Ultime notizie

Con l'avviso n.155157 del 02/10/2024 il Ministero dell'istruzione e del merito avvisa l'inizio della prova scritta del concorso dirigenti scolastici che si terrà il mercoledì 30 ottobre 2024, alle h 14:30. Si evidenzia che, a norma del medesimo articolo 7, comma 1, del bando di concorso, la prova scritta si svolge nella sede individuata nell’USR al quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento della prova stessa. Tale comunicazione è data tramite avviso pubblicato sul Portale Unico del reclutamento di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, e nei rispettivi albi e siti internet degli Uffici scolastici regionali. Il candidato, inoltre, dal Portale Unico del reclutamento, potrà accedere tramite il link https://concorsi.istruzione.it/piattaforma-concorsi-web/graduatoria/lista-istanze all'area "Graduatorie" della Piattaforma “Concorsi e Procedure selettive” e, scegliendo il concorso di interesse, visualizzare/salvare il documento relativo alla propria convocazione presente nella sezione “Allegati”. Detto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici. Si va declinando un sempre più ostile ed intollerabile comportamento intimidatorio nei confronti del personale scolastico, nel caso specifico raggiungendo plurime forme de­linquenziali. Ne parliamo essendo autorizzati a farlo dalla stessa interessata.

Così vengono riportati i fatti dal giornalista Al­berto D’Agostino su “Foggia Today” di venerdì 13 luglio 2024.

Clima di terrore al Pacinotti, dirigente vittima di gravi episodi: “Stai attenta, passerai un brutto guaio”.

È l’assurda storia che ci racconta la dirigente sco­lastica dell’istituto A. Pacinotti di Foggia. Due furti di borsa, il condotto della benzina dell’auto tagliato e le minacce al citofono di casa.

Quello che sta accadendo all’interno dell’Ipsia A. Pacinotti di Foggia ha dell’incredibile. A denunciarlo è la dirigente scolastica Maria Antonia Vitale.

Argomenti

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori
Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La vigilanza sugli adempimenti del preposto
Obblighi del datore di lavoro/dirigente, orientamenti giurisprudenziali e suggerimenti operativi.
Antonietta Di Martino

La mitigazione del decremento demografico attraverso il contrasto alla dispersione scolastica: strategie di intervento
La progettualità per il contrasto alla dispersione scolastica.
Vittorio Trifoglio

Equità valutativa e inoppugnabilità della valutazione nella scuola secondaria di primo grado

Argomenti

I nuovi funzionari di elevata qualificazione
I direttori SGA diventano Funzionari di elevata qualificazione ma il profilo resta immutato.
Rocco Callà

L’attività Ispettiva e formativa del personale ATA nelle scuole non è più di competenza del DSGA
Il novo profilo del direttore non solo non viene migliorato ma si tolgono funzioni che in precedenza lo qualificavano.
Maria Rosaria Tosiani

L’accesso informale, strumento di partecipazione semplificata
Anna Armone

Le regole sulla contrattazione integrativa d’istituto a seguito dell’entrata in vigore del nuovo CCNL 2019/2021
I principali adempimenti connessi alle relazioni sindacali d’istituto.
Rocco Callà

Modello 770/2024: scadenza presentazione 31 ottobre 2024

Con il Disegno di legge “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” approvato in via definitiva dal Senato ieri 25 settembre 2024 sono state apportate modifiche al Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

Di seguito un riassunto delle modificazioni apportate.

Per la scuola primaria: a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa collegialmente dai docenti con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente). Sempre nella scuola primaria la valutazione del comportamento dell’alunna e dell’alunno è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.

Per la scuola secondaria di primo grado: la valutazione del comportamento è espressa in decimi, fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.

Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso

Terza edizione 

La casa editrice Euroedizioni Torino ha appena pubblicato il nuovo Manuale per la preparazione al concorso Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione (Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso - Terza edizione). La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica.

DISPONIBILE SUL SITO WWW.EUROEDIZIONI-SHOP.IT

La presente guida aggiornata con le più recenti disposizioni legislative e regolamentari è rivolta ai partecipanti al concorso per titoli ed esami per Dirigenti Tecnici del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Essa si propone di offrire le necessarie cognizioni per superare le prove del concorso costituite da due prove scritte ed una prova orale ed una eventuale prova di preselezione.

La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica; essa illustra in modo chiaro e completo tutte le materie delle quali è richiesta la conoscenza ai fini della preparazione delle prove del concorso.

La presente raccolta di leggi e atti aventi forza di legge è finalizzata a sod­disfare  le esigenze di coloro che devono sostenere le prove scritte nei concorsi indetti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito  a posti di Dirigente Tecnico , Dirigente Scolastico, Direttore SGA.

Il presente  testo può essere consultato durante lo svolgimento delle prove scritte, in quanto contiene solo norme di legge ed atti equiparati  non commentati e non annotati con la giurisprudenza.

Il testo raccoglie in modo organico e coordinato le norme del Testo Unico di cui al D.L.vo 16 aprile 1994, n.297 in materia di istruzione delle scuole di ogni ordine, nonché le disposizioni legislative che negli anni sono state emanate ad integrazione e modifica del stesso Testo Unico e, a completamento del quadro normativo, le disposizioni di legge che ad esso si collegano.

Il testo è aggiornato fino alla legge  n. 121  del 8 agosto 2024  che istituisce la filiera formativa tecnologico-professionale.

Completano la presente raccolta di leggi, la costituzione della Repubblica Italiana,  le norme sul pubblico impiego di cui al D.L.vo n.165/2001, la legge n.241/1990 sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso agli atti e documenti amministrativi, nonchè  il codice dei contratti pubblici di cui al D.L.vo n.36/2023, il testo unico sulla salute e sicurezza di cui al D.L.vo n.81/2008, il codice di giustizia amministrativa e il codice di giustizia contabile, le norme in materia di privacy, trasparenza e anticorruzione,

ed, infine le norme del codice penale con riguardo ai delitti contro la P.A. e in danno dei minori, le  norme sulle funzioni amministrative degli enti locali in materia scolastica, le norme sulla riforma degli istituti tecnici e professionali e le norme di attuazione del PNRR.

Per agevolare la consultazione il testo è corredato da un indice analitico alfabetico sulle norme della costituzione della Repubblica Italiana e da un secondo indice analitico alfabetico su tutta la raccolta delle leggi della scuola e delle disposizioni ad essa collegate.

Si può acquistare al seguente link: https://www.euroedizioni-shop.it/prodotto/codice-delle-leggi-della-scuola/

 

Prepararsi per tempo in attesa dell'uscita dei nuovi bandi!

Corso on line in modalità webinar di preparazione al concorso per gli aspiranti docenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, finalizzato al superamento della prova scritta e della prova orale.

 

Sono previsti 15 Webinar per complessive 30 ore di preparazione, con esercitazioni e simulazione delle prove  - Costo del corso 150,00 euro

 

Obiettivi del Corso

L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta multipla, nonché saper affrontare la prova orale attraverso la preparazione di una UDA.

Il corso che vi proponiamo non è un corso di aggiornamento con l'esposizione di nozioni su nozioni ma avrà una metodologia laboratoriale finalizzata esclusivamente a mettervi in grado di padroneggiare l'approccio metodologico adeguato al tipo di concorso per cui concorrete.

Ogni lezione sarà strutturata nel modo seguente: La prima parte finalizzata a spiegare i concetti chiave dell'argomento, la seconda parte sarà una esercitazione dedicata a spiegare i test a risposta multipla relativi all'argomento trattato.

L’articolo 2, comma 6, e l’articolo 4, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 5 agosto 2024, n. 108, ha modificato, rispettivamente, l’articolo 11 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, e abrogato l’articolo 38 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13. A seguito di tali interventi, il termine per la presentazione dei modelli REDDITI e IRAP 2024 è fissato al 31 ottobre 2024 (in luogo del 15 ottobre 2024).

Per i soggetti IRES, il termine è fissato all’ultimo giorno del decimo mese (in luogo del quindicesimo giorno del decimo mese) successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Il modello Irap deve essere presentato in via telematica:

  1. per le società semplici, le società in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché per le società e associazioni a esse equiparate (articolo 5 del Tuir), entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta
  2. per i soggetti Ires e per le Amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, entro l’ultimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (art. 2, Dpr 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni)
  3. per i soggetti Ires e per le Amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Ai fini della presentazione non assume, quindi, rilevanza la data di approvazione del bilancio o del rendiconto, ma soltanto la data di chiusura del periodo d’imposta.

Facendo seguito alla nota del Presidente dell’ANAC del 27 febbraio 2024, prot. n. 1345 in vista della imminente scadenza del termine del 30 settembre 2024 - fino al quale il sistema di qualificazione è derogato per le Istituzioni scolastiche ed educative che affidano servizi relativi a viaggi di istruzione, il Ministero avvia con la presente nota una ricognizione relativa al numero di Istituzioni scolastiche ed educative che intendono procedere, per l’anno scolastico 2024/2025, all’affidamento dei servizi in oggetto (Avvio della rilevazione in tema di affidamento di servizi di programmazione, organizzazione ed esecuzione dei viaggi di istruzione, stage linguistici e scambi culturali di importo superiore alla soglia di rilevanza europea – A.S. 2024/2025) per importi di valore pari o superiore a € 140.000,00, IVA esclusa, al fine di individuare possibili modalità di supporto nei confronti delle Istituzioni medesime. Per la suddetta finalità, si invitano le Istituzioni scolastiche ed educative alla compilazione del questionario di rilevazione, disponibile al seguente percorso: https://forms.office.com/e/tc7mKyCivf

La rilevazione sarà attiva a partire dal 10/09/2024 e fino al 20/09/2024 e saranno acquisiti esclusivamente i dati inseriti dalle Istituzioni scolastiche e validati dal Dirigente scolastico. Per accedere alla rilevazione e certificare l’identità dell’Istituto compilatore, sarà richiesto di inserire l’account di posta elettronica istituzionale (cod. meccanografico@istruzione.it) e la relativa password.

Si ricorda che, in caso di quesiti su tematiche amministrativo-contabili, è possibile richiedere assistenza tramite l’Help Desk Amministrativo-Contabile – HDAC al percorso: “Applicazioni SIDI - > Gestione Finanziario-Contabile – Help Desk Amministrativo Contabile”.

EDITORIALE Ivana Summa

La collegialità docente: l’arte di porsi delle domande e la scienza di costruirsi le risposte

Abbiamo deciso di dedicare questo numero della rivista, il primo del nuovo anno scolastico, alle tecnologie che non possiamo, a mio avviso, definire più come “nuove”, perché in continua e imprevedibile evoluzione e mutazione. 

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Intelligenza artificiale: una galassia di possibilità per la progettazione didattica

Pier Paolo Tarsi

Educare alla cittadinanza digitale, ieri, oggi e domani

Andrea Porcarelli

Educare gli studenti al riconoscimento delle fake news

Domenico Consoli

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Prospettive attuali del metodo Montessori in relazione all’utilizzo degli strumenti tecnologici – digitali, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado

Cristina Venturi

La collegialità docente: l’arte di porsi delle domande e la scienza di costruirsi le risposte

Abbiamo deciso di dedicare questo numero della rivista, il primo del nuovo anno scolastico, alle tecnologie che non possiamo, a mio avviso, definire più come “nuove”, perché in continua e imprevedibile evoluzione e mutazione. Infatti, il nuovo è una categoria troppo elastica (quanto dura il nuovo? E che succede del vecchio?) e, in un certo senso, troppo rigida ed angusta se ci si riferisce alle tecnologie che cambiano - allargando, potenziando e ristrutturando lo spazio di azione in cui irrompono - in modo rapidissimo. Tutto ciò per affermare, con grande convinzione, che le scuole – proprio all’avvio di questo anno scolastico – dovrebbero dedicare del tempo per pensare a questo mondo tecnologico, per fare delle scelte forti, in grado di guidare tutta l’offerta formativa. E, invece, tutti gli incontri collegiali – ahimè – sono destinati a deliberare decisioni già scontate, a implementare disposizioni normative ed amministrative che, peraltro, durante l’estate proliferano.

Ma la collegialità – che quest’anno ha compiuto cinquant’anni – è nata dalla cultura della partecipazione emersa con forza negli anni ’70 con le contestazioni studentesche, anche se ha innestato queste sue fondamenta nell’autonomia scolastica venticinque anni dopo. Da questo momento, ad ogni istituto scolastico autonomo viene assegnato un compito fondativo: disegnare il proprio quadro identitario, “espresso dai principali documenti che lo descrivono: Piano Triennale dell’Offerta Formativa, Rapporto di Auto-valutazione, Piano di Miglioramento. Andrebbe aggiunto anche il Programma Annuale che pur nel tecnicismo di un linguaggio specialistico, riassume tuttavia lo scheletro del cosa-voglio-fare con le carte che ho in mano”, come giustamente espresso da Renato Candia in questo numero della rivista. L’autore continua così il suo discorso: “… la triade PTOF/RAV/PdM, condividendo un minimo comune denominatore caratterizzato da dinamiche di sistematiche e necessarie verifiche e rimodulazioni periodiche, rende bene conto di quella ‘realtà costruita inter-personalmente che (…) rende possibili forme di azione condivisa’ di cui parla Alvesson. Gli attori che com-partecipano al progetto educativo della scuola devono poterne condividere significato, senso e contenuti. Le giornate che precedono a settembre l’avvio di ogni anno scolastico potrebbero essere efficacemente dedicate ad una formazione-ricerca capace di dare competenza reale a questi stessi attori su questi tre strumenti fondamentali,” sfuggendo al “rischio di dover dare priorità alla soluzione di urgenze occasionali e contingenti piuttosto che dipanare il filo di una propria coerente e motivata narrazione. Una visione narrata, infatti, è tale quando produce azioni e non rimane chiusa negli archivi mentali del Dirigente, dei suoi collaboratori o, peggio ancora, negli armadi delle segreterie.”

Bando per l’anno scolastico 2024/2025 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’articolo 1, comma 320, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.

Le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 ed il 10 febbraio 2025 acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, possono richiedere un contributo fino al 90 per cento della spesa sostenuta.Sono ammesse al contributo di cui all'articolo 1, le spese sostenute per l'acquisto di uno o più abbonamenti, riferiti anche alla medesima testata, a quotidiani, periodici, riviste

Dopo il personale scolastico anche i dirigenti scolastici hanno il nuovo contratto  siglato il 7 agosto 2024, per il triennio 2019/2021.

Con la firma del nuovo contratto si avvia anche il percorso per ottenere gli arretrati sullo stipendio, che sarà oggetto di trattamento nel corso della contrattazione integrativa. Questa stabilisce i criteri di riparto e impiego delle risorse (parte variabile) del FUN, che contempla percentuali specifiche da attribuire, sulla base delle fasce di complessità della scuola in cui i dirigenti operano.
Il nuovo CCNL prevede aumenti stipendiali  che vanno da 84 euro lordi per le 13 mensilità del 2019, per arrivare a poi a 130 euro dal 1° gennaio del 2020, a 135 euro a partire dalla stessa data del 2021.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Digitalizzazione appalti pubblici, proroga di alcuni adempimenti e indicazioni operative alle stazioni appaltanti da parte dell'ANAC

Piattaforma Unica: disponibile da qualche giorno ComUnica, un’area di scambio digitale che semplifica il rapporto tra scuole e famiglie

Le funzioni dell'applicativo “Sistema di Gestione Acquisti” (SGA)

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s. 2024/25

Soggetti ammessi alla contrattazione integrativa, confronto ed informazione nei luoghi di lavoro

Dati Invalsi 2024

In corso di registrazione il decreto sulla sostituzione dei Direttori SGA assenti

OFFERTA DUE TESTI

A soli 30,00 euro anziché 51,00

Gentilissimi Docenti e Dirigenti,
Vi proponiamo per le vostre vacanze estive la lettura di due testi utilissimi per comprendere le disfunzioni del mondo della scuola e possibili correttivi che possono essere apportati per migliorane il funzionamento!
Per effettuare l'acquisto è sufficiente inviare l'ordine con il codice CIG a euroed@euroedizioni.it per l'emissione della fattura.
L'offerta è valida fino al 30 settembre 2024.
 
Qui per avere maggiori info sui libri:
Mario Maviglia e Laura Bertocchi LA SCUOLA E I SUOI SCARTI, Disagi, disfunzioni, insuccessi: le malattie della scuola https://www.e-euroedizioni.it/dettagli.asp?sid=39818618620240801162346&idp=299&categoria=
 
Giacomo A. Mondelli e Vittorio Venuti, Riformiamo la scuola - Guardando dalla parte dei bambini e dei ragazzi  https://www.e-euroedizioni.it/dettagli.asp?sid=39818618620240801162346&idp=283&categoria=

Argomenti

Educare la meraviglia per migliorare il rapporto insegnamento-apprendimento
Una buona pratica, preliminare a qualunque altra, è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risapu­to e vede ora”.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Verso la valutazione della dirigenza scolastica contro la sua volontà?
In attesa della conversione in legge dell’art.13 del Decreto Legge n.71/2024 contenente misure in materia di valutazione dei dirigenti scolastici.
Francesco G. Nuzzaci

Piano educativo individualizzato
I correttivi e le novità introdotte dal decreto 153/2023.
Tullio Faia

Educare la meraviglia per migliorare il rapporto insegnamento-apprendimento

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Una buona pratica, preliminare a qualunque altra, è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo e vede ora”.

Così scrive Chandra Candiani nel suo pregevole libro “Questo immenso sapere”, pubblicato da Einaudi (2018, pag. 9) ampliandone il senso con la suggestiva precisazione che “La pratica della meraviglia è una pratica che cura anche il cuore più ferito della terra”.

E poi, ancora: “Ho sempre avuto la sensazione scomoda e stupefacente di non sapere niente. A scuola mi sembrava che, anche studiando qualcosa, le lacune aumentassero a dismisura, fino a farmi smettere anche solo di provare a colmarle. Restavo allibita dal non sapere.

Lo stesso poi con la letteratura e con la poesia: più leggevo e più mi sfuggiva tutto di mano.

Imparando a meditare, sono entrata in familiarità, lentamente, con il non sapere”.

Ripensare il sistema organizzativo della scuola non più adeguato e fermo da molti anni

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

L’assetto organizzativo di un’amministrazione pubblica costituisce il sistema nervoso della stessa che consente il percorso trasparente e fluido delle decisioni.

A seguito della l. “Bassanini 1” un’ipotesi di ridisegno globale dell’articolazione e delle competenze ministeriali fu avviata dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. L’art. 4 prevede che l’organizzazione, la dotazione organica, l’individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed il loro numero, le relative funzioni e la distribuzione dei posti di funzione dirigenziale, l’individuazione dei dipartimenti, nei casi e nei limiti fissati dalle disposizioni del presente decreto legislativo, e la definizione dei rispettivi compiti sono stabiliti con regolamenti o con decreti del ministro emanati ai sensi dell’articolo 17, comma 4 bis, della legge 23 agosto 1988, n.400. Si applica l’articolo 19 della legge 15 marzo 1997, n.59. Da diversi anni oramai il Regolamento di organizzazione del Ministero, previsto dall’art. 4 del d.lgs. 300/1999, viene adottato con D.P.C.M. e non più con d.p.r., con la conseguenza della facoltatività dell’acquisizione del parere del Consiglio di Stato, elemento questo per così dire caratterizzante tale atto (a parte ovviamente il non coinvolgimento nella procedura del Presidente della Repubblica). È necessario riportare stralci normativi di un iter oramai fossilizzato che ha messo il recinto all’autonomia scolastica.

L’assetto organizzativo del sistema dell’istruzione risale art. 75 del d.lgs. 300/1999: [Gli USR] esercitano tra le funzioni residuate allo Stato in particolare quelle inerenti all’attività di supporto alle istituzioni scolastiche autonome, ai rapporti con le amministrazioni regionali e con gli enti locali, ai rapporti con le università e le agenzie formative, al reclutamento e alla mobilità del personale scolastico, ferma restando la dimensione provinciale dei ruoli del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliare, alla assegnazione delle risorse finanziarie e di personale alle istituzioni scolastiche. Il comma 3 prevede che “ai fini di un coordinato esercizio delle funzioni pubbliche in materia di istruzione è costituito presso ogni ufficio scolastico regionale un organo collegiale a composizione mista, con rappresentanti dello Stato, della regione e delle autonomie territoriali interessate, cui compete il coordinamento delle attività gestionali di tutti i soggetti interessati e la valutazione della realizzazione degli obiettivi programmati”.

Ripensare il sistema organizzativo della scuola non più adeguato e fermo da molti anni
Editoriale: di Anna Armone

Il PNRR e la volontà di cambiamento
Una grande occasione finanziaria per fare innovazione e per cementare sempre di più i rapporti tra i Paesi europei  di Gian Carlo Sacchi

Ispettori e ispezioni
Parte III - Il detto e il non detto delle ispezioni di Mario Maviglia

La cattedra inclusiva per superare la crisi strutturale dell’inclusione scolastica
Passaggio da un sistema escludente a un sistema fattivamente includente, convinti che sia possibile contrastare la spinta egoistica ed individualistica, che si fa strada nel contesto di una visione conservatrice della scuola e della società, incapace di riconoscere nell’altro “una persona” di Massimo Nutini

Dimenticarsi di sé stessi
Il senso degli sforzi di tutti noi che facciamo un mestiere inutile ma utilissimo di Alessia De Pasquale

Professionalità docente: il passato e il presente. E il futuro?

Editoriale di Ivana Summa

Parlando della professionalità docente, ci si trova di fronte ad aporie insuperabili, tanto da bloccare i discorsi e le azioni su posizioni statiche: i docen­ti debbono insegnare in modo tradizionale versus i docenti debbono insegnare in modo nuovo. A quan­to pare, la selezione e il reclutamento del personale docente – operazioni ministeriali sempre in atto tra concorsi, ricorsi, graduatorie, sanatorie – guarda al passato, ad un insegnante che sa le discipline, spruzzate da qualche conoscenza didattica, psico­logica e valutativa, selezionati con i test e qualche lezione simulata. Così si aggrava il problema della scuola italiana perché, per come è organizzato il sistema scolastico italiano, la qualità dell’offerta formativa delle singole scuole dipende per la gran parte dalla qualità degli insegnanti. Certo, incido­no lo stato giuridico dei docenti, l’eccessiva mobi­lità e precarietà, la capacità delle singole scuole di avvalersi delle opportunità offerte dall’autonomia scolastica e di lavorare insieme ai territori, alle loro istituzioni e alle loro opportunità, ma il cuore del problema si può sintetizzare in una domanda: qua­le insegnante per quale scuola?

Se assumiamo il cambiamento come la caratteristi­ca principale delle società umane ‒ cambiamento basato sull’evoluzione che si verifica nell’interazio­ne costante, sistematica ed universale tra l’uomo e l’ambiente – possiamo agevolmente affermare che l’umanità, in tutti gli angoli del nostro pianeta, ha sempre dovuto fare i conti con le continue trasfor­mazioni; quasi paradossalmente, il cambiamento è la predominante variabile sociale stabile, inevitabi­le, vitale perché creata dalla stessa umanità. Certa­mente, le fonti di cambiamento sono molteplici e di diversa natura e portata, ma le più straordinarie sono sempre state quelle di natura tecnologica, dal­la prima freccia, ruota, costruzione di abitazioni, all’Intelligenza Artificiale, oggi.

EDITORIALE Ivana Summa

Professionalità docente: il passato e il presente. E il futuro?

Parlando della professionalità docente, ci si trova di fronte ad aporie insuperabili, tanto da bloccare i discorsi e le azioni su posizioni statiche: i docen­ti debbono insegnare in modo tradizionale versus i docenti debbono insegnare in modo nuovo. A quan­to pare, la selezione e il reclutamento del personale docente - operazioni ministeriali sempre in atto tra concorsi, ricorsi, graduatorie, sanatorie - guarda al passato, ad un insegnante che sa le discipline, spruzzate da qualche conoscenza didattica, psico­logica e valutativa, selezionati con i test e qualche lezione simulata.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Educare all'Intelligenza Artificiale Lorenzo Pelagalli

È proprio vero che i giovani non hanno più voglia di lavorare? Fiorenzo Ferrari

Comunità Educante: la funzione educativa delle im­prese Maria Grazia Accorsi

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Compilazione delle domande delle GPS 2024 Nuove FAQ del Ministero

Le contestazioni dell’Agenzia Entrate sotto i 35.000 euro non sono motivo di esclusione dall’affidamento di servizi

Flusso UNIEMENS: Le indicazioni dell'INPS

Valutazione dei  Dirigenti scolastici

Il Garante Privacy ha sanzionato un Comune per aver installato una telecamera nell’atrio vicino ai dispositivi di rilevazione delle presenze dei dipendenti

Parere del CSPI sullo schema di decreto ministeriale relativo alla Procedura straordinaria di assunzioni da GPS sostegno I fascia 2024/2025

Parere del CSPI sullo schema di decreto del Ministro dell’Istruzione concernente il percorso iniziale del primo ciclo triennale di formazione in servizio dei docenti

Comunicazione INDIRE in merito al Potenziamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità

Pubblicare sul web gli esiti delle prove intermedie o dei dati personali dei concorrenti non vincitori o non ammessi ad un concorso è una violazione della privacy

La Corte costituzionale con la sentenza n. 99/2024 ha stabilito che il dipendente, con figli fino a tre anni, ha diritto a richiedere il trasferimento temporaneo dove è fissata la residenza familiare

Carta dello Studente e invio alla scuola

Argomenti

Scuola in bilico tra l’autonomia differenziata e gli “scarti”
L’autonomia differenziata è stata approvata il 19 giugno dopo una lunga maratona notturna. Non conoscendolo ancora, non abbiamo, adesso e qui, la pretesa di commentare il testo della leg­ge. Sappiamo, però, che è il frutto di un accordo, in particolare, tra Fratelli d’Italia e Lega: l’appro­vazione dell’Autonomia in cambio dell’approva­zione del Premierato. Un accordo che si confi­gura come un vero e proprio scambio di favori, anche al di là della bontà che si possa attribuire al testo e della sua effettiva necessità per il Paese. Ma tant’è!
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La nuova legge sul contrasto al bullismo e cyberbullismo
Le misure preventive ed educative nelle scuole italiane per prevenire e contra­stare il bullismo e cyberbullismo e il ruolo del dirigente scolastico.
Gianluca Dradi

Sperimentazione e trasformazione digitale
I problemi più importanti della scuola, oggi, sul terreno del rinnovamento, sono determinati, in prevalenza, da due fattori: la trasformazione digitale e le nuove conoscenze fornite dalle neuroscienze affettive. Le soluzioni, a volte errate e approssimative, possono essere fornite correttamente dall’elaborazio­ne di nuove ipotesi di sperimentazione metodologico-didattica, da attuare in maniera organica, rigorosa, generalizzata, e da un nuovo modello organizza­tivo di dimensione territoriale.
Giacinto Iannuzzi

Scuola in bilico tra l’autonomia differenziata e gli “scarti”

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

L’autonomia differenziata è stata approvata il 19 giugno dopo una lunga maratona notturna. Non conoscendolo ancora, non abbiamo, adesso e qui, la pretesa di commentare il testo della leg­ge. Sappiamo, però, che è il frutto di un accordo, in particolare, tra Fratelli d’Italia e Lega: l’appro­vazione dell’Autonomia in cambio dell’approva­zione del Premierato. Un accordo che si confi­gura come un vero e proprio scambio di favori, anche al di là della bontà che si possa attribuire al testo e della sua effettiva necessità per il Paese. Ma tant’è!

Prima che si strattoni la scuola da una par­te o dall’altra, adattandola a politiche regionali con conseguente assoggettamento a ideologie di parte, facendo prevalere la logica dei LEP (Livel­li Essenziali di Prestazioni), sarà opportuno che si ripassino e si ribadiscano i principi costituzio­nali che sostengono il servizio scolastico assun­to dallo Stato come suo strumento e scopo sulla scorta di una volontà unificante della nazione. Di certo, il rilievo che viene dato ai LEP espone a criteri divisori se non ben considerati, ponderati e realistici.

Dobbiamo augurarci, se mai il progetto sarà attuato, che prevalga il buon senso e vengano posti criteri rispettosi delle differenze nell’ottica della comprensione e della sussidiarietà, anzi­ché della sanzione, della divisione, dell’egoismo campanilistico e dei privilegi fiscali. Ricordiamo, ancora con sgomento, che la visione da cui si è affermata l’autonomia differenziata, è stata quel­la della “secessione”.

Argomenti

La nuova legge in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo
La legge 17 maggio 2024, n. 70 ha riformato la Legge n. 71/2017 sul cyberbullismo. Quali gli adempimenti per il dirigente scolastico che venga a conoscenza di fatti di bullismo e cyberbullismo non costituenti reato che coinvolgano gli studenti del suo istituto.
Anna Armone

La liquidazione dei compensi ai collaboratori esperti esterni
La gestione fiscale dei collaboratori liberi professionisti coinvolti nell’attività d’insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa.
Maria Rosaria Tosiani

La gestione del procedimento disciplinare nella scuola
I fatti di rilevanza disciplinare, le modalità di avvio e conduzione del procedimento, la sospensione cautelare, l’obbligatorietà dell’azione disciplinare e il principio di tipicità delle sanzioni. Si sottolinea l’importanza della proporzionalità delle sanzioni e del diritto di difesa, oltre a esplorare le potenzialità di procedure conciliative per il personale ATA. 
Francesco G. Nuzzaci

  • L'INFORMAZIONE IN BREVE

La Corte Costituzionale riconosce al dipendente, con figli fino a tre anni, il diritto a richiedere il trasferimento temporaneo dove è fissata la residenza familiare

Il garante della privacy: suggerimenti per creare e gestire password a prova di privacy

Sul sito del Ministero viene annunciato un nuovo Piano Asili nido da 734,9 milioni di euro

Assegno di Inclusione: il messaggio dell'INPS del 13 maggio 2024, nr. 1816 dell'INPS chiarisce che sono stati avviate le procedure di verifica dei requisiti

Bonus mamme: la circolare dell'INPS del 31 gennaio 2024, nr. 27 fornisce le indicazioni operative in merito all’esonero dal versamento dei contributi

Curriculum dello Studente nella piattaforma UNICA

Formazione docenti in anno di prova: le attività formative del PNRR non sono obbligatorie

Il regolare svolgimento del procedimento di valutazione degli studenti

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

Il termine dell’anno scolastico coincide con l’emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo della valutazione degli apprendimenti di alunni e studenti. È proprio questo aspetto, esclusivamente giuridico, che bisogna porre all’attenzione dei docenti, non per una sorta di azione intimidatoria, ma perché rappresenta il confine della legittimità dell’azione amministrativa di cui il dirigente scolastico è garante.

Sono, pertanto, applicabili tutti i principi regolativi dell’azione amministrativa, anche se bisogna tenere presente che il docente, di fatto, quando svolge la sua attività, utilizza un sistema decisionale basato in parte sugli adempimenti formali e in parte su scelte di tipo tecnico (pedagogici, disciplinari, valoriali). La valutazione degli apprendimenti è la manifestazione più evidente dei principi richiamati. Si tratta di un procedimento amministrativo, cioè di un’azione già definita dalle norme, in particolare dal d.p.r. 122/2009 (e successivamente dal d.lgs. 62/2017), che ha fissato le tappe principali di tale attività, definendo gli elementi necessari affinché l’azione amministrativa sia legittima, cioè conforme a norme di legge. Parimenti, il comma 2 dell’art. 1 del d.lgs. 62/2017 recita “La valutazione è coerente con l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa”.

Uno dei problemi emergenti nel corso dell’attività scolastica è il contenzioso relativo alla valutazione degli apprendimenti.

Il regolare svolgimento del procedimento di valutazione degli studenti
Editoriale: di Anna Armone

Il dirigente scolastico tra leadership e organi collegiali

di Vanna Maria Monducci

Scuola e territorio: una relazione biunivoca

di Angelo Mari

Il difficile percorso del PNRR per il settore dell’istruzione

di Renato Loiero

SPECIALE

Le Assicurazioni Scolastiche

a cura di Valentino Donà

Il rinnovo della polizza assicurativa scolastica

Le polizze assicurative scolastiche

La programmazione e la progettazione dei contratti assicurativi

Estensione delle tutele INAIL nella scuola

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici. Si va declinando un sempre più ostile ed intollerabile comportamento intimidatorio nei confronti del personale scolastico, nel caso specifico raggiungendo plurime forme de­linquenziali. Ne parliamo essendo autorizzati a farlo dalla stessa interessata.

Così vengono riportati i fatti dal giornalista Al­berto D’Agostino su “Foggia Today” di venerdì 13 luglio 2024.

Clima di terrore al Pacinotti, dirigente vittima di gravi episodi: “Stai attenta, passerai un brutto guaio”.

È l’assurda storia che ci racconta la dirigente sco­lastica dell’istituto A. Pacinotti di Foggia. Due furti di borsa, il condotto della benzina dell’auto tagliato e le minacce al citofono di casa.

Quello che sta accadendo all’interno dell’Ipsia A. Pacinotti di Foggia ha dell’incredibile. A denunciarlo è la dirigente scolastica Maria Antonia Vitale.

Il suo racconto parte dall’ultimo episodio: la profes­soressa era a casa da sola - è originaria di Napoli ed è a Foggia solo per lavoro, quindi non ha parenti o amici qui - quando suonano al citofono. Quando risponde, una voce maschile le rivolge una minaccia tutt’altro che velata: “Fai attenzione a quello che fai, passerai un brutto guaio”.

La dirigente, spaventata, ha denunciato tutto ai Carabinieri. Ma questo è solo l’ultimo di alcuni atti che ha subito nel tempo a Foggia.

Ci racconta che per due volte di seguito, le hanno sottratto la borsa dal sedile dell’auto, entrando fisica­mente nell’abitacolo e che all’uscita di scuola ha trova­to, nella sua auto, un tubo da benzina tagliato.

Atti che potrebbero anche lasciare spazio alla ca­sualità ma l’ultimo è stato - come ci dice anche la stessa dirigente - un atto intimidatorio grave nei suoi con­fronti.

La Vitale “scagiona” i suoi alunni, sicura che non possa essere stato nessuno di loro ma, paradossalmen­te, riconduce i fatti ad un clima teso che c’è all’interno degli uffici del suo Istituto.

Ad integrazione del racconto di cui all’articolo, corre l’obbligo di inserire altre gravi azioni, di cui la stessa Vitale ci ha confidato.

Nel segnalarci la persecuzione alla quale è sot­toposta da così gran tempo, la dirigente Vitale ha aggiunto un paio di episodi ancora più inquietanti: “Hanno rubato oro nel mio appartamento e hanno in­cendiato la mia casa”. Ciononostante, si dice convinta che le minacce siano direttamente collegate al lavoro che svolge per l’Istituto, una scuola che ha rivitalizza­to e, soprattutto, legalizzato, legalità che prima non c’era e adesso c’è. Originaria della provincia di Na­poli, vincitrice del concorso per Dirigenti Scolastici nel 2012, è stata assunta al “Pacinotti” il 1° settembre 2015 e vi ha appena iniziato il suo decimo anno di servizio.

Una situazione molto grave e imbarazzante, che confidiamo possa trovare un epilogo positivo. Nel frattempo, si attende l’arrivo degli spettori ministe­riali, che dovrebbero far luce sugli aspetti tecnici e amministrativi della vicenda, mentre le forze dell’or­dine si sono attivate indagando sui diversi episodi che hanno tormentato la dirigente.

Estendendo le riflessioni che questa storia sugge­risce, si pone evidente l’urgenza di considerare come e quanto il ruolo del dirigente scolastico si sia “com­plicato” nel tempo e se, questo, dal momento in cui ha indebolito la sua leadership educativa, non ne ab­bia anche intaccato l’immagine ed il prestigio. Forse sarà anche il caso di rimarcare che, nell’esercizio delle loro funzioni, il dirigente scolastico, gli insegnanti e il DSGA, sono “pubblici ufficiali”.

Gli articoli di questo numero:

Antonietta Di Martino propone “La vigilanza sugli adempimenti del preposto” in particolare pre­cisando gli obblighi del datore di lavoro/dirigente e gli orientamenti giurisprudenziali, e proponendo suggerimenti operativi in merito all’esercizio dell’ob­bligo di vigilanza. Il contributo offre una disamina del comma 3-bis dell’art. 18 del D.Lgs. n.81/08, foca­lizzando due punti di attenzione per il datore di lavo­ro/dirigente: 1) Approfondire la figura, il ruolo e gli obblighi del preposto, oggetto di vigilanza da parte del datore di lavoro/dirigente. 2) Come va esercitata la vigilanza da parte del datore di lavoro, per poter garantire una piena tutela ai lavoratori e soddisfare l’obbligo di legge, prendendo a riferimento gli orien­tamenti giurisprudenziali sul tema. Molto esplicativa la tabella in cui si prospettano gli obblighi del datore in relazione alla figura del preposto.

Vittorio Trifoglio ci invita ad una riflessione su “La mitigazione del decremento demografico attraver­so il contrasto alla dispersione scolastica: strategie di intervento”, a fronte della significativa diminuzione degli alunni nella scuola conseguente al fenomeno demografico che sta interessando molte nazioni svi­luppate; una diminuzione che ha comportato una forte riduzione di iscrizioni, con un impatto diretto sulle risorse scolastiche. Eppure, il calo degli iscritti dovrebbe portare in primo piano l’urgenza di affron­tare l’annoso problema della dispersione scolastica. Attraverso un uso strategico dei fondi del PNRR e l’implementazione di interventi mirati, è possibile non solo mitigare gli effetti negativi della diminuzio­ne degli alunni, ma anche creare un sistema educati­vo più inclusivo e resiliente.

Tullio Faia ci introduce alla “Equità valutativa e inoppugnabilità della valutazione nella scuola secon­daria di primo grado”, comparando quanto si afferma nelle Indicazioni Nazionali con quanto si contempla nella normativa di riferimento. Si rilevano e si evi­denziano i punti di accordo, dando significato alla centralità del Collegio dei docenti, al quale si rico­nosce il compito di definire le modalità e i criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della va­lutazione nel rispetto della libertà di insegnamento. Fondamentale la sottolineatura dell’autovalutazione come strumento di autoconsapevolezza ed autoeffi­cacia. Un contributo particolarmente interessante, che dovrebbe essere recuperato in ogni scuola per farne oggetto di riflessione comune.

Pasquale Annese istruisce su “Come calcolare la ritenuta del 20% sui compensi PNRR dei dirigenti sco­lastici: un’ipotesi di calcolo”. Rilevato che gli incarichi aggiuntivi dei dirigenti scolastici inerenti i progetti PNRR, in quanto assunti sulla base di deliberazio­ni degli OO.CC. per l’attuazione di iniziative e per la realizzazione di programmi specifici con finanzia­menti esterni, i compensi rientrano tra quelli di cui al comma 3, dell’art.19 del CCNL 11/04/2006, sono soggetti a regime autorizzatorio, e vengono corri­sposti direttamente al dirigente scolastico per l’80% del loro ammontare e, per il restante 20%, versati da parte dell’ente committente (l’istituzione scolastica), direttamente al Fondo nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato, e non più ai fondi regiona­li. Seguono modalità ed esempio di calcolo.

Francesco G. Nuzzaci incentra il contributo su “Le relazioni sindacali d’istituto: la vicenda dell’esclu­sione della UIL Scuola RUA dalla delegazione di parte sindacale”. A causa della mancata firma del CCNL 2019-2021 nella sua versione integrale e definitiva del 18 gennaio 2024, il giudice monocratico del Tri­bunale di Roma aveva escluso la UIL Scuola RUA a partecipare alla contrattazione integrativa ai diversi livelli di contrattazione. A seguito del reclamo del MIM e dell’ARAN, unitamente a quattro delle cin­que sigle sindacali (CGIL, CISL, SNALS, ANIEF), firmatarie del CCNL, lo stesso Tribunale di Roma ha revocato la predetta ordinanza del primo giudice, fissando all’11 dicembre l’udienza per la discussione nel merito. In ragione di ciò le singole istituzioni sco­lastiche potranno avviare entro il 15 settembre 2024 le procedure per il rinnovo del contratto integrativo d’istituto e pervenire alla stipula non oltre il 30 no­vembre, non dovendo rispondere alle eventuali diffi­de della UIL Scuola RUA.

Pietro Calascibetta in “Julio Velasco e la scuola italiana” trae spunto dal successo della squadra di pallavolo femminile alla recente olimpiade di Parigi per soffermarsi sull’incidenza che le parole, lo stile e i metodi dell’allenatore potrebbero avere nella rela­zione tra insegnanti e studenti. In una intervista, per spiegare il perché i ragazzi stanno attaccati ore e ore alla console, Velasco fece notare che quando sbagli in un videogioco devi tu stesso trovare il modo di capi­re come trovare la soluzione per superare l’ostacolo e così salire di livello, riprovando in un modo diverso e imparando dagli errori. Gli studenti passano da una lezione ad un’altra senza rendersi conto che ciascuna rappresenta un livello nel percorso di apprendimen­to e che quanto imparano in un’unità diventa un pre­requisito che serve per affrontare quelle successive.

Cinzia Mion propone “Progettazione a ritroso. Ovvero come fronteggiare le insidie della I.A.”, spe­cificando che, la scoperta che le competenze non scaturiscono come per magia alla fine del percorso tradizionale delle conoscenze e che bisogna proget­tarle prima, riconosce alla progettazione a ritroso - che pone il suo focus sulla competenza altamente significativa -, di essere, al momento, l’unica adatta a fronteggiare le insidie dell’Intelligenza Artificiale. Significativa la definizione di comprensione profon­da: se una conoscenza o un’abilità non diventa lettura e comprensione della realtà, difficilmente si trasfor­merà in significativa o flessibile o in comprensione profonda. Al contrario, ribadisce Mion, è molto pro­babile che rimanga astratta, disincarnata, scolastica. Da qui discendono i sei aspetti della comprensione.

Mario Di Mauro, per La Scuola in Europa, pone l’interrogativo: “Vale più il comunicare educativo del­la scuola o quello del vivere quotidiano con gli altri?” Non semplice contare le lingue che si parlano in un paese e ancora più complicato se si tratta di un con­tinente dato che in Europa la metà della popolazione è bilingue e oltre il 25% addirittura trilingue. Eppure, delle tante lingue storiche d’Europa solo una, l’in­glese, è quella che domina incontrastata. La lingua è fondamentale per l’identità umana e parlarne una è parte di ciò che ci rende quello che siamo anche se un monolingue spesso dà per scontata la propria lin­gua senza avere consapevolezza di come lo modella anche socialmente.

Vittorio Venuti, per Psicologia della gestione, propone “Nella scuola tutti concorrono a definirne il clima organizzativo”, ponendo molto in evidenza l’importanza dello star bene a scuola, condizione ir­rinunciabile a sostegno di un lavoro che dovrebbe svolgersi in totale sicurezza e serenità, confortato e sostenuto, in parte, dalle considerazioni che ne ha il Ministero e, in parte, dagli stessi docenti e personale ATA, Dirigente Scolastico e DSGA in testa. Da non dimenticare, però il ruolo che hanno anche i geni­tori. Se è vero che in molti mancano di sensibilità verso l’impegno scolastico arrivando a mettere in discussione il senso di “giustizia” e preparazione pro­fessionale dei docenti, purtroppo c’è da rilevare che la scuola ha dimenticato – in questi ultimi anni – di aprirsi a loro, ai genitori, perché imparino il linguag­gio della scuola, quindi introducendoli significativa­mente nell’impianto pedagogico dell’istituto e nella didattica personalizzata che ciascun docente adotta specificamente per la classe di cui ha cura.

Valentino Donà, per Sportello Assicurativo, si sofferma su un originale, ma significativo interroga­tivo: “Perché le assicurazioni scolastiche costano così poco?”. Vale il principio mutualistico, che si basa sulla probabilità che alcuni eventi negativi (rischi) colpi­scano un ridotto numero di soggetti appartenenti a una determinata collettività. Per mutualità assicura­tiva si intende, quindi, il trasferimento di un rischio individuale su una collettività. Ne deriva che il valo­re complessivo degli accadimenti negativi viene ri­partito tra tutti i partecipanti alla collettività stessa. Ragionevolmente, maggiore è il numero dei soggetti assicurati, inferiore sarà il premio.

Gianluca Dradi, per La Scuola nella Giurispru­denza, sotto il titolo “Annullato il decreto sugli esami integrativi: lede l’autonomia scolastica” commenta la sentenza n. 3250 del 9.04.2024 del Consiglio di Sta­to. Il caso riguarda una scuola paritaria di secondo grado, che, vistasi revocare la parità perché offriva la possibilità di passare in una classe di diverso corso di studi senza esame integrativo e quindi in violazione del DM 5 dell’8 febbraio 2021, impugnava davanti al TAR Lazio il decreto in parola nella parte in cui - all’art. 4 - stabilisce l’obbligo, per gli studenti che vogliano ottenere il passaggio ad una classe corri­spondente di altro percorso, indirizzo, articolazione, opzione di scuola secondaria di secondo grado, di sostenere un esame integrativo. 

Copyright © 2010 Euroedizioni Torino
Via Osasco 62 - 10141 (TO)
Tel. +39 0112264714 Fax. +39 011 2730803 P.I. 07009890018