere all’uso della costrizione e, neanche facendo leva sul potere dettato dalle norme.
Michela Lella

Le riforme via social
I dirigenti scolastici devono prendere atto che c’è una nuova modalità di intervenire nel sistema d’istruzione italiano, che forse anticipa un futuro a cui ci si dovrà adeguare.
Stefano Stefanel

Ferie, festività e  recupero prefestivi
La gestione delle ferie in prossimità delle vacanze estive.
Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

La verifica del Programma Annuale al 30 giugno
Attività ed adempimenti per l’assestamento del Programma Annuale al 30 giugno.
Rosanna Baldassa

Il Ministero ha pubblicato la griglia di valutazione della prova orale del concorso a DSGA.

Alla prova scritta hanno partecipato 7.983 candidati, ripartiti presso le sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali responsabili della procedura.

Possono accedere alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60. La prova è stata superata da 2.162 aspiranti secondo il seguente riparto regionale:

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con una circolare firmata dal Ministro Giuseppe Valditara, ha rivolto un invito ai dirigenti scolastici e ai docenti delle scuole statali e paritarie affinché programmino con maggiore attenzione le verifiche in classe e l’assegnazione dei compiti a casa.

L’obiettivo è evitare sovraccarichi di lavoro per gli studenti, favorendo una distribuzione più equilibrata delle attività durante la settimana. Si raccomanda, inoltre, di non assegnare i compiti tramite registro elettronico la sera per il giorno successivo, e di promuovere una migliore coordinazione tra insegnanti.

Particolare attenzione viene posta anche sull’uso del diario personale da parte degli alunni, soprattutto nel primo ciclo, per favorire l’autonomia nella gestione degli impegni scolastici.

La circolare richiama il ruolo della scuola come ambiente educativo capace di garantire serenità e fiducia, in un’ottica di collaborazione continua con le famiglie.

SPECIALE ESAMI DI STATO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO a cura di Antonio Di Lello

1. Premessa

2. Modalità

3. Le prove d’esame

4. Le prove scritte

5. Le prove orali (Il Colloquio) Art. 10, D.M. n. 741/2017

6. La valutazione delle prove d’esame

SPECIALE ESAMI DI STATO NEL SECONDO CICLO A.S. 2024/2025 a cura di Antonio Di Lello

1. I candidati

1.1. Generalità

1.2. I Candidati interni

1.2.1. L’ammissione

1.2.2. PCTO (Alternanza Scuola-Lavoro) e Invalsi nell’Esame di Stato

1.2.3. La validità dell’anno scolastico

1.2.4. Le Sedi di esame

La valutazione finale degli alunni della scuola primaria per l’anno scolastico 2024/2025 - O.M. 3 del 9 gennaio 2025

1. Generalità

2. Le modalità di valutazione

3. L’Educazione civica

4. Il Consiglio di classe in sede valutativa (Valido anche per la Secondaria di Primo grado e di Secondo grado)

5. In particolare per i Docenti (Valido anche per la Secondaria di Primo grado e di Secondo grado)

A) I Docenti di sostegno

B) I Docenti tecnico-pratici

Struttura del corso

  • Corso intensivo di 12 Webinar specifici finalizzati alla preparazione della prova orale
  • Il corso avrà inizio il 23 aprile 2025, alle ore 17. A coloro che effettueranno l'iscrizione sarà inviato il link di collegamento
  • Tutto il corso sarà fruibile anche in differita per tutto il tempo che si vuole
  • Nel corso delle lezioni saranno affrontati e discussi solo casi di scuola inerenti le funzioni del Direttore sga.
  • In dotazione verrà anche fornita una guida pratica su come affrontare i casi della prova orale
  • In dotazione verrà anche fornita una guida pratica sulle possibili domande di informatica
  • Il corso costa solamente  € 100,00, per venire incontro ai numerosi candidati ammessi alla prova orale che hanno già seguito con noi il percorso di preparazione alla provo scritta.
  • Per acquistarlo e avere maggiori info clicca qui!

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Ordinanza Ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025 - Esami di Stato

Prorogati i termini del conto consuntivo 2024

Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per il 2025

Selezione pubblica per la creazione di due graduatorie di esperti/autori per la realizzazione di percorsi di formazione per personale ATA

Congedo parentale, chiarimenti sui codici da utilizzare ai fini della registrazione dei periodi di congedo

Conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'Educazione Civica

Legge di bilancio 2025: disposizioni in materia pensionistica

A decorrere dal mese di aprile i titoli di Stato sono esclusi dal calcolo ISEE

 

PRESENTAZIONE

Perché andare OLTRE il PNRR? Perché la transizione digitale è un processo irreversibile e obbliga tutti gli operatori della scuola ad accogliere in modo risolutivo e vincente la sfida che la società digitale impone. 

È un testo che offre innanzitutto spunti di riflessione sulle tematiche e sui problemi che emergono quotidianamente nella scuola, oltre che  input didattici  e strumenti progettuali  per ripensare all’ambiente di apprendimento in modo più funzionale e innovativo. 

Nella convinzione che docenti e dirigenti siano il valore aggiunto dei processi di apprendimento e insegnamento, il libro rappresenta l’occasione per costruire la scuola inclusiva, accogliente e motivante che gli allievi auspicano di vivere; la scuola capace di formare emotivamente e cognitivamente gli studenti in un ambiente ecosistemico sempre orientato al benessere e alla crescita consapevole.

Le nuove Indicazioni Nazionali. Perché?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Per entrare nel merito di questo periodo e delle novità che si stanno riversando sul sistema scolastico, sarei tentato di cavarmela affermando: “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, prendendo in prestito il titolo del bellissimo romanzo di Erich Maria Remarque, nel quale si narra la storia del giovane Paul Baumer, che, per potersi arruolare con i suoi amici, mente riguardo la sua età, e dovrà fare subito i conti con la tragica realtà della guerra.

Niente di nuovo? Da troppo tempo, ormai, viviamo con la guerra, che si è scatenata su più fronti, a poche migliaia di chilometri di distanza verso Est e verso Sudest, con focolai belligeranti qua e là, e quindi, sì, di novità ce ne sono, sconvolgenti e tragiche: la guerra impera e si stanno consumando veri e propri genocidi, massacrando bambini, donne, anziani, cancellando intere generazioni, per strappare pezzi di “terre rare” o per l’impossibilità di vivere in pace per atavica inimicizia

In effetti, sì, di novità ce ne sono, ma c’è una così malevole, sfacciata prepotenza e puerile cocciutaggine nel condurre i conflitti a suon di bombe, missili, mitraglie, droni e carri armati, che c’è da rimanere irrimediabilmente scioccati, sconcertati e basiti per quanto sta succedendo, per la carognaggine che si è scatenata e che rischia di suscitare un tifo da stadio, tanta e tale è l’incongruenza e l’inconsistenza delle nazioni - UE in testa -, in gara tra loro a chi foraggia questo o quello con prestiti di centinaia di miliardi per l’acquisto di armi per la difesa o per l’attacco. Lecito pensare che, se questi soldi fossero stati destinati ad aiutare le popolazioni più povere del pianeta, quelle in difficoltà, che cercano di sopravvivere nella miseria più disperante, senza risorse alimentari e con scarsa o nulla assistenza sanitaria, avremmo già risolto tutti i problemi più significativi di questa martoriata Terra e acceso la speranza di un futuro migliore. Niente di nuovo, perciò, perché le guerre continuano ad inquinare il pianeta e i potenti continuano a giocare sulla pelle degli altri. 

Argomenti

Le nuove Indicazioni Nazionali. Perchè?
Per entrare nel merito di questo periodo e delle novità che si stanno riversando sul sistema scolastico, sarei tentato di cavarmela affermando: “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, prendendo in prestito il titolo del bellissimo romanzo di Erich Maria Remarque, nel quale si narra la storia del giovane Paul Baumer, che, per potersi arruolare con i suoi amici, mente riguardo la sua età, e dovrà fare subito i conti con la tragica realtà della guerra. Niente di nuovo?...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La valutazione dei dirigenti scolastici
Un nuovo paradigma per la valutazione dei dirigenti scolastici:evoluzione normativa e prospettive future.
Mario Maviglia

Giudizi sintetici nella primaria: le nuove regole per la valutazione sommativa degli apprendimenti
Valutazione scolastica in trasformazione: dall’introduzione dei giudizi sintetici all’impatto sulla didattica e sugli studenti.
Filippo Cancellieri

L’educazione è un dovere sociale?
L’educazione come fondamento della coesione sociale: dal pensiero di Durkheim alle sfide della modernità.
Michela Lella

Argomenti

La qualificazione delle stazioni appaltanti per l’affidamento e l’esecuzione dei contratti di concessione 
La qualificazione delle stazioni appaltanti con specifico riferimento all’affidamento e all’esecuzione dei contratti di concessione per bar interno e distributori automatici.
Maria Rosaria Tosiani

Modello 730/2025 cosa cambia e quali sono le novità
Le principali novità riguardo la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2024.
Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

Il riallineamento della carriera con il sidi
Per impedire la prescrizione è necessario emettere i decreti di riallineamento in tempi brevi.
Luciana Petrucci Ciaschini

Indicazioni in materia di riduzione dei tempi di pagamento e gestione Piattaforma Crediti Commerciali
La corretta indicazione dei tempi di pagamento delle transazioni commerciali.
Rosanna Baldassa

Il danno all’immagine della pubblica amministrazione in ambito scolastico

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Esonero contributivo 2025 per le lavoratrici madri - Le istruzioni dell'INPS

Assegno unico e universale per i figli a carico: presentazione delle domande per il 2025

Assegnazione di assistenti di lingua straniera alle istituzioni scolastiche italiane. Anno scolastico 2025/2026

Carta Cultura e Carta Del Merito: 1.000 euro per studente

Criteri e parametri per assegnazione dei contributi alle scuole paritarie di ogni ordine e grado per anno scolastico 2024/2025

Nuovi codici IBAN che le scuole devono utilizzare per la restituzione delle somme al  bilancio dello Stato

Pronuncia della Suprema Corte Costituzionale sulla NASPI restituzione integrale della prestazione

La scuola nel confuso presente

Editoriale di Ivana Summa

Apriamo questo nostro editoriale prendendo a prestito il titolo di un recentissimo saggio di Corrado Augias, Breviario per un confuso presente, in questo numero magistralmente recensito da Flavia Marostica. Il testo riporta in apertura una citazione tratta da Francesco Petrarca: Simul ante retroque prospiciens (guardando contemporaneamente il passato e il futuro). Ed è questo l’approccio del nostro giornalista e scrittore che, con maestria e sapienza, si rivolge a personaggi ed eventi del passato dai quali si possa ricavare un significato ancora utilizzabile ai nostri giorni”, quindi volgendo “uno sguardo nello stesso tempo al passato e al futuro” per constatare “il tramonto di consolidati punti di riferimento” e “una rivoluzione senza precedenti nella storia umana” che può “migliorare la qualità della vita… o distruggerla”. Infatti, oggi sono tramontati “consolidati punti di riferimento” e siamo nel vortice di “una rivoluzione senza precedenti nella storia umana” che può “migliorare la qualità della vita… o distruggerla”. Che dire se non che è difficile per tutti noi orientarsi e, purtroppo, lo è anche per tutte le istituzioni. Così, tra gli uni e tra gli altri emergono comportamenti contraddittori poiché alcuni pensano di poter inoltrarsi nel futuro riesumando i valori del passato, mentre altri si sforzano di interpretare i segni del presente per individuarne i trend, ovvero gli sviluppi di lungo periodo. In entrambi i casi, si cerca di dare un senso all’inquietante presente e tracciare una direzione per incanalare la speranza che rimane, in ogni caso, accesa. Augias ci fornisce  formidabili stimoli in trenta pillole di  riflessione, attraverso le quali  si comprende chiaramente  come la speranza resta accesa soltanto  se si mette in campo  un grande impegno intellettuale.

EDITORIALE Ivana Summa

La scuola nel confuso presente
Apriamo questo nostro editoriale prendendo a prestito il titolo di un recentissimo saggio di Corrado Augias, Breviario per un confuso presente, in questo numero magistralmente recensito da Flavia Marostica.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Rivedere le indicazioni nazionali sul curricolo per il primo ciclo Gian Carlo Sacchi

Edutainment, Gamification e Game-Based Learning: Un Viaggio Attraverso l’Innovazione Educativa Bruno Lorenzo Castrovinci
La formazione del docente nella società della conoscenza per essere testimone del desiderio di sapere Eva Raffaella Maria Nicolò

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Verso un profilo professionale del pedagogista scolastico Andrea Porcarelli

Argomenti

Ricostruzione della carriera: le modalità per inserire i servizi al SIDI
Seconda parte - La prima parte è stata pubblicata sul n.2 di Amministrare la Scuola di Febbraio 2025.
Luciana Petrucci Ciaschini

Conto Consuntivo 2024
Come effettuare il controllo incrociato per far quadrare i dati del conto consuntivo. L'adempimento è previsto per il 15 marzo 2025.
Raffaella Scibinico

Perchè è importante verificare la consistenza dei residui prima di redigere il Conto Consuntivo 2024
Marta Brentan

Rinnovo delle RSU nelle istituzioni scolastiche
Disciplina, funzioni e compiti delle RSU.
Angelo Muratore

Dalla società che cambia ci giunge la richiesta di un “insegnante counselor”

Giacomo Mondelli, Anna Maria Mossa

Il “cambiamento” che, senza soluzione di continuità, si propaga nella società contemporanea, di volta in volta definita complessa[1],  globale, multiculturale, tecnologica e dell’informazione[2], ecc., sta   modificando sotto i nostri occhi, se non proprio rivoluzionando, i modi di vivere, di relazionarsi, di lavorare, di apprendere e studiare della generalità degli individui ed in particolare dei soggetti più giovani e in formazione.                                                                           

La società del e nel cambiamento

Il “cambiamento” che, senza soluzione di continuità, si propaga nella società contemporanea, di volta in volta definita complessa[1],  globale, multiculturale, tecnologica e dell’informazione[2], ecc., sta   modificando sotto i nostri occhi, se non proprio rivoluzionando, i modi di vivere, di relazionarsi, di lavorare, di apprendere e studiare della generalità degli individui ed in particolare dei soggetti più giovani e in formazione[3].

Il processo generalizzato di cambiamento non poteva, perciò, non interessare la famiglia, la scuola, la cultura, i mezzi di comunicazione e di formazione e, più in generale, la gran parte dei contesti di vita, di esperienza e di conoscenza delle donne e degli uomini. Però, occorre -a nostro avviso- sottolineare che il cambiamento e la stessa attuale configurazione della società globalizzata non possono essere considerati percorsi e processi di tipo unidirezionale ovvero generati esclusivamente dalla cosiddetta “società globalizzata” e imposti a contesti di vita, di relazione e di lavoro, oltre che agli individui tutti. Non è andata e non sta andando così. 

Preparazione alla prova orale

11 Webinar specifici finalizzati alla preparazione della prova orale

Costo del corso 150,00

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO  organizza  un corso di preparazione  al  concorso per Dirigenti Scolastici finalizzato al superamento della prova orale.

Per apprezzare pienamente il programma dei webinar, è necessario tenere presente  quanto previsto dall'art. 8 del Bando di concorso, il quale  tra l'altro, prevede:

  • la trattazione di un quesito  sulle materie oggetto della prova scritta volto a verificare la preparazione professionale;
  • la soluzione di un caso, che ha lo scopo di verificare la capacità di esercitare la funzione del dirigente scolastico.

Come si può notare,  il quesito punta sulle conoscenze, mentre il caso  è orientato a far emergere la capacità (e le connesse competenze) di assumere la funzione dirigenziale.

Questa parte della prova orale è particolarmente  complessa e diventa decisiva per  il punteggio di valutazione.

In vista del prossimo incontro del nostro ciclo di serate ASST, I mercoledì della salute sessuale, programmato per il 26 febbraio, trovate in allegato a questo articolo:

- la locandina generale delle serate

- la locandina dell'incontro del 26 febbraio

- la scheda di iscrizione per parteciparvi

 

Le iscrizioni gratuite andranno effettuate entro il 25 febbraio mediante la compilazione della scheda di iscrizione da inviare a asst.torino@yahoo.com

COME FARE I PROVVEDIMENTI DI RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA  DEL PERSONALE DOCENTE, DOCENTI DI RELIGIONE  E DEL PERSONALE ATA

Il corso sul riconoscimento dei servizi ai fini della ricostruzione della carriera che vi proponiamo è aggiornato con le ultime  novità che sono state  introdotte con il decreto legge  n.69/2023, convertito in legge n. 103 del 10 agosto 2023

Vengono offerti 6 webinar per complessive n.12 ore di formazione per mettervi in condizione di fare i provvedimenti sulla ricostruzione della carriera

Il corso ha il taglio pratico operativo per mettervi in condizione di predisporre attraverso il sistema informatico del SIDI i decreti di ricostruzione della carriera del personale docente, docenti di religione personale amministrativo.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Campus didattici istituti tecnici e professionali e filiera tecnologico-professionale

Determinazione saggio interessi legali per il 2025

Filiera tecnologico-professionale: attivazione di nuovi percorsi quadriennali sperimentali

Iscrizioni alunni per l'a.s. 2025/2026 prorogate al 10 febbraio

Nuove regole per l’esecuzione dei giro fondi disposti mediante OIL

Comunicazione delle mail istituzionali dei dipendenti alle organizzazioni sindacali

Concorso ordinario funzionari E.Q. (DSGA): apertura termini presentazione candidature a componente di commissione

Contributi obbligatori PA: prescrizione sospesa fino al 31 dicembre

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Circolare sulle modalità di presentazione delle domande di partecipazione all’esame di Stato - Maturità 2025

Proroga per il collaudo nell'ambito del Piano Scuola 4.0

Precisazioni del Garante Privacy - No a foto di minori di 14 anni sui social senza il consenso di entrambi i genitori

Gestione Separata: il nuovo codice attività UNIEMENS

Suggerimenti ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

Attività di avviamento alla pratica sportiva e Competizioni sportive scolastiche

Anagrafe Nazionale dell’Istruzione. I cittadini potranno scaricare in autonomia titoli di studio ottenuti e certificati di frequenza scolastica

Assegno unico e universale: il nuovo servizio predisposto dall'INPS per la presentazione della domanda

La nostra “irrequieta” scuola

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Ad ogni cambio della guardia, in quel di Viale Trastevere 76/A in Roma, accade che tutto il prima di una nuova legislatura venga rimesso in discussione, seppure senza controparte che non sia della stessa parte. Senz’altro ci sono ragioni a sostegno, però conveniamo sul fatto che bisognerebbe chiederlo … all’interessata, a chi nella scuola vive. Ogni nuova idea che si riversi sulla scuola determina uno “sbancamento”, quando poi le idee figliano altre idee, beh! Allora si rischia lo sbandamento e una correzione di rotta verso una nuova destinazione, che si coglie “tra le righe” ma che resta un po’ avvolta nella nebbia, perché si sa già che quel che si sta delineando rischia fortemente di saltare col prossimo cambio di guardia (sarà il complesso di Penelope?).

Altra cosa sarebbe se, anziché limitarsi a estemporaneità, per quanto prodotte da autorevoli personaggi, si mettesse mano a rivedere i nodi strutturali del sistema scuola per darle più respiro e fondare una nuova consapevolezza di sé e del ruolo che è chiamata a svolgere, una scuola che riesca a seguire e valorizzare gli alunni in tutti gli steps che compongono l’intero loro percorso scolastico.

Un po’ alla volta il ministro sta presentando la riforma che ha in mente, frutto evidente di una riflessione critica su una idea di scuola che viene reputata come deviata su un binario morto per contrapporre una scuola che è “ritorno al futuro”.  Comunque, al momento siamo davanti a proposte, ma buonsenso vuole che si aspetti che vengano definite, cucite insieme e poi ancora ridefinite.

Non ho apprezzato l’intensa, scomposta e irriverente critica che ha accolto la proposta di ulteriori “Indicazioni Nazionali” solo sulla base di qualche intervista del Ministro. Sono state presentate delle punte di argomenti, ma non sono gli argomenti. Quindi, personalmente mi astengo dal commentare e attendo. Certo, però, che chiamare in ballo Antonio Gramsci per la proposta del ritorno del latino, mi sembra azzardata, forse anche un po’ fuori luogo.

In questo numero:

Argomenti

La nostra “irrequieta” scuola
Ad ogni cambio della guardia, in quel di Viale Trastevere 76/A in Roma, accade che tutto il prima di una nuova legislatura venga rimesso in discussione, seppure senza controparte che non sia della stessa parte. Senz’altro ci sono ragioni a sostegno, però conveniamo sul fatto che bisognerebbe chiederlo … all’interessata, a chi nella scuola vive. Ogni nuova idea che si riversi sulla scuola determina uno “sbancamento”, quando poi le idee figliano altre idee, beh!
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La regolamentazione dell’utilizzo del cellulare in classe e le problematiche ad essa connesse
Sulla delicata questione a margine uno schema di regolamento che le scuole possono adattare  e uno schema di fattispecie sanzionabili.
Pietro Netti

La gestione del piano educativo individualizzato: ruoli e funzioni
Seconda parte - La prima parte di questo lavoro è stata pubblicata sul n. 1 di Dirigere La Scuola di Gennaio 2025.
Tullio Faia

Sindacabilità dei criteri fissati dal consiglio d’istituto per decidere la priorità nell’accoglimento delle domande di iscrizione degli alunni
La richiesta di accesso alla visione delle graduatorie di iscrizione e degli elenchi degli alunni non ammessi.
Stefano Callà

Argomenti

La Riforma dell’IRPEF: cambiano le aliquote e le detrazioni
Con la legge di bilancio 2025 vengono messe a regime le disposizioni relative alla riforma dell’IRPEF previste dall’art.1 del DLgs. 30.12.2023 n. 216 per il periodo d’imposta 2024.
Maria Rosaria Tosiani

Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 che riguardano le famiglie
La legge di bilancio 2025 prevede alcuni bonus e altre misure a favore delle famiglie.
Raffaella Scibinico

Ricostruzione della carriera: le modalità per inserire i servizi al SIDI - Prima parte
Luciana Petrucci Ciaschini

CONGEDO PARENTALE: la Legge di Bilancio 2025 eleva a tre i mesi retribuiti all’80%
Per il personale della scuola il primo mese è già retribuito al 100% fino ai 12 anni di vita del bambino quale trattamento più favorevole previsto dal CCNL.
Rocco Callà

Educare alla vita

Editoriale di Ivana Summa

Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale. L'immaginario qui è inteso come una dimensione non "altra" e opposta a quella reale, ma al contrario funzionale alla ricostruzione della realtà e delle rappresentazioni sociali. Mi ha provocato questa riflessione il bel contributo di Loredana De Simone, intitolato L’orientamento comincia dalla culla, nel quale viene ricordato che “le prime forme di orientamento prendono forma sin dalla nascita quando, nella culla, ogni bambino è stimolato a interagire con i familiari e con la realtà circostante. È in questo modo che si avviano le prime forme di apprendimento non formale che guidano il bambino alla scoperta e alla conoscenza di se stesso, della propria identità fisica, psichica e sociale. È sin dalla nascita che, attraverso stimolazioni adeguate, il bambino viene gradualmente orientato ad esprimere le proprie potenzialità e a dirigersi verso uno sviluppo armonico e integrale...” La scuola ha consapevolezza che l’orientamento è un processo complesso da sempre affidato, anche se esplicitamente soltanto da qualche decennio (L. De Simone è riuscita ad individuare il filo della storia pedagogica dell’orientamento), alla scuola in quanto luogo di formazione personale e sociale, chiamando in causa il diritto di tutti e di tutte alla costruzione, e a volte ricostruzione, di un progetto di vita significativo. Ma la complessità è inscritta nelle molteplici variabili che entrano in gioco durante il lungo processo dell’orientamento che, come abbiamo visto, comincia dai primi anni di vita e, nella sua lunga processualità, ha risvolti imprevedibili. E l’imprevedibilità dipende non solo dalla fenomenologia dell’accadere che, di fatti, caratterizza la vita umana, ma anche dalla formidabile ed accelerata fase di transizione che la società, a tutti i livelli, sta attraversando.

La scuola nel confuso presente

Editoriale di Ivana Summa

Apriamo questo nostro editoriale prendendo a prestito il titolo di un recentissimo saggio di Corrado Augias, Breviario per un confuso presente, in questo numero magistralmente recensito da Flavia Marostica. Il testo riporta in apertura una citazione tratta da Francesco Petrarca: Simul ante retroque prospiciens (guardando contemporaneamente il passato e il futuro). Ed è questo l’approccio del nostro giornalista e scrittore che, con maestria e sapienza, si rivolge a personaggi ed eventi del passato dai quali si possa ricavare un significato ancora utilizzabile ai nostri giorni”, quindi volgendo “uno sguardo nello stesso tempo al passato e al futuro” per constatare “il tramonto di consolidati punti di riferimento” e “una rivoluzione senza precedenti nella storia umana” che può “migliorare la qualità della vita… o distruggerla”. Infatti, oggi sono tramontati “consolidati punti di riferimento” e siamo nel vortice di “una rivoluzione senza precedenti nella storia umana” che può “migliorare la qualità della vita… o distruggerla”. Che dire se non che è difficile per tutti noi orientarsi e, purtroppo, lo è anche per tutte le istituzioni. Così, tra gli uni e tra gli altri emergono comportamenti contraddittori poiché alcuni pensano di poter inoltrarsi nel futuro riesumando i valori del passato, mentre altri si sforzano di interpretare i segni del presente per individuarne i trend, ovvero gli sviluppi di lungo periodo. In entrambi i casi, si cerca di dare un senso all’inquietante presente e tracciare una direzione per incanalare la speranza che rimane, in ogni caso, accesa. Augias ci fornisce  formidabili stimoli in trenta pillole di  riflessione, attraverso le quali  si comprende chiaramente  come la speranza resta accesa soltanto  se si mette in campo  un grande impegno intellettuale.

Anche alla scuola serve una riflessione “intellettuale” (proprio nel senso di usare l’intelletto) perché  abitata da professionisti  dell’educazione che hanno la necessità  di condividere una visione comune, non calata dall’alto ma frutto di una cultura pedagogica che ogni giorno si misura con la realtà. Oggi l’istituzione  scuola si dibatte tra passato e futuro, tra il vecchio e il nuovo, tra certezze che crollano e strumenti didattici, metodologici e valutativi che non funzionano più, e in più  con un sovraccarico di competenze educative ed amministrative che provocano affanno a tutto il personale e tanti buchi neri in grado di divorare energie. In questo quadro, la scuola, che è pur sempre fatta di persone che agiscono  impegnando cuore ed intelletto,  non ha certezze cui aggrapparsi né soluzioni inoppugnabili da proporre ai decisori politici, ma sicuramente  ha delle idee nuove validate da tante esperienze, dettate  dalla creatività professionale, che è la più alta espressione della liberà di insegnamento quando si colloca in un orizzonte pedagogico.  Eppure, nonostante questa ricchezza prodotta, le nostre scuole non riescono più a far sentire la propria voce, contrariamente a ciò che avveniva in un passato non lontano, quando le leggi di riforma della scuola rappresentavano il precipitato normativo delle migliori pratiche scolastiche e degli esiti di ricerche e studi, anche di natura interdisciplinare, realizzati da studiosi di diversa provenienza. Le scuole, infatti,  rappresentano dei veri e propri laboratori sociali, veri e propri “sensori sociali” in grado di recepire gli input provenienti dall’esterno,  di formulare risposte e di sperimentarle.

Ed è proprio quello che proponiamo in questo numero della rivista con alcuni saggi che  crediamo testimonino questa vitalità professionale  della scuola attraverso scuole e  insegnanti sperimentatori, che affrontano  l’incertezza del presente navigando nel futuro, utilizzando metodologie e didattiche che non rinnegano le pratiche tradizionalmente utilizzate, ma le reinventano integrandole con i nuovi strumenti, come il tinkering e l’utilizzo appropriato delle tecnologie.  È quello che ci propone la maestra Maria Stancampiano con il suo laboratorio “Ago e filo per crescere: il cucito come strumento pedagogico”, realizzato in occasione delle feste di Carnevale, molto  presenti  in tutti i territori del nostro paese. Ma “questo progetto va oltre un semplice laboratorio creativo, realizzato sia sul  versante manuale che su quello multimediale: è un viaggio educativo che aiuta i bambini a scoprire se stessi e gli altri, lasciando un segno profondo nelle loro conoscenze e nei loro cuori… L'esperienza non si limita a creare un prodotto, ma è un percorso emozionante che costruisce ricordi duraturi… Le attività entusiasmanti rimarranno impresse nella memoria dei bambini” e, aggiungiamo noi, si trasformano in conoscenze ed abilità durevoli perché acquisite in ambienti di apprendimento significativi. E di ambienti di apprendimento significativo ci parla Loredana De Simone che, come dirigente scolastica, sperimenta  nelle scuole che dirige e riflette insieme ai suoi insegnanti. Nel suo contributo,  “IA e tecnologia: quali ricadute sui processi di apprendimento-insegnamento?”  parte da una riflessione che  riguarda  la scuola, anche in quei gradi, come l’infanzia e la primaria, che sembrano temporalmente distanti dall’urgenza del presente e dalle necessità dell’orientamento al lavoro. Così scrive: “I lavori e le professioni del futuro impongono una visione prospettica triadica che interseca inevitabilmente formazione, orientamento e mercato del lavoro. Ancora una volta la scuola è coinvolta in un processo sfidante che la rende protagonista e al tempo stesso vittima di un cambiamento che comporta l’assunzione di nuovi ruoli e differenti responsabilità sociali e culturali”. Di fronte alle sfide imposte dalle trasformazioni tecnologiche e dalle turbolenze politiche e sociali, come può il nostro sistema scolastico continuare il suo lavoro di “trasmissione del sapere”? La risposta è in  “una scuola che sia in grado di rendere generativo il sapere disciplinare attraverso esperienze di apprendimento funzionali... Il PNRR, in tal senso, è un apripista quando sottolinea la necessità di progettare ambienti di apprendimento preposti allo sviluppo di competenze agite, in contesti reali o realistici, in una visione di scuola ecosistemica interconnessa con il mondo del lavoro”.

Insomma, nelle scuole, quando si pratica la ricerca, le risposte giuste  sono elaborate e realizzate hic et nunc, mentre i decisori politici sono più lenti e spesso lontani dal mondo della ricerca.

In questa prospettiva  si muove  il contributo di Renato Candia, il quale  analizza il DM n. 66/2023 attraverso la lente dell’autonomia  che, al suo massimo potenziale, si esprime come attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo, che nasce e si consolida in comunità di pratiche, sia nelle singole scuole che in reti appositamente istituite. Ripercorrendo questa particolare dimensione dell’autonomia scolastica, sancita dall’articolo 6 del D.P.R. n. 275/1999, Candia sottolinea il fatto che, nei quasi venticinque anni di autonomia, le scuole nel tempo e nella varietà delle situazioni territoriali, non hanno mai  realmente praticato la ricerca-azione. Come ci ha insegnato J. Dewey, la ricerca-azione   parte dal presupposto che l’educazione e l’esperienza mantengono tra loro una connessione organica. E sappiamo che uno dei pilastri della pedagogia deweyana è l’apprendimento esperienziale: si apprende dalle esperienze dirette e la soluzione di problemi. D’altro canto, per il pensatore statunitense, la scuola è una comunità democratica e, come tale, chiama tutti, anche gli studenti,  alla partecipazione. Dunque, anche per i docenti è importante la partecipazione di tipo cooperativo che consente la formazione di comunità di pratiche per l’apprendimento che il citato DM propone come modello di formazione e di crescita professionale. Infine, sempre nella prospettiva del DM 66, si muove il contributo di Eva Nicolò  che afferma che “Non si può educare fuori dal tempo; pertanto, per costruire una scuola inclusiva ed efficiente, la transizione digitale a scuola deve essere assunta come impegno corale, dal dirigente scolastico al personale docente, dal personale ATA agli studenti. La formazione del personale oggi è più urgente che mai, necessaria per cavalcare le onde del  cambiamento con il coraggio  che solo il sentirsi competente sa infondere.

Concludiamo questo nostro editoriale con una domanda   che chiede risposte non improvvisate e radicali, come, purtroppo,  siamo abituati a fare con i social  del sì/no e del piace/non mi piace. La scuola deve riflettere, pensare e poi agire. Non è semplice in un tempo in cui il futuro appare minaccioso e a molti la soluzione è  recuperare  il passato che, in quanto tale, appare  sicuro. Purtroppo, il passato quando era un presente pensato ed agito in funzione del futuro, era pur sempre un navigare nel mare dell’incertezza. X

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