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EDITORIALE Ivana Summa

Cambiare i paradigmi della valutazione

Abbiamo voluto dedicare la rivista alla questione della valutazione scolastica perché riteniamo  che  sia davvero giunto il momento di “rovesciare il tavolo” e rivoluzionare  la valutazione scolastica.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Come prepararsi al primo anno scolastico con ChatGPT
Domande e risposte per reperire e organizzare conoscenza
Lorenzo Pelagalli

Documenti istituzionali che raccontano la scuola: il PTOF
In tempi di cultura digitale la scuola richiede una propria modalità narrativa che sia in grado di essere chiara ed esplicativa
Renato Candia

Cambiare i paradigmi della valutazione

Editoriale di Ivana Summa

Abbiamo voluto dedicare la rivista alla questione della valutazione scolastica perché riteniamo  che  sia davvero giunto il momento di “rovesciare il tavolo” e rivoluzionare  la valutazione scolastica.    Il perché è detto nelle recensioni di due libri – il primo, Progettare un curricolo per competenze: la valutazione al centro,  che abbiamo scritto  nel 2022 con Loredana De Simone, il secondo di Cristiano Corsini, La valutazione che educa (FrancoAngeli, 2023) – e nel contributo di B.L. Castrovinci  che ben sintetizza le pratiche scolastiche in uso nelle scuole che  sono spesso illegittime, irrazionali, inefficaci. Come afferma l’autore, dirigente scolastico con esperienza  in un Istituto Comprensivo e in un Istituto superiore, la valutazione nelle nostre scuole si ispira ancora alle teorie comportamentiste, secondo le quali  “l’aspetto meramente misurativo dei livelli di apprendimento raggiunti diventa condizionamento operante (Skinner, 1953), un rinforzo positivo o negativo, quindi da utilizzare come leva motivazionale per recuperare gli studenti fragili o stimolare i più svogliati a studiare”. Come è noto, la teoria skinneriana – definita come condizionamento operante – si basa sull’ipotesi che il comportamento umano, così come quello animale (e i suoi esperimenti si basano proprio sugli animali), rappresenta l’esito delle   conseguenze immediate delle azioni che si configurano o come premi (rinforzo positivo) o come punizioni (rinforzo negativo). I buoni voti e, comunque, la funzione stessa della valutazione innestata nella didattica tradizionale, servono per  premiare i bravi che si sono impegnati, mentre i cattivi voti sono necessari  per  indurre  quella frustrazione da senso di fallimento, per evitare la quale gli studenti dovrebbero impegnarsi  di più a rifuggire dai voti insufficienti, spronandoli ad impegnarsi per sfuggire alla frustrazione del fallimento.

 

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A) Guida on line con oltre 250 domande a risposta breve  su tutti gli argomenti dell'Inclusione degli alunni disabili, il profilo giuridico dei docenti e la  legislazione scolastica. Gli argomenti delle domande riguardano:

L'inclusione scolastica - Docenti impegnati nelle classi con alunni disabili

Introduzione

Progettare il curricolo di Educazione civica per integrarlo nel curricolo verticale d’istituto.Il corso, nel tentativo di dare una risposta a queste domande, vuole suggerire ai partecipanti un percorso di lavoro possibile, concreto e verificabile.

Relatori

Prof.ssa Loredana De Simone, Dirigente scolastico ed Esperta Formatrice 

Come prepararsi alla prova scritta e saper affrontare la prova orale

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO organizza un Corso  di preparazione in modalità webinar al prossimo CONCORSO per DOCENTIdi Educazione motoria nella  scuola primariafinalizzato al superamento delle  prova scritta e e della prova orale con inizio dal prossimo 20 settembre 2023.

Sono previsti 15 incontri per complessive 30 ore di preparazione, con esercitazioni e simulazione delle prove.

Il curricolo d'istituto

 Introduzione

 Sviluppare la cultura della scuola del Curricolo quale strumento di miglioramento dei risultati

 Relatori

 Prof. Loredana De Simone, Dirigente scolastico ed esperta formatrice

Fare l’insegnante: analogici in un mondo sempre più digitale

 Relatore: Gabriele Benassi, Docente e formatore

 Descrizione del progetto formativo

 Il digitale fa parte della vita quotidiana in modo pervasivo. Il filosofo Luciano Floridi parla di Onlife e sottolinea l’impossibilità di scindere la dimensione analogica da quella   digitale. Anche la nostra scuola  è inevitabilmente immersa in questa epoca storica e la polarizzazione fra apocalittici e integrati di cui ci parlò Umberto Eco è ormai fuori dal   tempo. Il digitale a scuola non è quindi una scelta ma una quotidianità, uno strumento fra gli strumenti, un linguaggio fra i linguaggi. Non in sostituzione ma come integrazione.     Ecco perchè è urgente progettare, sviluppare, documentare e valutare percorsi di apprendimento di didattica digitale integrata.

Corso di formazione per i Direttori Amministrativi

La Casa Editrice EUROEDIZIONI propone un corso di formazione on line dal taglio pratico ed operativo destinato ai Direttori amministrativi anche di nuova nomina per metterli in condizione di svolgere con competenza e professionalità i delicati compiti che il profilo gli assegna. ll corso si articola in15 webinar per complessive 30 ore di formazione. Durante il corso saranno proposte esercitazioni pratiche anche sugli specifici adempimenti. I corsisti potranno fruire ed utilizzare i materiali che saranno prodotti durante i webinar. Le lezioni possono essere ascoltate quando si vuole e per il tempo che si vuole. I contenuti del corso sono esplicitati nell'allegato elenco.

Entro il 30 settembre 2023 dovranno essere individuati tramite apposita procedura i soggetti affidatari di forniture e servizi per la gestione progetti PNRR e dovranno quindi essere caricate anche le determine di aggiudicazione e la documentazione relativa all'espletamento delle procedure nella sezione Procedure della piattaforma FUTURA PNRR - Gestione Progetti. Sebbene sia auspicata (e probabile) un'ulteriore proroga, per agevolare i modi e le tempistiche, vi proponiamo un webinar dal taglio pratico e operativo che si terrà il 26 settembre alle h 15:30 dalla Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani

Il Webinar è gratuito

Presentazione del corso: 

Problematiche comuni agli acquisti del PNRR

Chi salverà la scuola?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Con circolare 15184 dell’8 febbraio c.a., avente come oggetto “Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico”, il Ministro Valditara, dicendosi giustamente preoccupato per il “recente allarmante aumento di episodi di violenza nei confronti del personale scolastico, posti in essere, anche nel corso delle lezioni” ha giustamente invitato i dirigenti scolastici a segnalare tempestivamente gli illeciti al competente Ufficio scolastico regionale, che, vagliata la segnalazione, la inoltrerebbe al Ministero per il possibile seguito nei riguardi dell’Avvocatura.

Preoccupazione che fa onore al Ministro e che dovrebbe far sentire il personale della scuola rassicurato e, anche, tenuto da conto. Apprezzabile iniziativa, dunque, che ribadisce l’importanza “di preservare il clima di rispetto, responsabilità e serenità che, assicurando la qualità delle attività didattiche, garantisce il diritto allo studio, nell’ottica di una sempre più forte alleanza tra scuola, famiglie, alunne e alunni”.

Al riguardo, non possiamo tacere della recentissima minaccia di morte al Prof. Fabio Muccin, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Alberto Manzi” di Cordenons, che, dopo una serie di intimidazioni, infine è stato minacciato di morte: “Se non lo fai [togliere due note ricevute da un bambino di classe prima] vengo lì, ti porto dall’altra parte del confine e ti riempio la testa di proiettili che non ti riconoscerà neanche tua madre”. Ovviamente, il dirigente - al quale va la nostra totale solidarietà - ha sporto immediata denuncia.

Gli ambienti progettati per un apprendimento significativo

Mappatura delle competenze

  1. Gli ambienti di apprendimento: caratteristiche fondanti
  2. L’ambiente di apprendimento: il contributo della ricerca pedagogica, psicologica e didattica
  3. Le tecnologie digitali come potenziamento degli ambienti di apprendimento
  4. L’organizzazione degli ambienti di apprendimento per l’inclusione: accoglienza, successo formativo, valutazione

L’ambito della libertà professionale dei docenti di Anna Armone
Editoriale: di Anna Armone

Cosa si intende per incapacità didattica? La risposta della Cassazione
La libertà di insegnamento non significa che l’insegnante possa non attuare alcun metodo o che possa non organizzare e non strutturare le lezioni
di Federica Marotta

L’autonomia differenziata, la scuola e la contrattazione
Se c’è un tema importante, perfino urgente nel nostro paese, è quello di aprire un dibattito sull’assetto istituzionale, in particolare di fare un bilancio e di aprire una riflessione di prospettiva sul rapporto tra poteri centrali e autonomie
di Mario Ricciardi

Le grandi mutazioni che trasformano l’educazione (Edizione 2022)
Commento alla sesta edizione del 2022 dell’opera “Le grandi mutazioni che trasformano l’educazione” elaborata dall’OCSE. Questa edizione esamina le principali tendenze che stanno plasmando il futuro dell’istruzione, dalla prima infanzia all’apprendimento permanente, in quattro diversi capitoli
di Vanna Maria Monducci

Il nuovo codice dei contratti pubblici: caratteri e principi generali
Il nuovo codice è finalizzato a costituire un sistema organico di norme per consentire una comprensione unitaria ed una applicazione sistematica della materia
di Carmen Iuvone

L’ambito della libertà professionale dei docenti

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

Come ho già scritto in un recente articolo la vicenda in questione riguarda un fatto, oramai noto alla cronaca, di un’insegnante di storia e geografia dispensata dal servizio per incapacità didattica. Ma la cosa incredibile è che l’accertamento di tale incapacità è avvenuto nell’unico periodo di insegnamento concretamente valutabile (“nei 24 anni di servizio 10 sono esercitati in tutt’altra attività e nei rimanenti 14 i periodi frammentati di insegnamento si riducono a circa 4 anni, essendovi periodi di assenza/malattia/corsi, ecc. che riducono a ben poca cosa l’attività di docenza svolta da questa dipendente e risultante dai documenti in atti - prova documentale -”). Tale comportamento, peraltro supportato da una congrua documentazione formale giustificativa, non è stato preso in considerazione dalla Cassazione, anche perché attiene al merito della causa e non integra alcuna delle violazioni di legge denunciate.

Il contenuto dell’editoriale non riguarda la vicenda giudiziaria, ma esclusivamente la natura del provvedimento adottato, l’unico possibile. Ma è necessario descrivere l’antefatto. Da ciò che si evince dagli atti di causa il dirigente ha attivato la visita ispettiva, a seguito della quale è stato emesso il decreto di dispensa. Il ricorso alla visita ispettiva è l’unico strumento in mano al dirigente per portare alla luce i casi di scarso rendimento. Una tale rilevazione dovrebbe portare all’adozione del licenziamento disciplinare, quale provvedimento del datore di lavoro, quale esercizio del suo potere basato sul vincolo gerarchico che si instaura tra il superiore gerarchico e il sottoposto. Ma tra dirigente scolastico e docente tale vincolo gerarchico si limita agli adempimenti formali previsti dalle norme primarie e contrattuali. Lo iato è dovuto al fatto che le competenze tecnico-professionali dei docenti costituiscono contenuto esclusivo della funzione, non riscontrandosi alcuna competenza didattica nel profilo professionale. In verità ci provò il legislatore della legge 107/2015, prima versione, prevedendo che al dirigente sarebbero state attribuite le scelte educative. Previsione non più presente nella versione definitiva del testo. Ecco perché il dirigente non può applicare il licenziamento disciplinare di cui all’art. 55 del d.lgs. 165/2001.

Parte il nuovo anno scolastico e… speriamo bene!

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Mentre l’anno scolastico 2022 – 2023 si è chiuso col rituale resoconto INVALSI sulle rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2021 – 2022, col solito seguito di commenti che, per lo più, ripropongono l’inutilità e la non oggettività delle prove, su cui si può tranquillamente sorvolare, il nuovo anno scolastico si apre con qualche interessante novità, la sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL “Istruzione e ricerca” 2019-2021 e l’introduzione operativa delle nuove figure di “orientatore” e “tutor”  negli istituti secondari di secondo grado.

Tacciamo sugli entusiasmi con cui è stata data la notizia sugli aumenti degli stipendi del personale. In realtà, agli aumenti salariali e agli arretrati ottenuti con la firma del CCNL a dicembre 2022, si aggiunge un incremento delle indennità fisse, per i docenti (mediamente 13 euro mensili), per gli ATA (mediamente 6 euro mensili) e dell’Indennità di direzione per i DSGA (60 euro), incremento aggiuntivo che porta complessivamente a 110 euro l’aumento medio mensile ottenuto con il rinnovo contrattuale.

Il tutto non è poi una gran cosa.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

  • Il primo agosto firmato definitivamente il contratto integrativo sul FUN per i Dirigenti scolastici
  • Divario tra scuola e lavoro - Protocollo tra Ministero I. e M. e CNEL
  • Formazione iniziale dei docenti della secondaria di I e II grado
  • Scade il 6 settembre il termine per partecipare al concorso per docenti di Educazione motoria scuola primaria
  • Sentenza del tribunale di Torino che riconosce al personale ATA di ruolo che ha svolto servizio come docente con contratto fino al 30 giugno  il diritto a fruire delle ferie come personale ATA una volta effettuato il rientro nella sede di titolarità
  • Assegnate le risorse per la Didattica Digitale Integrata (PNRR)
  • PNRR: il Ministero ha pubblicate le Graduatorie di merito per la costituzione delle Equipe formative territoriali biennio 2023-2025
  • Stabilizzazione nel profilo di collaboratore scolastico del personale ex LSU
  • Accordo quadro tra Marina Militare e Ministero dell'Istruzione
  • AGID adotta le Linee Guida Open Data
  • Selezione di cinque assistenti amministrativi per il Gruppo di  supporto alle scuole per le attività PNRR
  • Programma operativo nazionale - chiusura dei Progetti - proroga dei termini
  • Tutor del tirocinio per scienze della formazione primaria

OSSERVATORIO DI GIURISPRUDENZA SCOLASTICA... a cura della Stefano Callà

Parte il nuovo anno scolastico e... speriamo bene!

Mentre l’anno scolastico 2022 – 2023 si è chiusoMentre l’anno scolastico 2022 – 2023 si è chiusocol rituale resoconto INVALSI sulle rilevazioninazionali degli apprendimenti 2021 – 2022, colsolito seguito di commenti che, per lo più, ripropongonol’inutilità e la non oggettività delle prove,su cui si può tranquillamente sorvolare, il nuovoanno scolastico si apre con qualche interessantenovità, la sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL“Istruzione e ricerca” 2019-2021 e l’introduzioneoperativa delle nuove figure di “orientatore” e “tutor”negli istituti secondari di secondo grado.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Le modifiche al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Con il DPR n. 81/2023 è stato aggiornato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici che costituisce un preciso punto di riferimento per le sanzioni disciplinari dei docenti.
Anna Armone

La delega dirigenziale come processo organizzativo
I diversi aspetti che caratterizzano questo prezioso strumento di organizzazione del lavoro e di semplificazione dell’azione amministrativa.
Rocco Callà 

La costituzione dello “staff”

Argomenti

Il piano delle attività del personale ATA per l’anno scolastico 2023/2024
E' compito del Direttore SGA proporre al Dirigente per l’approvazione con l’inizio dell’anno scolastico il piano delle attività del personale ATA.
Maria Rosaria Tosiani

La delega di funzioni al Direttore sga
Rocco Callà 

L’assegnazione del personale docente e del personale ATA ai plessi
Il dirigente ha l’obbligo di rispettare tassativamente le procedure previste dalla legge e dal contratto collettivo di lavoro.
Stefano Callà

Crowdfunding a scuola: perché no?
Anche le istituzioni scolastiche possono accedere a sistemi di raccolta fondi anche mediante la formazione o l’adesione a piattaforme di finanziamento collettivo per sostenere azioni progettuali senza finalità di lucro.
Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

Personale docente inidoneo per motivi di salute

Sarà il ritorno dei voti alla primaria a contrastare la maleducazione e l’inciviltà?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Ci risiamo, dopo una breve vacanza, il voto numerico potrebbe fare presto ritorno alla scuola primaria. L’annuncio è della sottosegretaria al MIM, Frassinetti, e la proposta è già stata avanzata al Ministro Giuseppe Valditara. Il voto, sostiene Frassinetti, donerebbe nuova autorevolezza ai docenti, superando così il disagio dei professori che devono rinunciare al voto per non ingenerare ansia nei ragazzi, e così, forse, eviteremmo che si ripetano episodi come quelli successi nelle scuole a Rovigo (docente fatta bersaglio di pallini sparati da una pistola ad aria compressa) e ad Abbiategrasso (docente accoltellata da un alunno durante la lezione in classe). Ecco trovato il rimedio, dunque, alla deriva dei cattivi comportamenti degli alunni: il voto! In un certo senso, il voto brandito come un’arma, volto a tacitare i genitori, che “finalmente” capirebbero quanto vale il loro figliolo senza più lambiccarsi il cervello per comprendere il senso dei giudizi. Cosa significano “Intermedio”, “Avanzato”, ecc.? Numeri! Ai genitori date numeri, come quelli che hanno avuto quando anche loro andavano a scuola. Numeri, i numeri sono chiari, sintetici, senza tanti fronzoli e chiacchiere inutili!

Ci risiamo! Un avant e indrè (ueh, ueh, ueh, avanti e indrè, che bel divertimento…) che farà sicuramente bene alla scuola, per la ritrovata via della saggezza misurata… e che importa se ancora la scuola si troverà ad avvitarsi su se stessa per non disintegrarsi, se ancora toccherà reinventarsi e inventarsi pedagogie di supporto per continuare a guardare in faccia gli allievi e ritrovare altre motivazioni per giustificare il senso del proprio lavoro, che non è proprio quello di mettersi un metro al collo per misurare il valore dei bambini e delle bambine ridotti a numeri.

Sarà il ritorno dei voti alla primaria a contrastare la maleducazione e l’inciviltà?
Ci risiamo, dopo una breve vacanza, il voto numerico potrebbe fare presto ritorno alla scuola primaria. L’annuncio è della sottosegretaria al MIM, Frassinetti, e la proposta è già stata avanzata al Ministro Giuseppe Valditara. Il voto, sostiene Frassinetti, donerebbe nuova autorevolezza ai docenti, superando così il disagio dei professori che devono rinunciare al voto per non ingenerare ansia nei ragazzi...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Le attività di inizio anno scolastico di competenza del dirigente scolastico
Breve guida agli adempimenti su aspetti fondamentali di programmazione e gestione.
Maria Rosaria Tosiani

Le direttive che il Dirigente deve fornire al Direttore SGA per l’organizzazione dei servizi cui è preposto
Un adempimento propedeutico e necessario per la predisposizione del piano delle attività del personale ATA.
Rocco Callà

EDITORIALE Ivana Summa

La scuola intelligente

In questi ultimi mesi, che coincidono con la chiusura dell’anno scolastico 2022/2023, oltre alle solite banalità sull’esame conclusivo del 2° ciclo d’istruzione e connesse polemiche, ha occupato la scena del dibattito culturale l’irrompere dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) generativa in tutti gli ambiti dell’agire individuale e sociale.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Cos’è ChatGPT?
Breve storia dell’AI che ha imparato a scrivere
Lorenzo Pelagalli

Figure di sistema, figure di contorno
Mario Maviglia

L’empatia socio-istituzionale, questa sconosciuta!
Rispondendo a un’interrogazione parlamentareRispondendo a un’interrogazione parlamentaresul contingente di dirigenti scolastici e Dsga, ilMinistro Giuseppe Valditara ha spiegato gli effettidella nuova norma sul dimensionamento dellarete scolastica previsti dalla legge di bilancio 2023.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Adesso, la scuola ha bisogno dei manager?
La tipicità dell’ambiente scuola e le nuove figure richieste per il funzionamento del sistema dell’autonomia scolastica.
Michela Lella

I rapporti delle scuole con gli enti del terzo settore
Le scuole nell’utilizzare i servizi offerti dagli enti del terzo settore devono tenere conto delle nuove norme che disciplinano tali enti.
Maria Rosaria Tosiani

L’empatia socio-istituzionale, questa sconosciuta!

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Rispondendo a un’interrogazione parlamentare sul contingente di dirigenti scolastici e Dsga, il Ministro Giuseppe Valditara ha spiegato gli effetti della nuova norma sul dimensionamento della rete scolastica previsti dalla legge di bilancio 2023.

Oltre a richiamare l’esigenza di corrispondere al dettato della Legge, in materia di adozione di parametri sul dimensionamento scolastico ai fini del riconoscimento dell’autonomia alle istituzioni scolastiche, il Ministro ha precisato che non prevede chiusure di plessi scolastici e non interviene sui criteri di formazione delle classi, né vuole favorire il rischio di classi pollaio, ma “mira al miglioramento dell’efficienza amministrativa e alla corretta e ordinata gestione delle istituzioni scolastiche”. Peraltro, l’iter previsto dalla norma contempla “il coinvolgimento delle regioni, le quali potranno armonizzare la distribuzione delle istituzioni scolastiche a livello regionale con l’andamento della denatalità, adottando nel contempo alcuni correttivi che tengono conto delle specifiche criticità di alcuni territori: comuni montani, piccole isole, minoranze linguistiche”.

Nulla di nuovo rispetto a quanto già noto. Il “miglioramento” previsto accadrà ineluttabilmente, perché “l’eventuale revisione dei criteri di dimensionamento della rete scolastica, ove ritenuta necessaria, richiederebbe una modifica sostanziale del PNRR, nonché nuove interlocuzioni con la Commissione europea, che dovrebbe validarla, tra l’altro in tempi non utili per l’avvio del prossimo anno scolastico e per il raggiungimento dei traguardi imposti dal PNRR”.

La scuola intelligente

Editoriale di Ivana Summa

In questi ultimi mesi, che coincidono con la chiusura dell’anno scolastico 2022/2023, oltre alle solite banalità sull’esame conclusivo del 2° ciclo d’istruzione e connesse polemiche, ha occupato la scena del dibattito culturale l’irrompere dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) generativa in tutti gli ambiti dell’agire individuale e sociale. Tuttavia, è bene sottolineare che non si tratta soltanto di un sistema tecnologico avanzato che oggi rappresenta il risultato di decenni di ricerca di una disciplina che studia la realizzazione di sistemi informatici in grado di comportarsi in modo intelligente, simulando il pensiero umano. è chiaro che tale scienza, che si basa su fondamenti teorici, metodologie e tecniche in continuo ed accelerato sviluppo, non è chiusa nei suoi confini perché riguarda altre discipline. In un’epoca di eccezionali e pervasive trasformazioni non è più possibile pensare che il nuovo possa essere contenuto in confini ben precisi né che possa agire senza regole e senza mettere in discussione i comportamenti individuali e sociali. In questi giorni, con il voto del Parlamento Europeo sul via libera alla proposta di regolamento riguardante l’Intelligenza Artificiale (IA), l’Unione Europea intende definire un quadro regolatorio capace di disegnare un modello di società digitale da costruire che, pur non rinunciando alla spinta innovativa rappresentata dalle tecnologie, vuole creare un ecosistema sostenibile e in linea con i propri valori e principi.

Questo numero della rivista si apre proprio con un contributo, che riteniamo fondativo perché si pone come una sorta di introduzione all’intelligenza artificiale: che cos’è e come funziona. L’ingegnere Lorenzo Pelagalli spiega, con linguaggio accessibile anche a chi - come la stragrande maggioranza di noi - non ha familiarità con questo tipo di disciplina ma è in grado di comprenderne potenzialità e limiti. Siamo di fronte ad una macchina che crea e dobbiamo sapere come crea: “Rispetto alla concezione classica di computer, il salto è immenso. Si comincia ad usare la parola “intelligenza” perché la macchina non si limita più a svolgere pedissequamente delle operazioni predefinite che le abbiamo impartito, cioè a scalare il nostro pensiero, applicandolo con maggiore velocità a maggiori quantità di dati. Ora la macchina “impara” dai dati, per trovare in essi connessioni e significati che a volte noi a priori non conosciamo. La macchina non si limita più a scalare nostro pensiero, lo estende. E come fa ad imparare? Usando un modello matematico chiamato a reti neurali, che gli permette di formare autonomamente delle connessioni tra i dati che noi gli forniamo in una fase iniziale detta di addestramento. Una volta formate queste connessioni, le userà per valutare i nuovi dati che gli forniremo come input”. Ora, le domande (e non sono tutte!) che ci poniamo riguardano il cambiamento dei “quadri di conoscenza” e, dunque, 1) quali sono i possibili utilizzi nella scuola e per quali finalità, se di supporto o di potenziamento?; 2) quali sono gli effetti profondi provocati da questa formidabile innovazione tecnologica nel sistema di elaborazione e trasmissione della cultura sia nella società che nelle istituzioni a ciò dedicate?; 3) come va riorientata la funzione della scuola e i suoi modelli di apprendimento pensando ad un futuro che sta invadendo prepotentemente il nostro presente?

L'INFORMAZIONE IN BREVE

  • L'intervento della Corte Costituzione sui tempi lunghi di pagamento del Tfr/Tfs, ai dipendenti pubblici
  • Educazione motoria nella scuola primaria: Predisposto e inviato agli organi di controllo il DPCM che autorizza le procedure per il reclutamento di 1.740 docenti.
  • Personale ATA, adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto per l’a.s. 2023/2024
  • Attestazioni sull’assolvimento degli obblighi di pubblicità. Scadenza 31 luglio 2023
  • Dopo otto mesi sottoscritto il Fondo Miglioramento offerta formativa dell'anno scolastico 2022/2023
  • Vademecum obblighi di pubblicazione su Amministrazione trasparente
  • Conferimento delle supplenze per l’anno scolastico 2023/2024

OSSERVATORIO DI GIURISPRUDENZA SCOLASTICA... a cura della Stefano Callà

Argomenti

Una scuola che non forma le menti che scuola è?
Non si dovrebbe frequentare la scuola principalmente per praticare uno studio finalizzato all’interrogazione e alla verifica, bensì per riuscire a cogliere l’essenza della conoscenza attraverso il sacrificio e la dedizione allo studio, attraverso l’impegno e l’applicazione che rendono davvero l’uomo libero e artefice del proprio futuro.
Michela Lella

La responsabilità della PA per i fatti commessi dai dipendenti
La responsabilità civile della P.A. per il reato commesso dal dipendente presuppone tra il fatto dannoso e le mansioni esercitate un rapporto di occasionalità necessaria, che ricorre quando il soggetto compie l’illecito sfruttando comunque i compiti svolti nell’esercizio delle funzioni.
Anna Armone

Il piano di dimensionamento della rete scolastica con effetto dal 1.9.2023
Gli adempimenti amministrativo-contabili che le istituzioni scolastiche devono curare.
Maria Rosaria Tosiani

Argomenti

È prossima l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici
I principi generali del nuovo Codice dei contratti pubblici che diventerà operativo a decorrere dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del vecchio Codice di cui al D.L.vo n.50/2016.
Maria Rosaria Tosiani 

Percorsi scolastici attivi - la formazione del personale docente e del personale ata
Oggi, più che mai, è necessario fare leva su un processo di apprendimento che consenta di acquisire sempre nuove e maggiori conoscenze utili a valorizzare la professionalità docente e del personale ATA.
Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

Il contributo volontario delle famiglie per l’assicurazione degli studenti
Secondo alcune indiscrezioni non sarà più un obbligo. Sarà vero?
Vincenzo Casella

L'INFORMAZIONE IN BREVE

  • Viaggi d’istruzione: 50 mln per l’anno scolastico 2023/2024. Fondo Erasmus: raddoppiato
  • ERASMUS+: importanti indicazioni dell’INDIRE
  • Selezione docenti da inviare all'estero: pubblicato il bando 2023
  • PNRR: per la formazione del personale il ministero ha annunciato l'arrivo alle scuole di 600 milioni di euro
  • Concorso 24 mesi personale ATA
  • Elenchi aggiuntivi GPS 1 fascia per abilitati e specializzati che conseguono il titolo entro il 30 giugno 2023
  • Regione Veneto - domande per il Buono Scuola, dal 10 maggio al 12 giugno 2023
  • Bonus asilo nido: al 30 giugno 2023 termine per inviare le ricevute delle spese
  • PNRR: potenziamento materie Stem, dispersione scolastica e formazione docenti stanziamento di 1 miliardo e 200 milioni
  • Il nuovo Portale Unico ISEE
  • Determinazione degli Organici del personale  docente per l'anno  2023/2024
  • Avviata la trattativa per la stipula del primo Contratto Integrativo Nazionale (CIN)
  • Determinazione degli Organici del personale ATA per l'anno scolastico 2023/2024

OSSERVATORIO DI GIURISPRUDENZA SCOLASTICA... a cura della Stefano Callà

 

Giugno, tempo di scrutini ed esami (e di merito e demerito?)

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Infine, anche quest’anno scolastico è arrivato a conclusione. Bene o male? Si dirà: “bene e male insieme”, perché la scuola ha continuato a navigare a vista, ancora oggetto di disposizioni non del tutto chiare e spesso improvvide, che hanno appesantito ulteriormente il suo funzionamento, da una parte gli insegnante e dall’altra i servizi amministrativi, ancora mettendo in affanno e confusione i Dirigenti scolastici e i suoi diretti collaboratori nonché i Direttori SGA e il personale tutto. Sembra che la scuola abbia definitivamente abbandonato la via della chiarezza e della semplicità per essere indirizzata sull’ingarbugliata via dell’eccesso burocratico. Quel che più sconvolge è la leggerezza con cui si riversano sulla scuola impegni e sollecitazioni che non tengono conto degli orari di servizio delle “persone” e dei ritmi di lavoro che si richiedono e che incidono negativamente sulla serenità della scuola nel suo complesso e sul benessere di chi ci lavora. Nello specifico, i docenti sembrano presi in un vortice di adempimenti esasperanti, che non giovano certamente alla definizione di un sereno clima pedagogico e didattico. Chi lavora nella scuola non può avere fretta e ha bisogno di tempi distesi, perché il lavoro con gli studenti, che si esplica attraverso la relazione educativa e formativa, richiede serenità e comprensione.

La scuola del “merito” dovrebbe contemplare la necessità di assicurare alle singole unità scolastiche di operare con giudizio, riconoscendosi quella vivacità creativa che può provenire solo da una considerazione positiva, ovvero dal riconoscimento della sua indispensabilità e, quindi, della sua preziosità sociale. La scuola ha il compito di proiettare nel futuro i suoi alunni, di accompagnarli nella crescita e di alimentare il loro desiderio/bisogno di conoscenza; ha bisogno di avere il tempo di riflettere su ciascun alunno, di accertarne le peculiarità e di costruire con e per lui il suo percorso scolastico immaginandolo già oltre il presente.

Freire diceva che “insegnare esige di comprendere che educare è una forma di intervento sul mondo”. Quanto può essere chiara questa visione ai responsabili del sistema d’istruzione? Quanto ne tengono conto ogni volta che riversano sulla scuola richieste che distolgono l’insegnante dal suo lavoro e il dirigente dalla sua vocazione educativa?

La rotazione dei dirigenti come antidoto alla corruzione mal si adatta alle istituzioni scolastiche. Crea più problemi di quelli che risolve!
Editoriale: di Anna Armone

Uno sguardo a ritroso sul destino degli organi collegiali della scuola
La difficile convivenza tra la libertà di insegnamento e la collegialità docente, partecipazione degli utenti e progettazione territoriale nel quadro dell’autonomia scolastica. La riforma (im)possibile degli organi collegiali per il governo partecipato delle istituzioni scolastiche e dell’intero sistema formativo, tra competenze locali e centrali
di Ivana Summa

Il difficile percorso del PNRR per il settore dell’istruzione
La comprensione delle difficoltà legate all’implementazione dei progetti del PNRR in ambito di istruzione richiede un’analisi molto precisa sulle variabili di natura giuridica, politica ed economica di settori di intervento molto mirati e distinti in modo da saper tracciare un quadro comparativo
di Renato Loiero

La previsione normativa sul dimensionamento della rete scolastica contenuta nella Legge 28/12/2022 n.197 (Legge di bilancio 2023) e gli adempimenti amministrativo-contabili in capo alle istituzioni scolastiche oggetto di dimensionamento
Gli attori e le fasi del processo che porteranno al compiersi del dimensionamento della rete scolastica e le ripercussioni negative sulla consistenza numerica degli organici di dirigenti scolastici, direttori SGA, personale ATA e docenti, quindi la differenziazione degli adempimenti a seconda che si tratti di istituzioni scolastiche che cessano di esistere, istituti di nuova istituzione o scuole che acquisiscono o cedono sezioni staccate, sedi coordinate o plessi
di Pietro Netti

L'INFORMAZIONE IN BREVE

  • Assegno di inclusione per i nuclei familiari bisognosi
  • Assegno unico maggiorato anche se un genitore è deceduto
  • Per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza almeno 32 ore di formazione
  • Assegno unico universale: le novità per il 2023 spiegate dall'Inps
  • Avvio delle iniziative propedeutiche all’attuazione delle Linee guida sull’orientamento - A.S. 2023-2024
  • Le indicazioni del Ministero sulla compilazione del Piano educativo individualizzato (PEI)
  • Proroga dei contratti di supplenza del Personale ATA
  • Per i precari della scuola la domanda per conseguire l'indennità mensile di disoccupazione (NASPI)
  • Restituzione delle somme non utilizzate previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale
  • Le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria per l'a.s. 2023/2024 del personale docente, educativo, ATA
  • Il CSPI ha espresso il parere sullo schema di DPCM sui corsi abilitanti 

OSSERVATORIO DI GIURISPRUDENZA SCOLASTICA... a cura della Stefano Callà

Studentessa diciassettenne in gita scolastica a Napoli, cade dalla finestra dell’albergo nel quale era ospite e si frattura il bacino. L’episodio si è verificato il 21 aprile scorso.

Per festeggiare prima del rientro a Milano, un gruppo di ragazzi di un istituto dell’hinterland milanese, ha deciso di fumare dell’erba. La ragazza, che non aveva mai fumato primato, ha ceduto alla tentazione di uno spinello ed ha accusato un malore. A questo punto ha aperto la finestra della stanza, situata al primo piano della struttura alberghiera, per prendere aria. La ricostruzione afferma che abbia perso l’equilibrio e sia precipitata cadendo di schiena dopo un volo di cinque metri.

Ricoverata d’urgenza al Cardarelli di Napoli, dove ha ricevuto le prime cure per un politrauma, è stata poi trasferita all’ospedale Niguarda di Milano.

Sull’accaduto indagano i carabinieri di Napoli, che hanno ascoltato anche le due ragazze che erano nella sua stessa stanza e hanno deciso di procedere con la denuncia: dovranno rispondere di cessione di sostanze stupefacenti e di lesioni in conseguenza di altro reato.

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