Ultime notizie

Argomenti

Ricostruzione della carriera: le modalità per inserire i servizi al SIDI
Seconda parte - La prima parte è stata pubblicata sul n.2 di Amministrare la Scuola di Febbraio 2025.
Luciana Petrucci Ciaschini

Conto Consuntivo 2024
Come effettuare il controllo incrociato per far quadrare i dati del conto consuntivo. L'adempimento è previsto per il 15 marzo 2025.
Raffaella Scibinico

Perchè è importante verificare la consistenza dei residui prima di redigere il Conto Consuntivo 2024
Marta Brentan

Rinnovo delle RSU nelle istituzioni scolastiche
Disciplina, funzioni e compiti delle RSU.
Angelo Muratore

Dalla società che cambia ci giunge la richiesta di un “insegnante counselor”

Giacomo Mondelli, Anna Maria Mossa

Il “cambiamento” che, senza soluzione di continuità, si propaga nella società contemporanea, di volta in volta definita complessa[1],  globale, multiculturale, tecnologica e dell’informazione[2], ecc., sta   modificando sotto i nostri occhi, se non proprio rivoluzionando, i modi di vivere, di relazionarsi, di lavorare, di apprendere e studiare della generalità degli individui ed in particolare dei soggetti più giovani e in formazione.                                                                           

La società del e nel cambiamento

Il “cambiamento” che, senza soluzione di continuità, si propaga nella società contemporanea, di volta in volta definita complessa[1],  globale, multiculturale, tecnologica e dell’informazione[2], ecc., sta   modificando sotto i nostri occhi, se non proprio rivoluzionando, i modi di vivere, di relazionarsi, di lavorare, di apprendere e studiare della generalità degli individui ed in particolare dei soggetti più giovani e in formazione[3].

Il processo generalizzato di cambiamento non poteva, perciò, non interessare la famiglia, la scuola, la cultura, i mezzi di comunicazione e di formazione e, più in generale, la gran parte dei contesti di vita, di esperienza e di conoscenza delle donne e degli uomini. Però, occorre -a nostro avviso- sottolineare che il cambiamento e la stessa attuale configurazione della società globalizzata non possono essere considerati percorsi e processi di tipo unidirezionale ovvero generati esclusivamente dalla cosiddetta “società globalizzata” e imposti a contesti di vita, di relazione e di lavoro, oltre che agli individui tutti. Non è andata e non sta andando così. 

Preparazione alla prova orale

11 Webinar specifici finalizzati alla preparazione della prova orale

Costo del corso 150,00

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO  organizza  un corso di preparazione  al  concorso per Dirigenti Scolastici finalizzato al superamento della prova orale.

Per apprezzare pienamente il programma dei webinar, è necessario tenere presente  quanto previsto dall'art. 8 del Bando di concorso, il quale  tra l'altro, prevede:

  • la trattazione di un quesito  sulle materie oggetto della prova scritta volto a verificare la preparazione professionale;
  • la soluzione di un caso, che ha lo scopo di verificare la capacità di esercitare la funzione del dirigente scolastico.

Come si può notare,  il quesito punta sulle conoscenze, mentre il caso  è orientato a far emergere la capacità (e le connesse competenze) di assumere la funzione dirigenziale.

Questa parte della prova orale è particolarmente  complessa e diventa decisiva per  il punteggio di valutazione.

In vista del prossimo incontro del nostro ciclo di serate ASST, I mercoledì della salute sessuale, programmato per il 26 febbraio, trovate in allegato a questo articolo:

- la locandina generale delle serate

- la locandina dell'incontro del 26 febbraio

- la scheda di iscrizione per parteciparvi

 

Le iscrizioni gratuite andranno effettuate entro il 25 febbraio mediante la compilazione della scheda di iscrizione da inviare a asst.torino@yahoo.com

COME FARE I PROVVEDIMENTI DI RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA  DEL PERSONALE DOCENTE, DOCENTI DI RELIGIONE  E DEL PERSONALE ATA

Il corso sul riconoscimento dei servizi ai fini della ricostruzione della carriera che vi proponiamo è aggiornato con le ultime  novità che sono state  introdotte con il decreto legge  n.69/2023, convertito in legge n. 103 del 10 agosto 2023

Vengono offerti 6 webinar per complessive n.12 ore di formazione per mettervi in condizione di fare i provvedimenti sulla ricostruzione della carriera

Il corso ha il taglio pratico operativo per mettervi in condizione di predisporre attraverso il sistema informatico del SIDI i decreti di ricostruzione della carriera del personale docente, docenti di religione personale amministrativo.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Campus didattici istituti tecnici e professionali e filiera tecnologico-professionale

Determinazione saggio interessi legali per il 2025

Filiera tecnologico-professionale: attivazione di nuovi percorsi quadriennali sperimentali

Iscrizioni alunni per l'a.s. 2025/2026 prorogate al 10 febbraio

Nuove regole per l’esecuzione dei giro fondi disposti mediante OIL

Comunicazione delle mail istituzionali dei dipendenti alle organizzazioni sindacali

Concorso ordinario funzionari E.Q. (DSGA): apertura termini presentazione candidature a componente di commissione

Contributi obbligatori PA: prescrizione sospesa fino al 31 dicembre

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Circolare sulle modalità di presentazione delle domande di partecipazione all’esame di Stato - Maturità 2025

Proroga per il collaudo nell'ambito del Piano Scuola 4.0

Precisazioni del Garante Privacy - No a foto di minori di 14 anni sui social senza il consenso di entrambi i genitori

Gestione Separata: il nuovo codice attività UNIEMENS

Suggerimenti ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

Attività di avviamento alla pratica sportiva e Competizioni sportive scolastiche

Anagrafe Nazionale dell’Istruzione. I cittadini potranno scaricare in autonomia titoli di studio ottenuti e certificati di frequenza scolastica

Assegno unico e universale: il nuovo servizio predisposto dall'INPS per la presentazione della domanda

La nostra “irrequieta” scuola

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Ad ogni cambio della guardia, in quel di Viale Trastevere 76/A in Roma, accade che tutto il prima di una nuova legislatura venga rimesso in discussione, seppure senza controparte che non sia della stessa parte. Senz’altro ci sono ragioni a sostegno, però conveniamo sul fatto che bisognerebbe chiederlo … all’interessata, a chi nella scuola vive. Ogni nuova idea che si riversi sulla scuola determina uno “sbancamento”, quando poi le idee figliano altre idee, beh! Allora si rischia lo sbandamento e una correzione di rotta verso una nuova destinazione, che si coglie “tra le righe” ma che resta un po’ avvolta nella nebbia, perché si sa già che quel che si sta delineando rischia fortemente di saltare col prossimo cambio di guardia (sarà il complesso di Penelope?).

Altra cosa sarebbe se, anziché limitarsi a estemporaneità, per quanto prodotte da autorevoli personaggi, si mettesse mano a rivedere i nodi strutturali del sistema scuola per darle più respiro e fondare una nuova consapevolezza di sé e del ruolo che è chiamata a svolgere, una scuola che riesca a seguire e valorizzare gli alunni in tutti gli steps che compongono l’intero loro percorso scolastico.

Un po’ alla volta il ministro sta presentando la riforma che ha in mente, frutto evidente di una riflessione critica su una idea di scuola che viene reputata come deviata su un binario morto per contrapporre una scuola che è “ritorno al futuro”.  Comunque, al momento siamo davanti a proposte, ma buonsenso vuole che si aspetti che vengano definite, cucite insieme e poi ancora ridefinite.

Non ho apprezzato l’intensa, scomposta e irriverente critica che ha accolto la proposta di ulteriori “Indicazioni Nazionali” solo sulla base di qualche intervista del Ministro. Sono state presentate delle punte di argomenti, ma non sono gli argomenti. Quindi, personalmente mi astengo dal commentare e attendo. Certo, però, che chiamare in ballo Antonio Gramsci per la proposta del ritorno del latino, mi sembra azzardata, forse anche un po’ fuori luogo.

In questo numero:

Argomenti

La nostra “irrequieta” scuola
Ad ogni cambio della guardia, in quel di Viale Trastevere 76/A in Roma, accade che tutto il prima di una nuova legislatura venga rimesso in discussione, seppure senza controparte che non sia della stessa parte. Senz’altro ci sono ragioni a sostegno, però conveniamo sul fatto che bisognerebbe chiederlo … all’interessata, a chi nella scuola vive. Ogni nuova idea che si riversi sulla scuola determina uno “sbancamento”, quando poi le idee figliano altre idee, beh!
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La regolamentazione dell’utilizzo del cellulare in classe e le problematiche ad essa connesse
Sulla delicata questione a margine uno schema di regolamento che le scuole possono adattare  e uno schema di fattispecie sanzionabili.
Pietro Netti

La gestione del piano educativo individualizzato: ruoli e funzioni
Seconda parte - La prima parte di questo lavoro è stata pubblicata sul n. 1 di Dirigere La Scuola di Gennaio 2025.
Tullio Faia

Sindacabilità dei criteri fissati dal consiglio d’istituto per decidere la priorità nell’accoglimento delle domande di iscrizione degli alunni
La richiesta di accesso alla visione delle graduatorie di iscrizione e degli elenchi degli alunni non ammessi.
Stefano Callà

Argomenti

La Riforma dell’IRPEF: cambiano le aliquote e le detrazioni
Con la legge di bilancio 2025 vengono messe a regime le disposizioni relative alla riforma dell’IRPEF previste dall’art.1 del DLgs. 30.12.2023 n. 216 per il periodo d’imposta 2024.
Maria Rosaria Tosiani

Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 che riguardano le famiglie
La legge di bilancio 2025 prevede alcuni bonus e altre misure a favore delle famiglie.
Raffaella Scibinico

Ricostruzione della carriera: le modalità per inserire i servizi al SIDI - Prima parte
Luciana Petrucci Ciaschini

CONGEDO PARENTALE: la Legge di Bilancio 2025 eleva a tre i mesi retribuiti all’80%
Per il personale della scuola il primo mese è già retribuito al 100% fino ai 12 anni di vita del bambino quale trattamento più favorevole previsto dal CCNL.
Rocco Callà

Educare alla vita

Editoriale di Ivana Summa

Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale. L'immaginario qui è inteso come una dimensione non "altra" e opposta a quella reale, ma al contrario funzionale alla ricostruzione della realtà e delle rappresentazioni sociali. Mi ha provocato questa riflessione il bel contributo di Loredana De Simone, intitolato L’orientamento comincia dalla culla, nel quale viene ricordato che “le prime forme di orientamento prendono forma sin dalla nascita quando, nella culla, ogni bambino è stimolato a interagire con i familiari e con la realtà circostante. È in questo modo che si avviano le prime forme di apprendimento non formale che guidano il bambino alla scoperta e alla conoscenza di se stesso, della propria identità fisica, psichica e sociale. È sin dalla nascita che, attraverso stimolazioni adeguate, il bambino viene gradualmente orientato ad esprimere le proprie potenzialità e a dirigersi verso uno sviluppo armonico e integrale...” La scuola ha consapevolezza che l’orientamento è un processo complesso da sempre affidato, anche se esplicitamente soltanto da qualche decennio (L. De Simone è riuscita ad individuare il filo della storia pedagogica dell’orientamento), alla scuola in quanto luogo di formazione personale e sociale, chiamando in causa il diritto di tutti e di tutte alla costruzione, e a volte ricostruzione, di un progetto di vita significativo. Ma la complessità è inscritta nelle molteplici variabili che entrano in gioco durante il lungo processo dell’orientamento che, come abbiamo visto, comincia dai primi anni di vita e, nella sua lunga processualità, ha risvolti imprevedibili. E l’imprevedibilità dipende non solo dalla fenomenologia dell’accadere che, di fatti, caratterizza la vita umana, ma anche dalla formidabile ed accelerata fase di transizione che la società, a tutti i livelli, sta attraversando.

EDITORIALE Ivana Summa
Educare alla vita
Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Ragioni istituzionali per la definizione della figura di un pedagogista scolastico - Andrea Porcarelli
Tempo di scelte, tempo di futuro: il ruolo strategico dell'orientamento scolastico - Bruno Lorenzo Castrovinci
Ri-orientare al tempo dell’intelligenza artificiale - Eva Raffaella Maria Nicolò
Ri-Educare ai sentimenti già si può - Maria Rosaria Mazzella

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Prospettive per l’organizzazione del Consiglio di Classe - Renato Candia
Malattie sessualmente trasmesse - Pirchia Schildkraut

Il curricolo per competenze nella scuola dell’infanzia e del 1° ciclo

Come superare la prova scritta e la prova orale

 

Per la preparazione al concorso vengono proposti due guide per i docenti della scuola primaria e per i docenti della scuola secondaria

 

  • Guida Concorso docenti Scuola Primaria e Infanzia 2025 di Giacomo Mondelli Vittorio Venuti, pagine 618, € 29,00 (spese di spedizione incluse)
  • Guida Concorso docenti Scuola Secondaria Primo e Secondo grado 2025 di Giacomo Mondelli Vittorio Venuti, pagine 684, € 32,00 (spese di spedizione incluse)
  • Test a risposta multipla su tutte le materie del concorso

L'acquisto del testo di preparazione al concorso dà diritto a fruire gratuitamente deitest a risposta multipla di verifica su tutte le materie della prova scritta mediante l'utilizzazione di un simulatore online che può essere utilizzato per esercitarsi.

Vengono proposti oltre 700 TEST a risposta multipla su conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico e sulle competenze digitali inerenti all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Caratteristiche del Simulatore della prova scritta

I test a risposta multipla sono offerti sulla nostra piattaforma  www.euroformscuola.itin modo da facilitare l’autoapprendimento.  Grazie al simulatore Test online sarà possibile esercitarsi alla prova rispondendo a quesiti a risposta multipla, ripassare gli argomenti, coniugare lo studio teorico con la verifica della propria preparazione oltre a simulare lo svolgimento della prova stessa.

Al termine dello svolgimento di ogni modalità verrà mostrato il punteggio ottenuto durante la prova e sarà inoltre possibile visualizzare lo storico dei punteggi ottenuti nella stessa modalità in modo da poter valutare l'andamento della propria preparazione.

La scuola e il marasma

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Uno studioso particolarmente importante per la psicologia dello sviluppo e, collateralmente, per la stessa pedagogia è René Arpad Spitz (1887 - 1974), medico, psicologo e psicoanalista austriaco, che valorizzò il ruolo formativo della madre tramite l’osservazione diretta dell’interazione madre-bambino, confermando che lo sviluppo infantile non avviene in modo lineare ma per stadi. Ciò che, rese celebre Spitz, furono gli studi sui bambini ospedalizzati, quindi in situazioni di deprivazione di stimoli, che lo portarono ad elaborare la teoria sulla depressione anaclitica e a descrivere i comportamenti di bambini che vengono separati dalla persona che si prendeva cura di loro: dalle lamentele e richiami del primo mese al pianto e perdita di peso del secondo mese, quindi al rifiuto del contatto fisico, insonnia, riardo nello sviluppo motorio, assenza di mimica, perdita continua di peso nel terzo mese… E dopo? Dopo il terzo mese: cessazione del pianto ovvero, stato letargico.

Il bambino, deprivato dal contatto con la madre, manca a livello neurologico di un collegamento adeguato tra corteccia cerebrale e diencefalo, connessione fondamentale affinché il bambino possa sperimentare in modo adeguato la relazione emozionale e viscerale tra il proprio mondo interno e la realtà circostante. La deprivazione del contatto genera dei disturbi evolutivi che si manifestano sul piano affettivo, motorio, cognitivo, linguistico. Venendo a mancare il contatto con la madre, il bambino va incontro al “marasma”, cioè al lasciarsi andare per inedia: non potendo ricevere amore, coccole, carezze, il bambino si lascia morire.

Argomenti

Possono le istituzioni scolastiche affidare ad enti del terzo settore i servizi di istruzione e formazione per il miglioramento dell’offerta formativa degli alunni?
Uno schema pratico di convenzione per l’affidamento dei servizi.
Maria Rosaria Tosiani

La questione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali per il personale ATA
La riduzione di orario nonostante sia in vigore da molti anni è ancora oggetto di contenzioso che spesso vede soccombente l’istituzione scolastica.
Rocco Callà

Certificazione ultimo miglio ai fini del trattamento di fine servizio (TFS)
E' obbligatorio l’utilizzo del canale telematico per la comunicazione dei dati giuridici ed economici necessari alla liquidazione dei trattamenti di fine servizio.
Raffaella Scibinico

L’esercizio della libera professione da parte del docente senza autorizzazione
Un caso di responsabilità diretta nei confronti della P.A.
Anna Armone

Il 16 dicembre 2024  è pubblicato il bando di Concorso Ordinario per la Copertura di 1.435 posti da Funzionario di  Elevate Qualificazioni con incarico da DSGA.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalle ore 12:00 del 16 dicembre e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025.

Accedono alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60.

Il 4 dicembre 2024 si è svolto  presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, un incontro di informativa in cui l’Amministrazione ha annunciato che la pubblicazione del bando di Concorso Ordinario per la Copertura di 1.435 posti da funzionario Elevate Qualificazioni con incarico da DSGA è prevista per il 13 dicembre p.v. sul portale InPa.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalle ore 12:00 del 16 dicembre e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025.

Come sicuramente  sarà noto i partecipanti al concorso per Dirigente Tecnico saranno numerosi.

Pertanto nella preparazione al concorso diventa strategico superare la prova di preselezione.

Il bando di concorso non prevede la pubblicazione della banca dati.

La prova preselettiva consiste in un test articolato in  60 quesiti a risposta multipla da svolgere in 90 minuti al computer.  Pertanto èmolto importante non solo la conoscenza degli argomenti ma anche e soprattutto l'esercitazione pratica al computer.

Con il Bando per l’anno scolastico 2024/2025 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’articolo 1, comma 320, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale si ricorda che le domande, firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, potranno essere presentate a partire dal 10 dicembre 2024 al 10 marzo 2025, per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025.

Di seguito le nostre offerte di abbonamento:

1) ACQUISTO COME SCUOLA

Per le scuole che intendono sottoscrivere i nostri abbonamenti, vi invitiamo ad inviarci la cedola abbonamenti compilata che troverete a fondo pagina all'indirizzo euroed@euroedizoni.it. La cedola può essere compilata anche online. Per completare la procedura vi invitiamo a completare l'ordine sul MEPA o inviandoci un CIG dell'importo corrispondente agli abbonamenti selezionati.

A seguito della pubblicazione del bando di concorso la CASA EDITRICE EUROEDIZIONI TORINO propone un corso di preparazione al  CONCORSO per Dirigente Tecnico finalizzato al superamento della prova di preselezione e delle prove scritte, in modalità webinar.

Sono previsti 25 lezioni  in modalità WEBINAR, con esercitazioni finalizzate al superamento della prova di preselezione.

Il concorso prevede:

  • una prova di preselezione con test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Essa si articolerà in 60 quesiti a risposta multipla sulle materie specificate nell'allegato A al regolamento.
  • due prove scritte, di cui
  • una prova su tutte le aree oggetto del concorso, articolata in 7 quesiti a risposta aperta
  • una prova pratica consistente in una soluzione di caso

L'obiettivo del corso  è quello di far acquisire la tecnica per affrontare la prova di preselezione attraverso le esercitazioni e le successive prove scritte e la prova orale. Per la prova preselettiva non è prevista la pubblicazione di una banca dati.

Finalmente dopo cinque anni di annunci e rinvii il 9 dicembre 2024  è stato pubblicato il bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 145 dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito, ai sensi dell’articolo 420, comma 7, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

il 10% dei posti è riservato ai candidati che hanno svolto la funzione di dirigente tecnico in questi ultimi anni con incarico precario.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalla data di pubblicazione  ed entro 45 giorni dalla data di pubblicazione, vale a dire fino alle ore 18,00 del 23 gennaio 2025.

Riguardo i contenuti vengono confermate tutte le regole già scritte nel regolamento del concorso  DECRETO 12 giugno 2024, n. 109. 

In vista dell'uscita del nuovo concorso per posti di Direttore SGA nelle istituzioni scolastiche che sarà in forma semplificata articolato su due prove secondo le nuove regole introdotte con il Decreto Legge n. 44 del  1 aprile 2021 convertito nella legge 28 maggio 2021, n.76: una prova scritta costituita da 60 test a risposta multipla e da una prova orale su tutte le materie del concorso, la nostra Casa Editrice propone a condizioni molto vantaggiose un corso completo per la preparazione al concorso.

Il Corso di preparazione on line, sarà strutturato su 15 lezioni on line (Webinar), su tutte le materie del concorso.

L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai test a risposta multipla previsti per la prova scritta e lo studio di caso previsto per lo svolgimento della prova orale. Durante lo svolgimento del corso saranno assegnati per esercitarsi test a risposta multipla strutturati e centrati sugli argomenti trattati durante la lezione in modo da facilitare l'apprendimento.

Ciò premesso, i webinar che vi proponiamo avranno una metodologia laboratoriale finalizzata al superamento alla specifica prova del concorso

Il corso avrà inizio  Giovedì 8 gennaio 2025, alle ore 17. A coloro che avranno effettuato l'iscrizione sarà inviato il link per effettuare il collegamento al webinar.

Costo del corso 350,00 euro.

Nel costo del corso sono compresi la spedizione gratuita del "MANUALE PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO e la GUIDA ALLA PROVA SCRITTA  CONCORSO DIRETTORE SGA con l'utilizzo gratuito del simulatore on line costituito da oltre 2.500 test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Tutti i test sono centrati sulle domande più ricorrenti con risposte commentate per consentire l’autoapprendimento e la simulazione delle prove.

In arrivo la nota annuale con le indicazioni sul percorso di formazione e prova per l’a.s. 2024/2025.

L’impianto del percorso formativo che prevede in tutto un impegno pari a 50 ore distinte in 4 fasi:

  • incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
  • laboratori formativi (12 ore);
  • peer to peer ed osservazione in classe (12 ore);
  • formazione online (20 ore).

Il Ministero ha emanato la circolare  le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e al primo e secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026.

La finestra per la presentazione delle domande va dall’8 al 31 gennaio 2025.

Le iscrizioni per tutte le classi iniziali della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale si effettueranno online, attraverso la piattaforma UnicaOnline così come le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale e alle scuole paritarie che su base volontaria aderiscono alla modalità telematica.

Alla piattaforma Unica si accede attraverso le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronicIDentification Authentication and Signature).

Vanno consegnate direttamente presso la Segreteria delle Istituzioni scolastiche, in forma cartacea, le domande di iscrizione alla Scuola dell’infanzia, alle scuole di Valle d’Aosta, Trento e Bolzano, nonché le iscrizioni a specifici percorsi dettagliati nell’annuale nota emanata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nella piattaforma Unica sono disponibili informazioni sulle scuole (“Cerca la tua scuola”) e sezioni dedicate all’orientamento, per accompagnare le famiglie e gli studenti nella scelta della scuola più adatta alle loro competenze, aspirazioni e attitudini

 

Il Ministero ha emanato la nota nr. 8235 del 26 novembre 2024 con la quale ha disposto la  proroga dei termini di presentazione del Programma Annuale 2025.

In particolare, le tempistiche per la predisposizione ed approvazione del programma annuale 2025 sono le seguenti:

  • entro il 15 gennaio 2025, le istituzioni scolastiche predispongono il programma annuale e la relazione illustrativa; entro la medesima data, il programma annuale e la relazione illustrativa, sono sottoposti all’esame dei revisori dei conti per il parere di regolarità;
  • entro il 15 febbraio 2025, i revisori dei conti rendono il suddetto parere. Tale parere può essere acquisito anche con modalità telematiche;
  • entro il 15 febbraio 2025, il Consiglio d’Istituto delibera in merito all’approvazione del programma annuale. La delibera di approvazione del programma annuale è adottata entro il 15 febbraio 2025, anche nel caso di mancata acquisizione del parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa.

 

Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale

Editoriale di Ivana Summa

Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia. Con riguardo alle prime – che si riferiscono spesso ad aspetti di carattere prevalentemente ammini­strativo, come trasparenza, privacy, anticorruzio­ne, acquisizione di beni e servizi - qui evidenziamo l’attualità della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia diffe­renziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzio­ne. Si tratta della cosiddetta legge Calderoli che, come ci suggeriscono ben due contributi pubblicati in questo numero – quello di Anna Armone e di Giancarlo Sacchi – mette in gioco diritti costitu­zionalmente protetti (salute ed istruzione) e le ri­sorse per poterli garantire a tutti e nella stessa mi­sura. Proprio la rilevanza di tali diritti, riconosciuti come fondamentali dalla nostra costituzione, ci fa comprendere perché questa legge ha stabilito che occorre prima determinare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e poi avviare la procedura per eventualmente conferire maggiore autonomia alle regioni che lo richiedano. La lettura di questi due contributi ci consente di dare uno spessore storico-giuridico alla questione dell’autonomia e, di conse­guenza, di comprendere che essa è incardinata nel disegno della struttura costituzionale. Gli stessi contributi, tuttavia, non azzardano previsioni sul­lo stesso destino della legge n. 86/2024 anche in considerazione che la Legge costituzionale n. 3 del 2001 non si è mai realizzata.

EDITORIALE Ivana Summa
Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale
Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

L'autonomia differenziata per la scuola: rischi o opportunità? Gian Carlo Sacchi

Il Framework UNESCO per le Competenze IA degli Studenti Gabriele Benassi

Autonomia scolastica: luci e ombre di una riforma necessaria Eva Raffaella Maria Nicolò

Educazione civica e Paideia costituzionale nelle nuove Linee guida Andrea Porcarelli

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi proponiamo una serie di laboratori di formazione pratici e operativi per personale amministrativo su specifici compiti che gravano sugli uffici di segreteria.

I corsi saranno erogati in modalità ONLINE SINCRONO.

Area DigCompEdu – Coinvolgimento e valorizzazione professionale

A ciascun partecipante sarà inviato il link per la partecipazione al corso

Modalità di partecipazione:

E’ possibile fare ordine diretto sul MEPA.

Compito del referente tutor del corso inviare a direttore@euroedizioni.it nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al corso. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura.

Per ogni altro chiarimento inviare una email a direttore@euroedizioni.it

SINGOLI MODULI FORMATIVI

1) Dematerializzazione dei Contratti al personale interno ed esterno procedure di individuazione, piattaforma PERLAPA, piattaforme per adempimenti fiscali e previdenziali: studio di casi

CODICE MEPA: CORSOAMM1

DURATA DEL CORSO: 12 ore. Le lezioni saranno articolate in 4 webinar della durata di 3 ore.

Il periodo di svolgimento sarà concordato con la scuola

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi vogliamo proporre su questa complessa materia due webinar formativi per chiarire al personale che dovrà fare il lavoro i dubbi su questi  adempimenti  di non semplice applicazione che riguardano il riconoscimento e l'inserimento dei servizi al sistema informatico per il calcolo della pensione.La gestione dei procedimenti pensionistici si presenta molto complessa. Le istituzioni scolastiche in materia pensionistica non hanno competenza ad emettere i  provvedimenti,

Tale competenza è dell’INPS. Tuttavia la corretta gestione dei procedimenti pensionistici da parte dell’INPS presuppone la corretta comunicazione delle informazioni che le istituzioni scolastiche sono chiamate a fornire,  per via informatica, attraverso la nuova PASSWEB.

Il corso si svolgerà  nei giorni 8 e 15 Novembre 2024 , dalle ore 16.00  alle ore 18,00, in modalità webinar.

Relatrice: Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani

Costo: 20€ per partecipante

Modalità di partecipazione: 

Per iscriversi è sufficiente che la scuola invii a direttore@euroedizioni.iti nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al webinar. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura. Per ogni altro chiarimento  inviare una email a  direttore@euroedizioni.it Per ogni altra informazione di dettaglio consultare il sito www.euroedizioni.it

Con l'avviso n.155157 del 02/10/2024 il Ministero dell'istruzione e del merito avvisa l'inizio della prova scritta del concorso dirigenti scolastici che si terrà il mercoledì 30 ottobre 2024, alle h 14:30. Si evidenzia che, a norma del medesimo articolo 7, comma 1, del bando di concorso, la prova scritta si svolge nella sede individuata nell’USR al quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento della prova stessa. Tale comunicazione è data tramite avviso pubblicato sul Portale Unico del reclutamento di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, e nei rispettivi albi e siti internet degli Uffici scolastici regionali. Il candidato, inoltre, dal Portale Unico del reclutamento, potrà accedere tramite il link https://concorsi.istruzione.it/piattaforma-concorsi-web/graduatoria/lista-istanze all'area "Graduatorie" della Piattaforma “Concorsi e Procedure selettive” e, scegliendo il concorso di interesse, visualizzare/salvare il documento relativo alla propria convocazione presente nella sezione “Allegati”. Detto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Alla primaria facciamo valere la regola della giostra e non quella dei voti

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Sugli scudi ancora il ritorno dei voti numerici alla scuola primaria. La sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, a cinque mesi dalla precedente esternazione, è tornata sull’argomento nell’ambito di una intervista all’Ansa, e, a ben soppesare le sue parole, sembra proprio che il sistema dei giudizi, introdotto dalla scorsa legislatura, stia per essere definitivamente smantellato.  Perché recriminare? In fondo, sembra che abbia creato solo confusione nelle famiglie e complicato il lavoro dei docenti. Incomprensibili i timori che, invece, aleggiano intorno alla proposta del ritorno dei voti, perché, comunque, i voti nella vita arrivano inesorabili, bisogna abituarsi da bambini.

Nella esternazione di luglio, la sottosegretaria era stata particolarmente chiara nel sostenere che il ritorno dei voti alla primaria è questione che rientra nelle intenzioni della destra di governo, che mira a restituire alla scuola l’ambizione di essere un ascensore sociale, per cui tutti partono dallo stesso piano, ma solo chi merita va avanti, a prescindere dal portafoglio dei genitori. Giusto! Però, siamo sicuri che tutti partano dallo stesso piano? E poi, però… però stiamo parlando di bambini delle primarie e ricorrere ai numeri per bollare ogni loro prestazione, ammettiamolo, fa un certo effetto: equivale a gettare le basi per lo scarto che succederà più avanti, accantonando la visione di una scuola amica, che accoglie, abbraccia, valorizza e accompagna la crescita dei bambini cercando di compensare, in qualche modo, le distanze che lo stigma della nascita (condizioni culturali ed economiche della famiglia di appartenenza, ambiente di crescita, patrimonio ereditario e dotazioni genetiche) comporta e che più che di numeri ha bisogno di parole, di attenzioni, di presa in carico riscontrando i bisogni individuali più che non le prestazioni accademiche.

I bambini non possono essere ricondotti a numeri, non possono essere confusi con le loro prestazioni, che sono da considerare in ben altro modo; i bambini si comprendono e… si sognano, come direbbe ancora Danilo Dolci. Non sono i numeri a far sognare i bambini, ima l’emozione di accompagnarli nella crescita, ciascuno secondo i suoi bisogni. La lezione di Don Milani non ha scadenza ed è allergica ai numeri, che quantificano, non si sa bene cosa, ma non insegnano né formano. Don Milani, sì, lui lo sapeva benissimo che, a scuola, i bambini non partono tutto dallo stesso piano. I voti sono parenti dell’asservimento verso quell’unica forma prevista e attesa. Ricorda quell’unica taglia di cappello con cui si vorrebbe incappellare le teste dei bambini, che Claparède paventava già negli anni venti.

Sono le parole a formare, le emozioni e i sentimenti che trasmettono; sono i comportamenti a formare, i comportamenti che accompagnano lo stare insieme e si sta insieme non per catalogare, stilare graduatorie, mettere in competizione. Non ultimi e non primi! Almeno alle primarie facciamo valere la regola della giostra, perché valutare non è misurare, dare voti e farne la media, promuovere o bocciare, ma è formare mentre si cresce, e si cresce tutti insieme, bambini e insegnanti, ciascuno con le proprie peculiarità, con le proprie risorse, che non sono fisse nel tempo.

Perché abbiamo suonato la grancassa per ricordare Don Milani? Perché citiamo con orgoglio Montessori, perché ricordiamo il maestro Manzi? Perché ricordiamo con affetto e riconoscenza Mario Lodi e poi tutti gli altri grandi pedagogisti, fino a Francesco De Bartolomeis, recentemente scomparso, che hanno onorato la scuola italiana indicando la via da seguire per poi sbugiardarli così palesemente?

Diciamoci la verità: la questione non sono i voti e neppure i giudizi. La questione si attorciglia attorno all’idea di scuola, che non può essere appannaggio di destra o di sinistra, perché la scuola è dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, dei giovani che l’abitano e che in essa devono costruirsi e rinascere per se stessi e per gli altri, perché il futuro è la strada che percorreranno, e il loro futuro è ogni giorno, ogni ora, ogni momento. La scuola ha in sé un senso ed una dignità tali che nessuna ideologia politica può permettersi di avocare a sé. Al contrario, sono esse, le ideologie che devono comprenderne le potenzialità e metterla nelle condizioni di funzionare meglio.

Il dimensionamento che si sta consumando in questo periodo la dice lunga in proposito. A fronte di una situazione di progressivo degrado che la scuola sta vivendo, si preferisce procedere ancora a “tagli”, anziché analizzarla e renderla più fruibile ed adeguata diminuendo gli alunni per classe e aumentando il numero delle classi. La scuola di oggi sta vivendo situazioni di disagio ben più profonde rispetto alla scuola già solo di qualche decennio fa, quando gli studenti erano meno distratti e più rispettosi dei luoghi e delle persone, le famiglie più disposte a stabilire un’alleanza con gli insegnanti; quando gli insegnanti, pur sempre con stipendi ai limiti dell’indigenza, godevano di maggiore considerazione anche da parte dell’Amministrazione. Ah gli insegnanti! Perché si tirano loro le orecchie e si continua a trattarli come l’ultima ruota del carro, ancor più oberati di lavoro, con incombenze burocratiche troppo spesso farraginose e superflue? Si stava meglio quando le cose erano più semplici? Forse sì!

Cosa ci possiamo aspettare? Stante così le cose, nulla.

Cosa vorremmo accadesse? Che i “piani alti” scendessero concretamente di livello per comprendere la reale situazione della scuola e del personale tutto, che - ci si consenta - sembra essere in ostaggio di un sistema indecifrabile ancorché lontano.

Gli articoli di questo numero:

Vittorio Trifoglio, propone alla lettura “La dispersione scolastica: il ruolo della scuola e del terzo settore”. Fenomeno che investe molteplici aspetti, spesso concomitanti, sovrapposti o moltiplicativi di effetti, i riflessi della dispersione scolastica si ripercuotono sulla qualità di vita attuale e futura dei giovani precludendone non solo la possibilità di sviluppare competenze cognitive necessarie per poter crescere e vivere nell’attuale società, ma anche lo sviluppo di abilità “non cognitive” quali la motivazione, l’autostima, le relazioni con gli altri. Il contributo introduce ad una riflessione attenta e dettagliata della problematica a partire già dalla distinzione tra abbandono e dispersione.

Maria Rosaria Tosiani, si sofferma su una delle novità recate dal nuovo codice dei contratti pubblici di cui al D.L.vo n.36/2023 “Le garanzie richieste per la partecipazione alle procedure di gara”.  Nel nuovo Codice dei contratti pubblici sono state ridisciplinate le modalità di prestazione delle garanzie che gli operatori economici devono offrire per poter partecipare alle gare indette dalle istituzioni scolastiche.

Vincenzo Casella richiama la nostra attenzione su “Le tutele assicurative nella scuola: l’estensione dell’assicurazione obbligatoria”, facendo riferimento alla circolare n. 45 del 24 ottobre 2023, diramata dall’INAIL a seguito della campagna pubblicitaria messa in atto dai Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, che aveva come slogan: «Quest’anno non dovrai pagare l’assicurazione per la scuola dei tuoi figli. Lo farà lo Stato».La circolare, smorzando i toni volutamente propagandistici, ridefinisce il perimetro delle tutele garantite,posizionandole precisamente all’interno dell’alveo del nuovo disposto normativo. Relativamente al personale, docente e non docente, non sono rilevabili differenze sostanziali. In virtù della mansione specifica, godevano già della copertura assicurativa obbligatoria.

Stefano Callà  tratta “Le novità in materia di soccorso istruttorio del nuovo codice dei contratti pubblici”. In considerazione che sono stati ampliati i margini di regolarizzazione delle domande di partecipazione alle gare si rende necessario per le istituzioni scolastiche prestare una maggiore attenzione nella gestione della documentazione delle gare per non incorrere in contenzioso.

Tullio Faia, come già nel numero di dicembre 2022 di Dirigere la Scuola, tratta de “Il periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo”, conducendo un’attenta disamina della nota ministeriale n. 39972 del 15/11/2022, avente ad oggetto “periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo”, in particolare soffermandosi sul punto 5 della nota, evidenziandone i passaggi fondamentali esplicitati. In ultimo, le interessanti ed irrinunciabili riflessioni conclusive.

Giacinto Iannuzzi si sofferma su “Merito scolastico e motivazione allo studio” con una serie di considerazioni particolarmente interessanti, a partire dalla stessa definizione di “merito”, troppo spesso inteso come  una possibilità inerente all’impegno individuale nell’apprendimento scolastico, alla predisposizione soggettiva allo studio come dote naturale, una specie di variabile assegnata, da premiare o sanzionare, in ogni caso, con voti, promozioni, bocciature e, se necessario, con mezzi costrittivi e repressivi. Una concezione errata della volontà di apprendimento da cui è indispensabile uscire.

Filippo Cancellieri ci introduce a “L’orientamento sessuale: implicazioni socio-educative” rilevando come sui temi dell’orientamento sessuale si parli sui giornali, nei talk show, nei social media, dal parrucchiere, ma non nelle aule scolastiche o nei contesti educativi in cui i retaggi di antiche monoculture sessiste ostacolano l’apertura alle nuove dimensioni relazionali e alle multiformi configurazioni familiari e sociali. Indubbiamente il quadro delle discriminazioni di genere deve essere evidenziato ed affrontato in modo esaustivo trascendendo dalla logica binaria ed estendendo lo sguardo alla dimensione non eterosessuale per le sue implicazioni relazionali ed educative.

Michele Lella incentra l’intervento attorno all’interrogativo “Ma è davvero tutta colpa della scuola?”, rilevando come il malessere che aleggia intorno alla questione “scuola” si accentua, ogni anno, in concomitanza della presentazione alla Camera dei risultati delle prove Invalsi, con l’evidenziazione delle pecche del nostro sistema di istruzione con l’inevitabile seguito di polemiche. Ciò nonostante, da questo gran parlare e da questa smania di interventi e di discussioni intorno alla questione “scuola”, non si ricavano proposte effettivamente valide, pertinenti e utili a risolvere i problemi evidenziati.

Ada Maurizio ci aggiorna su “I CPIA e la formazione professionale per i migranti”, rifacendosi alle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, contenute nel testo unico 286/98 e modificate a seguito del decreto Cutro”. L’articolo 23 disciplina le attività di istruzione nei Paesi di origine finalizzate sia all’inserimento lavorativo in Italia che allo sviluppo di attività produttive e imprenditoriali nei Paesi di origine.

Mario Di Mauro, per La Scuola in Europa, propone “Lo spettro di una nuova guerra in Europa e di come parlarne in classe”, evidenziando una problematica che, necessariamente, deve essere affrontato a tutti i livelli di scuola, adattando il linguaggio alle evidenze cognitive, emotive ed affettive degli studenti. Non ci sono ragioni di sorta che possono sostenere il ricorso alla violenza, alla prevaricazione, alla distruzione dell’altro e dell’ambiente fisico in cui vive.

Vittorio Venuti espone la necessità di rivalutare il ruolo delle emozioni nella relazione insegnante-allievo al fine di incidere significativamente sul rapporto insegnamento-apprendimento, in ragione di come le parti si influenzino reciprocamente anche al di là di ogni considerazione personale. In “Insegnare emozionando, sullo sfondo dei marcatori somatici” vengono esposte le suggestioni che, in tal senso, provengono dalle neuroscienze e, in particolare, dal contributo del neuroscienziato portoghese Damasio: emozioni e sentimenti si pongono alla base del buon funzionamento della mente, quindi nella cognizione e nell’apprendimento.

Gianluca Dradi, per La scuola nella giurisprudenza, in “L’istanza di accesso documentale dei genitori dello studente: motivazioni non indispensabili”, commenta la recente sentenza del TAR Puglia riguardante il caso di una madre, amministratrice di sostegno di uno studente di scuola superiore, che chiedeva l’accesso documentale al fascicolo scolastico del figlio, al fine di conoscere dettagliatamente il suo intero percorso didattico e formativo e valutare il rispetto del diritto all’inclusione scolastica e del raggiungimento di conoscenze compatibili con lo stato di disabilità. La richiesta era stata respinta dal dirigente scolastico.

Valentino Donà propone un argomento che, prima o poi, interessa tutte le scuole: “La concessione dei locali scolastici; quale copertura assicurativa in caso di danni”. A seguire le norme sulla concessione dei locali, le precisazioni sui tempi e sulle finalità, le procedure per la concessione, quindi il profilo assicurativo. X

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