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Alla fine, dopo annunci e contro annunci, non si comprende bene quale piega abbia preso la vicenda della professoressa di Palermo sospesa per non aver “vigilato” accortamente sull’operato dei propri studenti quattordicenni, rei di aver accostato, in una ricerca, la promulgazione delle leggi razziali emanate nel 1938 ai provvedimenti del “Decreto Sicurezza” a firma del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Conseguenza del malaccorto comportamento dell’insegnante: sospensione per due settimane dal servizio con stipendio dimezzato, a firma del Direttore Scolastico Provinciale. Altra conseguenza, l’immediata massiccia mobilitazione solidale di gran parte dei docenti in tutto il territorio nazionale, che hanno intercettato una palese violazione di diritti costituzionalmente garantiti e un accanimento fuori misura e fuori luogo contro la collega.
Adesso, in occasione delle Manifestazioni per il XXVII anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio a Palermo, il Ministro dell’Istruzione, Bussetti, e il Ministro dell’Interno, Salvini, hanno incontrato la prof.ssa sanzionata per un colloquio chiarificatore.
Si sono succeduti tre annunci. Uno di Salvini, che ha preconizzato la revisione del “provvedimento punitivo” e l’immediato ritorno della professoressa “in classe e con lo stipendio” evidenziando di aver assunto l’impegno “ad incontrare gli studenti in aula magna all’apertura del nuovo anno scolastico per parlare anche di sicurezza”.
L’altro annuncio del Ministro Bussetti, che ha informato di come l’azione intrapresa dal Miur non possa rappresentare una smentita di quanto deciso dal provveditore di Palermo, “perché rientra tutto in quelle che sono le regole previste dalle nostre norme”, ma che “i tecnici hanno già individuato e trovato la soluzione per il provvedimento preso nei confronti della professoressa”, di cui, ha detto, sapremo presto informati.
Il terzo annuncio è quello della stessa interessata: “Tornerò a scuola il 27 maggio come previsto, il ministro Bussetti purtroppo ha chiarito anche questo aspetto: non ha potere sulle decisioni prese dal provveditore e c’è un iter che deve essere rispettato. Si sta lavorando ad una soluzione che sia conciliante”.
Commento? Suona strano che un provvedimento ritenuto palesemente ingiusto non possa essere revocato o modificato anche invocando il “re meliusperpensa”, ovvero del “esaminata meglio la questione”, come ha saggiamente ricordato anche il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, al quale va anche il merito di aver sottolineato come nessun dirigente scolastico avrebbe mai emanato un provvedimento del genere.
FARE L'insegnante n.9/2018 - 2019
Rivista mensile di Formazione e Aggiornamento professionale e culturale per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado
Editorialedi Ivana Summa
I PON per creare un sistema d’istruzione e formazione di elevata qualità
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: approfondimenti
4La didattica come arte e come scienza: tattiche e strategie per l’implementazione della sua efficacia formativadi Luciano Lelli
7Le politiche europee e i PON di Feldia Loperfido e Giuseppe Ritella
10Didattiche difensive di Filippo Cancellieri
13Mi ricordo, sì mi ricordo di Umberto Savini
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: attualità
16Il docente educatore del XXI secolo: educare le Life skills di Carmelina Maurizio
19Ricerca-azione e modelli di progettazione didattica di Nicola Serio
22Competenze, titoli di studio, occupazione giovanile di Gian Carlo Sacchi
SCUOLA DELL’INFANZIA
25Avventure in moto di Alessia Sansoni
SCUOLA PRIMARIA
27Disegnare con le parole di Rita Quinzio
31Insegnanti e genitori di oggi: possono diventare empatici? di Monica Piolanti
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
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SCUOLA SECONDARIA II GRADO
42 Gestire la comunicazione in classe di Elisabetta Imperato
ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
45Quando lo studio diventa una risorsa che modifica in meglio il corso della vita
di Mimosa Crestani
Rubriche
49 Maestri del PASSATO che parlano al PRESENTE
Il “sistema preventivo” di Don Giovanni Bosco di Alessandro Ferioli
52 Le Parole della Scuola
Flessibilità organizzativa e didattica di Ivana Summa
54 Arte Musica e Spettacolo
Perché fare Musica? di Carla Vazzola
57 Dall’ufficio di segreteria ...
Fondi strutturali tra opportunità e incongruenze di Filippo Cancellieri
61 Un LIBRO al mese
Letture per conoscere meglio l’UE di Flavia Marostica
PUBBLICATI I QUIZ MINISTERIALI PER LA PROVA DI PRESELEZIONE CONCORSO DIRETTORE SGA
Corso di 8 webinar più tutti i quiz ministeriali on line riorganizzati per materia sulla piattaforma digitale di euroedizioni a soli 30,00 euro.
In data odierna il MIUR ha pubblicato la banca dati dei 4000 quesiti a risposta multipla su cui saranno estratti le 100 domande per la prova di preselezione. La prova si svolgerà nelle date già programmate dal MIUR dell'11,12,13 giugno.
La nostra CASA EDITRICE ha organizzato un corso di 8 webinar tutti incentrati sui quiz a risposta multipla pubblicati dal ministero per la prova di preselezione con la finalità di spiegare in che modo affrontare lo svolgimento della prova.
Nell’incontro di informativa sull’organico del personale ATA, per il triennio scolastico 2019/2022tenutosi al MIUR nella giornata di ieri, 20 maggio, sono stati esposti i criteri con i quali verrà rideterminato l’organico per l’A.S. 2019/2020, tenuto conto del calo di 70.000 alunni a livello nazionale, della trasformazione dei contratti – da tempo parziale a tempo pieno – di 226 ex co.co.co. e della stabilizzazione, a partire dal 1° gennaio 2020, del personale ex LSU (come previsto dalla legge di Stabilità 2019).
Il calcolo delle dotazioni organiche terrà conto del numero di alunni con disabilità, per cui la riduzione, che ci sarebbe stata per effetto della diminuzione del numero degli alunni, viene riassorbita. Il taglio previsto inizialmente di 437 Assistenti amministrativi e 1.224 Collaboratori scolastici viene compensato sulla base del numero di alunni con disabilità certificati, consentendo, il mantenimento delle attuali dotazioni organiche.
Il saldo complessivo – pari per l’A.S. 2019/2020 a 203.434 unità – è di 36 unità in più date dalla compensazione tra 113 posti di personale ex co.co.co. trasformati a tempo pieno e 77 posti in meno di DSGA, dovuti al dimensionamento.
A partire dal 1° gennaio 2020, dovranno essere poi recuperati 11.507 posti congelati sull’organico di diritto per la stabilizzazione del personale ex LSU, per questo si attendono i decreti applicativi del Ministero.
Nel corso di un comizio elettorale a Tivoli,il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salviniha ricordato che la settimana prossima approderà in Parlamento la legge per introdurre le telecamere negli asili nido e nelle case di riposo per anziani, proposta fortemente sponsorizzata Lega proprio allo scopo di “difendere bambini, anziani e disabili”.
Analoga dichiarazione ha reso in analoga situazione a Potenza, confermando di avere assunto una attenzione molto particolare nei confronti della scuola. Durante un comizio elettorale a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, aveva chiaramente annunciato: "Entro maggio sarà legge la possibilità di mettere le telecamere in scuole materne e case di riposo per difendere bimbi, anziani e disabili. Però stiamo valutando di metterle anche nelle superiori per difendere i professori da qualche alunno imbecille e maleducato. E fosse per me - nel nome del rispetto e della parità - chiederei che venga messo anche il grembiule per evitare che ci sia il bimbo con la felpa da 700 euro e il figlio dell'operaio che non se lo può permettere. Già so che diranno che lo faceva anche il duce. Siamo in democrazia ma io penso che un paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina".
Ricordiamo che, secondo il Garante, “nessuna telecamera potrà mai sopperire a carenze insite nella scelta e nella formazione del personaledeputato all’educazione e all’assistenza dei soggetti meritevoli della maggiore attenzione”.
Contrari alle telecamere sono contrari anche la gran parte dei docenti, che ritengono il provvedimento lesiva della privacy dei lavoratori.
Nel corso della presentazione del Portale Nazionale della scuola in ospedale, il Ministro Bussetti ha annunciato che è sua intenzione “pensare con i sindacati a qualche misura in più nel rinnovo del contratto per i docenti che si occupano da vicino dei ragazzi in ospedale”.
“Oggi – ha precisato il ministro – i docenti che lavorano in ospedale hanno una indennità minima. Vorrei creare una classe di docenti attenta a questi problemi specifici. Con il rinnovo contrattuale con le organizzazioni sindacali vorrei garantire loro un sostegno di questo tipo. La scuola ha una missione educativa forte: garantire il diritto allo studio e la continuità didattica per i ragazzi che sono impossibilitati a frequentare i normali percorsi d’istruzione è determinante per consentire alle famiglie di continuare ad aver speranza nel futuro”.
Nel corso di un punto stampa al Forum Pa, il Ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, ha annunciato che il Governo sta studiando un disegno di legge per istituire un corso universitario al termine del quale, attraverso un concorso, si possa entrare nella pubblica amministrazione.
“Oggi c'è un grosso problema per i giovani - ha detto Bongiorno-, non riescono a trovare lavoro quando escono dall'Università, di solito escono con un tipo di formazione estremamente generica.Con il ministro Bussetti abbiamo deciso di creare un corso che permetta al ragazzo che studia all'università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella pubblica amministrazione e permette alla Pa di assumere ragazzi. Perché non è possibile che si entri nella Pa soltanto a 35 anni,si deve entrare prima. Quando dico che nella legge di bilancio ci sono risorse, do già delle risposte. Stiamo parlando di un piano concreto e fare ricambio generazionale”. Sui tempi di realizzazione di tale progetto Bongiorno ha poi aggiunto "quando ci sarà un ddl”.
Il ministro ha anche annunciato che sta sperimentando un concorso territoriale in Campania per evitare il fenomeno delle migrazioni. “C’è un nuovo concorso al quale tengo particolarmente che è un concorso territoriale, lo stiamo sperimentando con il presidente della Campania. È un concorso che permette al singolo di partecipare a un concorso sapendo quale è la sua destinazione finale - ha spiegato, - cosi che se ci sono concorsi nella regione Sicilia si resta in Sicilia, se ci sono concorsi in Campania, in Campania; questo permette di evitare la migrazione del dipendente pubblico. Il bando sarà entro giugno e il concorso sarà a fine agosto”. Avviata la sperimentazione, Bongiorno non ha escluso che questa formula di concorso territoriale possa essere resa obbligatoria.
Determinata nel voler contrastare l’introduzione dei controlli biometrici per i dirigenti scolastici contenuta nel “Decreto concretezza”, l’ANP si è rivolta direttamente al Presidente Mattarella, rappresentando le ragioni che attengono al ruolo e alla funzione dei dirigenti scolasticicontro una disposizione che appare come una massiva violazione della privacy.
«Signor Presidente,
mi rivolgo a Lei per evidenziare l’emergenza di una questione che ritengo di primaria importanza per la tutela delle amministrazioni e delle scuole pubbliche, nonché per la dignità dei rispettivi lavoratori. In qualità di Presidente dell’ANP, l’associazione professionale maggioritaria dei dirigenti scolastici, Le rappresento il carattere di assoluta gravità di alcuni provvedimenti contenuti nel cosiddetto “decreto concretezza”. L’introduzione generalizzata di controlli biometrici per la verifica della presenza, sul posto di lavoro, di tutti i dipendenti pubblici contrattualizzati, con l’esclusione dei soli insegnanti, è una misura che presenta una massiva violazione della privacy – in quanto coinvolge oltre due milioni e mezzo di persone – ed è molto sproporzionata rispetto al dichiarato e pienamente condivisibile scopo: evitare condotte disoneste come quelle dei cosiddetti “furbetti del cartellino”. Condotte che, però, riguardano una irrisoria percentuale di lavoratori e che andrebbero combattute conferendo ai dirigenti adeguati poteri gestionali. Una “schedatura” biometrica di massa senza precedenti come quella prefigurata non migliorerà certo la produttività delle amministrazioni pubbliche ma, al contrario, favorirà demotivazione e inefficienza. Per i dirigenti – scolastici e non – la misura è, inoltre, del tutto insensata: si tratta di personale senza orario di lavoro e la cui valutazione dipende solo dai risultati ottenuti. La conoscenza del tempo trascorso in ufficio, quindi, non ha nulla a che fare con la trasparenza. Nello specifico caso dei dirigenti scolastici, poi, la cosa è ancora più assurda: per la prima volta, da quando esiste l’organizzazione del lavoro, si sovverte il principio di gerarchia, sottoponendo il capostruttura ad un controllo da cui è esclusa la maggior parte del personale in servizio presso la stessa. Aggiungo che, stante l’equiparazione del dirigente scolastico al datore di lavoro a fini antinfortunistici, dovrebbe semmai avere lui contezza delle effettive presenze, contrariamente a quanto previsto. Tutto questo per non parlare dei costi: trattandosi di un provvedimento “senza oneri aggiuntivi per lo Stato”, la spesa necessaria per acquistare e installare i dispositivi di controllo biometrico nelle scuole, stimabile in circa cento milioni di euro, assottiglierà corrispondentemente le loro risorse ordinarie.
I dirigenti scolastici, Signor Presidente, sono i primi garanti di una quantità di diritti di rango primario: dal diritto allo studio, al diritto al lavoro, alla libertà di pensiero e di insegnamento, al diritto alla salute, solo per citarne alcuni. Si tratta di persone che, tra mille difficoltà, si impegnano ogni giorno per migliorare la qualità formativa delle scuole di ogni ordine e grado, creando così le premesse sostanziali di un’Italia più giusta e democratica, proiettata verso un futuro di sviluppo sostenibile ed un concreto benessere che si ispiri ai valori della solidarietà e del bene comune. A questi fedeli servitori dello Stato che, con un carico di responsabilità e di competenze che quasi non ha eguali nello scenario della pubblica amministrazione, si vuole ora imporre un controllo insensato e irragionevole, con un accanimento che non ha precedenti e con grave lesione della loro autorevolezza. I dirigenti che spesso appelliamo ancora “Presidi” si dividono ogni giorno tra una quantità di plessi, dislocati sovente a molti chilometri di distanza, per risolvere i problemi di studenti e famiglie, per incontrare i rappresentanti degli enti locali, per ottimizzare risorse inadeguate rispetto ai bisogni di un’utenza che chiede sempre più qualità e tutela, per prevenire le insidie di contesti degradati che continuamente richiedono la loro coraggiosa dedizione. Come Lei ha spesso ricordato, Signor Presidente, la scuola italiana ha bisogno di competenza, qualità, spirito di servizio, innovazione e cultura; non certo di accendere inutili conflitti o di screditare il prestigio di chi, da sempre, profonde impegno e professionalità ad esclusivo vantaggio dei cittadini. Faccio dunque appello alla Sua sempre premurosa attenzione per il rispetto della legittimità formale e sostanziale delle leggi, nonché per la salvaguardia dei valori e dell’autorevolezza che le nostre istituzioni sono chiamate ad incarnare, affinché la proposta di verifiche biometriche venga accantonata durante l’imminente passaggio nell’aula del Senato La ringrazio per l’attenzione e Le invio i miei più rispettosi saluti. Roma, 12 maggio 2019»
La nota MIUR del 6 maggio 2019, con riferimento agli studenti con disabilità e con DSA prevede che, per “In particolare, per lo svolgimento del colloquio trovano applicazione, rispettivamente, l’art. 20, comma 7, e l’art. 21, comma 5, dell’ordinanza ministeriale i quali prevedono che le commissioni d’esamesottopongano ai candidati con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento i materiali di cui all’art. 19, comma 1, predisposti in coerenza con il PEI o il PDP di ciascuno. Pertanto, non trova applicazione per i candidati con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento la procedura di cui all’art. 19, comma 5, dell’O.M. n.205 del 2019”, che ha modificato sostanzialmente le modalità di svolgimento del colloquio rispetto agli anni scorsi, introducendo le “buste” tra le quali ciascun candidato è invitato a sorteggiare quella che sarà alla base della propria prova d’esame.
Come comunicato, entro il termine dell’8 maggio il MIUR ha reso visibili online le prove scritte, con l’attribuzione dei punteggi e verbale delle sottocommissioni. L’accesso è possibile accedendo con le proprie credenziali all’area “Altri servizi” di Polis.
A partire dalla stessa data è stato avviato, ai singoli candidati, l’inoltro della mail relativa all’esito all’indirizzo comunicato in fase di presentazione della domanda.
Con avviso 18824 del 19/4/2019, il MIUR comunica a tutti i candidati che hanno sostenuto la prova scritta del concorso DS che potranno prendere visione del proprio elaborato, della scheda di valutazione e del verbale relativo alla correzione del proprio compito, accedendo con le proprie credenziali all’area ‘Altri servizi’ di Polis.
Il ministero evidenzia anche che un gran numero di istanze di accesso agli atti è stato presentato anche nelle forme dell’accesso civico generalizzato.
Esaminate le predette istanze e la documentazione allegata, per le richieste per le quali è evidente e motivato l’interesse qualificato dell’istante, lo scrivente Ministero, anche in base alla specifiche indicazioni contenute nelle Linee guida ANAC n. 1309/2016 (par.2.3) ritiene, nell’interesse dei richiedenti e al fine di porli in grado di esercitare al meglio le proprie facoltà partecipative e/o oppositive e difensive attribuitegli dall’ordinamento a tutela della posizione giuridica qualificata di cui sono titolari, che le stesse debbano essere trattate quali richieste di accesso documentale ai sensi della L. n. 241/90.
Conseguentemente, tali richieste seguiranno lo specifico iter procedurale di questa tipologia di accesso, caratterizzato da suoi propri termini, limiti, strumenti di ricorso e revisione. Qualora, invece, le istanze contengano richieste di informazioni, dati o documenti non collegabili direttamente ad un interesse qualificato del richiedente, quindi ricadenti nell’ambito dell’accesso civico generalizzato ai sensi dell’art. 5, comma II, D. Lgs. n.33/2013, a tali richieste verrà dato seguito nei modi e nei tempi previsti dalla normativa richiamata.
Ai fini di trasparenza viene pubblicato sul sito web istituzionale, nella sezione dedicata al corso-concorso di dirigente scolastico, il verbale con cui la Commissione coordinatrice ha fissato i criteri di correzione delle prove scritte, nonché, previo oscuramento dei dati personali, il “verbale relativo alle operazioni di scioglimento dell’anonimato, attinenti al Corso-concorso nazionale per titoli ed esami finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le Istituzioni scolastiche statali (D.D.G. n. 1259 del23.11.2017)”.
Infine, con riferimento alla ulteriore documentazione richiesta (verbali d’aula, moduli anagrafici sottoscritti dai candidati …), tenuto conto dell’ingente numero di istanze di accesso presentate, il Miur comunica che provvederà a riscontrare le predette istanze compatibilmente con l’esigenza del preminente pubblico interesse di assicurare celerità, speditezza e sostenibilità della procedura selettiva.
Comunque, fermo restando quanto sopra, si rappresenta che, al fine di garantire il contemperamento dell’interesse pubblico con quello privato, fino a quando la procedura concorsuale non sarà conclusa con l’approvazione della graduatoria generale di merito, l’accesso è limitato ai soli atti che riguardino direttamente il richiedente, con esclusione degli atti relativi ad altri concorrenti.
FARE L'insegnante n.8/2018 - 2019
Rivista mensile di Formazione e Aggiornamento professionale e culturale per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado
Editorialedi Luciano Lelli
La funzione educativa della famiglia e della scuola: uno sguardo alla storia e all’attualità
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La funzione sociale della scuola alla base del rapporto con le famiglie di Ivana Summa
Dalle funzioni dei sistemi educativi al ruolo dei docenti di Feldia Loperfido e Giuseppe Ritella
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TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: attualità
Dalla classe alla famiglia e ritorno: quali gli “step” per una comunicazione virtuosa ed efficace? di Emanuela Cren
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le nostre famigliedi Nicoletta Calzolari
“Leggiamo per crescere insieme”: nascita di una biblioteca scolastica di Laura Rossi
SCUOLA PRIMARIA
Sociale, che abilità! di Rita Quinzio
A scuola di filosofia. Come educare a pensare con la filosofia delle emozioni di Gheti Valente
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
L’incontro con il “testimone”, tra storia e memoria di Alessandro Ferioli
SCUOLA SECONDARIA II GRADO
La formazione per una didattica efficace di Loredana De Simone
La seconda prova scritta del nuovo esame di Stato di Marco Pellizzoni
ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Il C.P.I.A.: il mondo in classe di Mimosa Crestani
Rubriche
Lettera ad Direttore
Maestri del PASSATO che parlano al PRESENTE
Anton Semënovič Makarenko di Gianni Balduzzi
Le Parole della Scuola
Flipped Classroom di Luciano Lelli
Scuole che innovano
Scuole innovative da tutto il mondo di Marco Bardelli
Arte Musica e Spettacolo
Visita al Museo: tra il dire e il dare, tra storia narrata e passato affidato di Nicoletta Tomba
Legislazione e normativa scolastica
La comunicazione scuola-famiglia. I fondamenti giuridici e i diritti sottesi di Anna Armone
Dall’ufficio di segreteria...
La scuola dopo quasi 20 anni ha un nuovo regolamento di contabilità di Marsa Bassani
No aumenti per gli insegnanti: Sciopero il 17 maggio
Nell’incontro dell’8 aprile con le Organizzazioni Sindacali il Ministro non ha confermato gli aumenti per gli insegnanti, annunciati dallo stesso Ministro solo pochi giorni fa: il Documento di Economia e Finanza non contempla fondi per la scuola.
Delusi i sindacati che, per il momento, hanno confermato lo sciopero del 17 maggio.
Bussetti annuncia nuovi concorsi per la scuola.
Incontrando le Organizzazioni Sindacali, lunedì 8 aprile, il Ministro Marco Bussetti è intervenuto sul tema del precariato nella scuola, annunciando di aver firmato gli atti preparatori per il bando del nuovo concorso ordinario per la primaria e dell'infanzia, per un totale di 16.959 posti.
Il Ministro ha anche annunciato di aver chiesto al Ministero dell'Economia l'autorizzazione a bandire un nuovo concorso per la scuola secondaria, per un totale di 48.536 posti, di cui 8.491 sul sostegno. Al centro dell'incontro anche il futuro rinnovo contrattuale.
"C'è la volontà di procedere con il nuovo contratto di comparto - ha assicurato il Ministro -. Così come vogliamo aprire una nuova stagione concorsuale che possa portare energie nuove nella scuola italiana, con un piano pluriennale di assunzioni che consenta a chi vuole intraprendere la carriera di docente di andare in cattedra e ai precari di essere finalmente assunti". Il Ministro ha assicurato che particolare attenzione sarà data anche al personale ATA, oltre che a ridare energie e risorse agli uffici centrali e periferici del MIUR.
CONCORSO DS. Ammessi all’orale: Dichiarazione titoli dall’8 al 24 aprile
Il MIUR ha emanato la circolare n. 13277 del 2/04/2019 relativamente alla dichiarazione dei titoli culturali, di servizio, professionali e di preferenza a parità di merito e di titoli per i soli candidati che hanno superato la prova scritta.
La suddetta dichiarazione deve essere inoltrata esclusivamente attraverso il sistema POLIS a partire dalle ore 9:00 dell’8 aprile 2019 e fino alle ore 14:00 del 24 aprile 2019.Tramite la funzione POLIS sarà inoltre possibile allegare i titoli di cui alla tabella A allegata al DM 138/2017 nonché i titoli previsti dall’articolo 5, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, non documentabili con autocertificazione o dichiarazione sostitutiva.
Eventuali dichiarazioni presentate con modalità diverse oppure oltre il termine di scadenza non saranno prese in considerazione. Si rammenta che i titoli valutabili sono quelli conseguiti, o laddove previsto riconosciuti, entro la data di scadenza del termine fissato per la presentazione delle domande di ammissione, ovvero il 29 dicembre 2017. Si ricorda che i dati riportati dal candidato assumono il valore di dichiarazioni sostitutive di certificazione rese ai sensi dell’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
Le dichiarazioni rese devono pertanto contenere tutti gli elementi essenziali che verrebbero riportati nel certificato che sostituiscono, allo scopo di consentire la corretta valutazione dei titoli.
DIRIGERE LA SCUOLA N.4/2019
Editoriale: di Vittorio Venuti - 15 Marzo 2019, un venerdì storico contro il cambiamento climatico
Anna Armone - La Direttiva annuale sull’azione amministrativa e la gestione anno 2019
Michela Lella - L’atteggiamento educativo e la formazione della persona
Damiano Verda - Imparare attraverso il tinkering
Maria Torelli - Invalsi valuta la valutazione
Antonio Di Lello - Le prove d’esame nel nuovo Esame di Stato
Edgardo Escamilo - Compensi interi ai dirigenti scolastici impegnati nei PON
Sandro Valente - La gestione del programma annuale
Angelo Muratore - Il consuntivo 2018 tra vecchio e nuovo regolamento
Rubriche:
I CPA ... a cura di Ada Maurizio
I finanziamenti 2019 per i cpia
LA SCUOLA IN EUROPA … a cura di Mario Di Mauro - Identità e alterità tra il sociale e l’educativo in Irlanda
PSICOLOGIA DELLA GESTIONE … a cura di Vittorio Venuti - Le buone pratiche
GIURISPRUDENZA SCOLASTICA ... a cura di Rosanna Visocchi
Concorsi a dirigente scolastico del 2004 e del 2006: il CdS si pronuncia sui requisiti per l’ammissione al corso di formazione previsto dall’art.1 comma 87 della legge sulla Buona Scuola
AMMINISTRARE LA SCUOLA N.4/2019
Argomenti:
Maria Rosaria Tosiani - Il Conto Consuntivo delle istituzioni scolastiche
Raffaella Scibi - La gestione dei residui ed i controlli di riconciliazione contabile in sede di analisi del conto consuntivo
Angelo Muratore - Per la Corte di Giustizia Europea va applicata la parità di trattamento tra lavoratori precari e non
C. Febbe e A. Orsingher - Il mobility manager scolastico
Sandro Valente - Le attività extra ufficio consentite ai dipendenti
Antonio Sapiente - Il rapporto tra procedimento penale e procedimento disciplinare
Avv. Gianluca Dradi - La gestione delle graduatorie di istituto e le sue principali problematiche
Luciana Petrucci Ciaschini - Il sistema valutazione nazionale: valutazione dei Dirigenti scolastici
Andrea Leonzio -Gli adempimenti e gli obblighi vaccinali
Rubriche:
PENSIAMOCI SU... a cura di Angelo Muratore - Obbligatorietà dell’accertamento fiscale
PAROLE CHIAVE... a cura di Rosanna Visocchi - Dispersione scolastica: priorità per il 2019; Dati ISTAT
L’ANGOLO DELLA PSICOLOGIA a cura di Vittorio Venuti - EFFICACIA, EFFICIENZA e QUALITÀ. Parametri del funzionamento con cui tutti i dipendenti debbono sapersi confrontare
GIOCANDO S’IMPARA
RISPOSTA AI QUESITI POSTI DAI LETTORI
NOTE DI GIURISPRUDENZA IN MATERIA SCOLASTICA
È stato pubblicato sul sito del Miur il decreto contenente l’elenco degli ammessi alla prova orale del Concorso per il reclutamento di Dirigenti Scolastici da immettere nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali, inclusi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti.
Le operazioni di scioglimento dell’anonimato sono avvenute il 25 e 26 marzo. La prova scritta, che richiedeva il conseguimento di un punteggio minimo di 70 punti, è stata superata da 3.795 candidati.
La prova orale sarà finalizzata ad accertare la preparazione professionale degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico.
Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera.
Elenco degli ammessi: